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Sbuffai mentre Peter continuava a parlare e straparlare di tutte le novità che mi ero persa durante il mio anno di assenza, non che mi interessasse molto. Avevano fatto uscire più iPhone, e quindi? Trump si era ricandidato, avrebbe sicuramente perso. Mi aveva anche spiegato che si era scoperto un nuovo virus, ma che Banner e mio padre avevano subito trovato la cura senza troppi problemi e avevano evitato una pandemia mondiale.

Oh sì, gli One Direction non erano ancora tornati assieme, ma ormai la cosa non sembrava più stupirmi così tanto.

"Peter." Mi misi seduta sul letto e lui mi guardò accigliato dalla mia scrivania, dove si era sistemato per finire i suoi compiti. "Non mi interessa se Harry e Megan hanno divorziato dalla famiglia reale e neanche dei nuovi trend su TikTok." Sospirai e lui continuò a fissarmi. "Preferirei uscire a vedere la città con i miei occhi per capire cos'è cambiato."

"Non penso il sig. Stark sia d'accordo." Replicò con un sorriso dispiaciuto, alzai gli occhi al cielo irritata. Erano ormai passati 3 giorni da quando ero tornata dal mondo dei morti e mio padre aveva già iniziato a impormi regole che non mi andavano bene. "Sto ancora cercando un modo per dare la notizia a Michelle senza farla impazzire."

Poggiai il mento sul palmo della mia mano e osservai la grande finestra che dava verso la città. "Scommetto che ha già una nuova migliore amica." Mormorai giocando con una ciocca dei miei capelli, ripensai a tutte le volte in cui eravamo finite nei guai a scuola, ai nostri discorsi tanto profondi quanto stupidi.

Peter si alzò dalla sedia e venne verso di me. "Non devi pensare così, purtroppo tutti noi pensavamo fossi... un capitolo chiuso, diciamo così." Cercò di confortarmi, ma la cosa mi fece sentire solo peggio. "MJ si è ritrovata sola all'improvviso, ma non appena saprà del tuo ritorno sono sicuro che tornerà." Portò le sue mani sulla mia vita e mi strinse in un piccolo abbraccio.

Poggiai la testa sul suo petto e riflettei sulle sue parole, non aveva tutti i torti, speravo solo di poter riavere la mia migliore amica. "Hai ragione, non è colpa sua." La colpa era mia, ero stata io quella a rovinare tutto con le mie idee. 

"Vedrai che ora andrà tutto per il meglio, finalmente siamo di nuovo assieme." Mormorò con gli occhi chiusi mentre mi stringeva a sé, forse mi sarei dovuta sentire felice, forse amata, ma ancora una volta nuotavo in un mare neutro e non sapevo neanche come dirglielo visto che l'unica persona a saperlo era papà.

"Evviva." Finsi un tono emozionato, ma sembrava solo amareggiato. Non me la sentivo di rovinare il suo buon umore, sapevo quanto Peter mi amasse e io amavo lui, nonostante la mia incapacità di provare qualsiasi cosa al momento. "Ho sentito che Steve ti ha fatto il discorso dell'ape e del fiore." Decisi di cambiare argomento, mi scostai leggermente per guardarlo in faccia e lui arrossì annuendo leggermente. "Penso che lo farà anche a me."

"Probabile, la parte peggiore è stata quando ha tirato fuori l'acqua santa e mi ha minacciato di annegarmi." Spiegò ancora sotto shock e ridacchiai leggermente. "Però mi farei annegare da Steve pur di poter stare con te."

Sorrisi leggermente intenerita dalle sue dolci parole, era sempre stato un ragazzo così carino, ero fortunata ad averlo al mio fianco... e lui era fortunato ad avere me, non tutti potevano permettersi la mia presenza. "Grazie Pete." Gli lasciai un leggero bacio sulla guancia, ma nonostante ciò continuai a non provare niente. "Se solo potessimo uscire da qui... mi piacerebbe anche salutare May."

Peter sorrise. "Lei sa del tuo ritorno ed è molto felice, se vuoi un giorno la posso portare alla Torre." Propose, ma allora non aveva capito che stavo cercando una scusa per uscire e non rimanere tra quelle mura.

"Assolutamente." Annuii per poi mordermi il labbro in cerca di una scusa migliore, ma le mie idee sembravano svanite. "Oppure potrei andare a casa tua... nel Queens." Riproposi.

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