capitolo 6 : cane hot

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ho deciso che questa canzone, sarà il teame di Lilith, quindi la inserirò in alcune occasioni che la riguardano non è una mia produzione, purtroppo:') , perciò lascio tutti i diritti all'autore

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Guardai Gaster addormentarsi, dopo aver finito la discussione, sanno tutti che lo stress emotivo mette sonno, comincia a camminare per l'underground, ero completamente persa nei mie pensieri, ma riuscivo a percepire cosa stesse succedendo al resto dell'anima, stava sognando e Flame si era sdraiata a suo fianco e si faceva usare come cuscino, potevo quasi percepire il suo morbido seno.

Quando Gaster si svegliò, la sua amante gli chiese se volesse andare a fare una passeggiata con lei, anche per riprendere  lentamente a camminare, Lui, ancora un po' turbato dagli avvenimenti, annuì lentamente e chiese, con la sua voce roca e rovinata, se "la sua giovane badante" potesse aiutarlo a mettere una nuova maglietta.

Flame non poté dirgli di no, era un essere tenerissimo,non ci sarebbe riuscita, gli chiese di alzare le braccia e gli tolse la canottiera che lui indossava, la sua cassa toracica era orrendemente deformata le prima cinque costole sotto al collo erano saldate allo sterno, la ragazza diede un rapido sguardo facendo finta di nulla  poi prese una camicia dal suo armadio e gli e la fece indossare, abbottonando la con gentilezza, poi gli fece una carezza sul teschio, sul quale c'era una cicatrice e infine gli diede la sua mano e lo invitò ad alzarsi.

Gaster l' afferrò e si fece forza, lei gli sorrise e lui fece lo stesso molto timido, Noi non abbiamo mai sorriso molto, nemmeno quando eravamo felici, non ci era mai piaciuta la nostra risata.

Mi misi a sedere sul prato di fiori gialli, all'entrata dell'underground e mi concentrai in modo da sentire meglio cosa stava succedendo ai 3/4.

Si alzò, le sue gambe tremavano e lui aveva paura, paura di cascare, di sentire dolore o che Flame non lo sostenesse correttamente.

La ragazza strinse la sua mano e i due uscirono dalla Camera, Papyrus corse incontro al padre e afferrò l'altra mano.

quel contatto... i 3/4 ebbero un flashback della nostra vita precedente, eravamo felici, avevamo il piccolo Pap in braccio, sans che ci teneva una mano e Flame al nostro fianco ed eravamo usciti a fare una passeggiata.

:-Eccomi, ti aiuto io...-il ragazzo, che era una guardia reale,aveva preso delle ferie per state accanto al padre ed era fiero dei suoi rapidi progressi- Tranquillo, ti voglio così bene papà...

Gaster tremò leggermente al sentire quelle parole, lui non provava nulla per quella famiglia che pareva essersi costruito con molta fatica, non sentiva niente, solo vuoto, dolore e solitudine.

I tre uscirono di casa, arrancando nella neve, lo scheletro adulto riuscì ad attraversare tutta Snowdin, sotto lo sguardo curioso dei suoi concittadini che lo fissavano dalle finestre e quello fiero dei suoi accompagnatori.

entrarono nelle waterfall, Gaster era felice, anche se era la prima volta che camminava e gli sembrava di essere tornato un lattante, non pensavo che sarebbe resistito così a lungo.

Videro una panchina e si misero a sedere, Papyrus ordinò tre hot dog, ne porse uno al padre che lo rifiuto gentilmente :– Non ho fame – sussurrò; Flame lo guardò coi suoi occhioni grandi, invitandolo tacitamente a mangiare.

Gaster aveva perso l'appetito da quando si era svegliato, mangiava solo quello che gli dava Flame, facendosi imboccare proprio come quando era neonato, forse perché inconsciamente si sentiva fragile e le attenzioni che la tenera amante gli rivolgeva, gli ricordavano una madre, anche perché le madri proteggono i figli... voleva metterla a corrente di quello che era successo, ma non sapeva se fidarsi di me...

:-Dai piccolo... devi mangiare...- disse la donna porgendogli un pezzo del suo hot dog, mente il figlio divorava gli altri due.

Gaster lo prese con la sua mano tremolante e lo portò alla bocca, masticò il boccone per due secondi e lo ingoiò quasi intero.

Papyrus, seduto accanto a lui, lo strinse a sé, Gaster rigido, non ricambiò, sbigottito dalle sue emozioni, si mise a piangere, come se tutti loro se lo aspettassero, lo strinsero.

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