parte 8:mistero

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Richie capì che per far tornare da lui la persona a cui teneva più della sua vita, avrebbe dovuto sudare molto.

Era sdraiato sul suo letto a fissare il soffitto con aria persa, le braccia dietro alla testa e le gambe una sopra l'altra. Ogni tanto tirava qualche sbuffo, non era annoiato, stava solo pensando a come avrebbe potuto riprendersi Eddie.
Era triste ma non si sarebbe messo a piangere, non c'era più tempo, doveva fare qualcosa. Era iniziato e finito tutto troppo velocemente come se qualcosa gli avesse colpito molto forte la testa e avesse fatto svanire tutto, ogni parola, ogni contatto, ogni sguardo, ogni candido bacio. Una cosa però che quella botta non aveva levato, era il ricordo. Al sol pensiero di loro due insieme Richie rabbrividiva, quel classico brivido dietro la schiena e quel mal di pancia quasi gradevole quella sensazione nel petto come se il cuore ne volesse uscire. Era amore? Lui amava davvero Eddie?sapeva solo che era più spaventoso di qualsiasi altro clown e stupendo più di un tramonto estivo in riva al mare, ma se Richie non avesse mai imparato a combattere per quella bestia invisibile, probabilmente non avrebbe mai capito cosa significa amare.
Era deciso più che mai.

Il corvino si alzò velocemente dal letto.
"Ma certo!" Esclamò
Richie prese immediatamente un foglio e una penna. Iniziò a scrivere:

"Ehy Eddie,
Sono di nuovo io...si, il ragazzo con i corvi, le farfalle...insomma quei cosi nello stomaco. Non so quanto questa lettera possa servire o quanto possa essere gradita. Ti ho scritto solo...solo...
Solo perché...ahh insomma non lo so neanche io ma credo di doverti spiegare molte cose, partendo dalla mia identità, ma credo che quella possa rimanere anche nascosta. Non sono un bravo scrittore, ma neanche un bravo attore...solo che...sono solo un perdente. Un perdente perché non ho le palle di alzare la voce per quello che conta davvero, un perdente per il semplice fatto che giro con la coda in mezzo alle gambe, un perdente perché do peso al giudizio altrui e non al mio...un perdente...perché si è innamorato, non so se sia la parola adatta perché l'amore è una cosa troppo forte e non credo si possa descrivere.
Sono un perdente.
E mi piaci.

Ma non saprai mai che questo perdente, vorrebbe vincere solo una cosa..."

Il giorno dopo...

Suona la campanella e come sempre i ragazzi entrano in classe,chiacchiere e risate:
Stan che flirta come al solito con bill,Mike che parla con Eddie mentre bev e ben ascoltano gli altri e si fanno due risate. Richie è solo. Si certo parla con loro ma non con Eddie. Mentre il losers club parla,il corvino e il moro si scambiano continuamente sguardi pieni di tristezza.

𝐓𝐮 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐦𝐨𝐧𝐭𝐨|𝙍𝙚𝙙𝙙𝙞𝙚~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora