𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 21

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I fasci luminosi mi accarezzano il volto...l'aria fresca mi invade le narici...così apro gli occhi e mi alzo dal letto,mi spergolo dalla finestra e respiro.
Non c'è visione più bella...il mare...il richiamo dei gabbiani che sorvolano le onde stendo le mani al sole ed evaporo.tutto si perde di me.
Mi volto interrompendo quel momento speciale...osservo l'orologio posato sulla mia scrivania e fisso le lanciette quando mi rendo conto di essere già in ritardo...mi catapulto dalla scale sfrecciando in cucina...
Eric sta già preparando i pancake alla nutella...non capisco come fa ad essere così snello mangiandone in quantità eccessiva...
Lo saluto con un bacio sulla guancia e mi siedo a cavalcioni sulla sedia.
"Oggi ho la giornata libera...tu che farai?"
Gli dico felice di non dover andare a lavoro
"Penso che mi iscriverò in palestra"
Rido sotto i baffi"quando hai preso questa iniziativa"
"Cosa ridi!sono serio"
Lo guardo cercando di trattenere le risate ma poi scoppio
"Aha-ah ma Eric..  ahahah...non hai voglia neanche di camminare figuriamoci di andare in palestra"
Mi dà un leggero colpo al braccio
"sei la mia migliore amica dovresti essere più fiduciosa e darmi supporto non l'esatto contrario"
Sorrido alzandomi e lo abbraccio
"Va bene...credo in te"
"Tieni" mi dà un pankake
"Ti amo...lo sai!"
Mordo quel pankake sono davvero affamata
Il fastidioso squillo del telefono mi fa balzare in piedi
"Pronto chi è?"
"Buongiorno,signorina Smith giusto?"
"Si sono io"
"Sono il signor Paul Fox ,ufficiale giudiziario le comunico che la casa dei suoi genitori è pignorata e che la banca  procederà alla vendita all asta "
La giornata era iniziata bene...ma questo ha rovinato tutto...come può essere arrivato così in basso. ..non può farlo!"
Una piccola lacrima scende sulla mia guancia bagnandola... Con la mano la spazzo via
"Sarà un errore" "no signorina Smith suo padre è da due anni che non paga più le rate" "Cosa?ma posso riscattarla?"
"Se si presenta all'asta tra 1 settimana può ricomprarla"
"Va bene"
Chiudo la chiamata velocemente e lancio il telefono sul divano
"Cosa è successo?chi era?"
Respiro lentamente per calmarmi
"La banca..."
Eric oltrepassa il tavolo e viene vicino a me
"Non lo ha fatto?"
"NO!"
"E adesso"
"La pignorano tra 1 settimana eric!"
Mi guarda tristemente e mi abbraccia
"La c'è tutto,tutti i ricordi di lei.."
"Lo so Trix tranquilla troveremo una soluzione"
Le lacrime scendono lentamente sul mio volto mentre cerco di trattenerle
"L'asta "
"L'asta ?"
"Si,posso ricomprarla"
"Bene-mi prende il volto tra le mani-ci andremo e la ricomprerai"
Mi stacco da lui e indosso il mio giubbotto di jeans prendo velocemente le chiavi
"Dove vai?"
"Da lui"
"Trix...ascolt-NO ERIC!"lo interrompo
Esco di casa e mi dirigo, a passo svelto,al tram
Cerco di trattenere la rabbia durante il breve viaggio e arrivo di fronte casa loro...
Busso ma non mi risponde...prendo le chiavi e apro la porta
Entro lentamente "padre!"
Buttato sul divano si gira "figliola"
Osservo ogni particolare di quella casa...sembra passato troppo tempo dall'ultima volta che sono venuta
Accarezzo ogni mobile per poi fermarmi  quando vedo la foto di mamma
La prendo e l'accarezzo
Quanto è bella...
"Mi manchi mamma..."bisbiglio
Improvvisamente una soffiata di vento fa aprire le finestre
Riposo la foto al suo posto e vado a chiuderle
Il vento mi accarezza il volto e fa sfogliare le pagine di una album postato su un comodino sotto la finestra
Lo guardo...è l'album del matrimonio dei miei genitori
L'aria gelida fa scorrere un altro foglio
Una foto dove si sorridono felici...
È come se lei fosse qui...come se non mi avesse mai abbandonato...
Una lacrima mi riga il volto ma la ritraggo immediatamente...
"Come mai sei qui?non venivi da molto ormai!"
Mi giro verso di lui "non hai pagato per tutto questo tempo!"
Sbuffa
"Non ti sei preso cura di me! Non curi te stesso!...l'hai dimenticata?!non ti importa più nulla!"
"Ascolta..."
"No!non riesci ad andare avanti!,mi hai tolto gli unici ricordi che mi rimanevano di lei!la nostra casa!dove tutto parla di lei!le sue foto!il suo profumo!il ricordo di lei che cucinava...che rideva e che piangeva...tutto!!!"
"Io-"non fa in tempo a continuare che suonano il campanello
Lo guardo infuriata per poi dirigermi verso la porta
Poggio la mano sulla maniglia,giro e apro, rimango sorpresa dalla figura che mi si para davanti...Blake...
Abbasso lo sguardo su ciò che porta con se...due birre...posso giurare di aver fatto una smorfia disgustata
Mi giro verso mio padre
"Basta!...ancora?...devi smetterla!"
Mi rigiro verso Blake che mi guarda attonito
Accecata dalla rabbia afferro le bottiglie con forza e le lancio atterra
Sento il rumore fastidioso del vetro che si rompe a contatto con il terreno

𝑤𝑜𝑙𝑓 𝑠𝑜𝑢𝑙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora