parte 5:La lettera

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Ricordatevi di leggere lo spazio autore alla fine, ci tengo. Buona lettura ihih

-c-cosa siamo ora...intendo io...te
Richie, all'affermazione di Eddie sorrise ma poi capì che davvero servivano risposte.

"- I-io Eddie... non lo so. Ogni volta ci penso credo che sia come...sbagliato."
Ad Eddie iniziarono a scendere delle lacrime
"-s-sba-sbagliato?..."
Disse il moro abbassando il viso ormai rigato da quelle gocce salate.
Quando Richie se ne accorse prese il suo viso tra le mani e con i pollici iniziò ad asciugarle delicatamente.
"hey hey, piccolo...non dico che sia sbagliato, anzi. Ogni volta che penso a questa cosa però mi viene una sensazione strana nello stomaco che si ripercuote quando sto insieme a te e da un fastidio, ma anche un piacere immenso...non lo so spaghetti...mi fai fai questo effetto".
Eddie alzò piano la testa con un sorriso delicato in volto, gli occhi erano pieni di lacrime ma anche di gratitudine verso la persona che aveva davanti. Si avvicinò a lui lasciandoli un bacio a stampo, quasi infantile ma che a Richie fece salire di nuovo la sensazione descritta prima.
"non mi chiamare spaghetti" aggiunse il moro con ancora quel sorriso intimidito in viso.

Richie rise e si mise a baciarlo, di nuovo, ma con più foga come se volesse recuperare tutte quelle volte che avrebbe voluto farlo ma che non poteva.
Ora Eddie era la persona a cui teneva di più Richie e quella avrebbe protetto a qualsiasi costo.

6 giorni dopo

I due ragazzi si erano continuati a vedere ogni giorno, da una parte perché morivano dalla voglia di stare insieme ma dall'altra parte dovevano finire le pulizie.
Sonia (signora k.) però noto che il figlio riusciva a svolgere le mansioni da lei assegnate, in un breve tempo e a riuscire anche a farle bene, diciamo che Eddie aveva i suoi trucchetti, perciò la madre cercò di premiarlo facendolo uscire qual volta voleva con i suoi amici, anche se non le stavano troppo simpatici, prima dell'inizio della scuola, che però era sempre più vicino.

"EDDIE C'È UNA LETTERA PER TE!!"
Urlò suo madre dal piano di sotto mentre il ragazzo era tranquillamente sdraiato sul letto a leggere un giornalino.
"ARRIVO MAMMAAAAAAAA"
Eddie scese velocemente le scale. Per un momento quasi cadette e ciò gli fece ricordare il giorno in cui i due avevano finalmente capito cosa provavano l'uno per l'altro. Quel pensiero lo fece sorridere, tanto fino ad arrivare in cucina con quella faccia da cerbiatto.
"Eddie, pisellino, cos'hai? Non ti è per caso venuta una paralisi facciale?!?"
Il moro si svegliò da quel suo stato di trance.
"nulla ma' mi ero solo imbambolato"
"imbombolarsi è simbolo di stanchezza, amoruccio mi sto preoccupando...Chiamo subito il dottore, magari soffri di insonnia!"
"eddai mamma smettila ho dormito anche abbastanza" disse il piccoletto strappando la lettera dalle mani della madre la quale fece una smorfia prouccupata, confusa e offesa allo stesso momento.
Eddie risalì le scale velocemente chiudendosi in camera, aveva già abbastanza perso la pazienza per quel giorno.

Guardò la lettera.
Per:Eddie Kaspbrack
Da:il ragazzo con le farfalle nello stomaco

Ciao Eddie,
Ah il mio Eddie.
Come stai? Come vanno quelle splendidi lentiggini che hai sul volto? Come vanno le tue guanciotte rosse e i tuoi lineamenti perfetti?
E I tuoi capelli che sembrano tanti cespugli aggrovigliati?
Per non parlare di quelle labbra così candidare, Dio se te le divorerei. Mi manchi...mi manca tutto di te. Appena ti vedo non scappi
Con amore...🦋

"che stupido"
Eddie era paonazzo, e con un sorriso stampato in faccia. Sapeva che era Richie ma voleva vedere cosa sarebbe successo dopo quella lettera.
Era uno scemo. E lui era innamorato di quello scemo.

"CUCCIOLINOOOO DI CHI ERA LA LETTERA"
Sonia lo interruppe
"NIENTE MA' ERA I-IL MIO...

AMICO!

SI SI! IL MIO AMICO RICHIE CHE MI CHIEDEVA UNA COSA SUI...COMPITI, POSSO ANDARE A CASA SUA ASPIEGARGLIELI?"
"OKAYYY MA NON FARE TARDI, SAI CHE OGGI HO IL TURNO DI NOTTE E VOGLIO CHE RESTI A CASA!"

Ad Eddie era venuta la brillante idea di andare a casa di Richie, ovviamente solo per i "compiti" ed era felice che sua madre avesse accettato.

Si diresse velocemente a casa di Richie, nessun preavviso, nessuna lettera o comunicazione. Era solo spinto da una maledetta voglia di vederlo.
Una volta arrivato, bussò alla porta di casa tozier e una signora molo magra, alta e i capelli a caschetto gli aprì. Era la madre di Richie.

"salve signora tozier!"
"ciao Eddie, ti serve qualcosa da Richie?"
Domandò sorridendo la signora
"Bhe...in realtà si. Suo figlio mi ha chiesto una mano coi compiti e mi ha detto di vederci a casa sua."
"oh certo! Entra pure, è in camera sua"
Eddie le sorrise ringraziandola ed entrò in casa.
Si diresse verso la camera di Richie con una calma sovrumana anche se in sé stava scoppiando.
Bussò alla sua porta.
Nessuna risposta.
Bussò di nuovo.
Allora decise di aprire, aveva ansia ma allo stesso tempo era su di giri.
Non si seppe più controllare così spalancò la porta con un sorriso enorme che poi si spense nel vedere,
Richie, il suo Richie, con il quale si era aperto pochi giorni fa, baciarsi con greta, la ragazza che da sempre bullizzava Beverly, che ha sempre preso in giro Eddie, la figlia del dottore, l'amica di bowers, la persona più falsa di sempre.

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Okay okay ora mi odierete ma volevo fare qualcosa di più PATOS Ahahah. Anche se ho in mente delle cosucce ihih. Avevo pensato di fare,sempre in questa storia, una parte smut. Fatemi sapere!

Aury~🦋

𝐓𝐮 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐦𝐨𝐧𝐭𝐨|𝙍𝙚𝙙𝙙𝙞𝙚~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora