Riepilogo

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Hey guys! Questo è il riepilogo del sequel che vi avevo promesso, il titolo viene dalla canzone dei 5sos che ho messo in alto, se vi va di ascoltarvi la lyrics (questa storia prende molto spunto dal testo della canzone).

Come penso sappiate, se avete letto Just Myself, Renata è morta dopo aver protetto Tony da Dottor Doom lasciando così gli Avengers senza una Stark. (Avevo scritto anche un finale alternativo, ma non verrà preso in considerazione per questo sequel).

Grazie a tutti voi che avete letto le mie storie e mi state supportando anche nella stesura di questo seguito inaspettato ahaha.

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"Mi manchi..." sussurrai a bassa voce, lei portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi guardò confusa, sorrisi leggermente mentre lei continuava a leggere il suo libro. "Non pensavo ti piacesse così tanto leggere." Commentai poi.

Renata sorrise divertita. "Sono morta, dovrò pur far qualcosa nel tempo libero." Scherzò e ridacchiai continuando a guardarla, era assolutamente fantastica in tutto ciò che faceva, anche solo mentre teneva il capo chino verso quelle pagine giallastre. "Sento il tuo sguardo bruciare la mia pelle." Si leccò le labbra girando pagina.

"Sei bellissima." Dissi semplicemente e lei sorrise, le sue guance si tinsero di un lieve rosso, succedeva ogni singola volta che le facevo un complimento. "Oggi però ti vedo più triste del solito." Le feci notare.

Renata si morse il labbro per poi chiudere di scatto il libro e guardarmi, i suoi occhi verdi incontrarono i miei e mi sembrò quasi spaventata. "Peter... non pensi di passare troppo tempo qui?" Chiese senza mezzi termini.

Corrugai la fronte, che domanda era? "No?" La mia risposta suonava più come un quesito. "Nel senso, sei la mia ragazza, è normale che io voglia passare del tempo con te, ti amo." Le presi una mano e vi lasciai un bacio su. "Tu no?" Domandai impaurito, con Renata niente era mai sicuro e io avevo imparato ad adattarmi ai suoi cambi d'umore.

Ma questa volta non si trattava di uno dei suoi capricci, non stava scherzando e non sembrava neanche arrabbiata. Solo triste. "Anch'io ti amo, più di qualsiasi altra cosa, darei la mia vita per te... ma non posso più farlo." Mi accarezzò la guancia con le sue dita tremanti e chiusi gli occhi beandomi di quel tocco leggiadro. "Sono felice che Loki sia riuscito a collegare la mia anima all'anello e adoro passare il tempo con te, ma non è giusto." Spiegò incrociando le braccia al petto e guardandomi scettica. "Peter, vorrei che tu venissi a parlarmi quando ne hai bisogno, magari per raccontarmi com'è andata la tua giornata, ma tu sei con me tutto il tempo invece di uscire e divertirti."

"Non è vero." Scossi la testa contrariato.

"Uscire in missione non vale." Replicò e sospirai, ok forse aveva ragione. "Ti conosco, ti sei chiuso qui con me e non esci più. Ti sei legato ad una realtà che non esiste." Singhiozzò e la guardai preoccupato.

"Tu esisti." Mi avvicinai a lei e l'abbracciai, lei poggiò la testa sul mio petto mentre le accarezzavo i capelli. "Altrimenti non riuscirei a toccarti, non pensi?"

"Non funziona così." Pianse schiaffeggiando leggermente il mio braccio, lo faceva spesso quando era nervosa, quasi isterica, eravamo entrambi consapevoli che non sarebbe riuscita a farmi male. "So che è stupido da parte mia, ma devi uscire con gli amici, magari fare nuove conoscenze, insomma... andare avanti. Io ti servo come scappatoia quando ti senti soffocato, non sono un'abitudine sana."

Deglutii amaramente, avevo pensato molte volte all'eventualità di andare avanti, ma la sola idea mi provocava un dolore al petto. Renata era il mio primo amore, non l'avrei mai scambiata per nessun altro. "Sei la mia fidanzata." Affermai, forse stavo cercando di convincere più me stesso che lei.

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