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Teresa

< Come stai? > mi chiede Davide abbracciandomi appena mi vede < non so dirtelo ma quando sto con lui sto bene > dico io staccandomi dall'abbraccio < ma quindi ti piace? > dice porgendomi una tazza di latte e caffè < se dovessi dire che mi sto innamorando no...forse lo sto solo usando perché scopare con lui mi fa stare bene? > rido nervosamente < e se la situazione ti scappa di mano? > mi chiede < non succederà perché anche io per lui sono solo un passatempo > bevo il mio latte < e hai sentito Giovanna? > < mi ha chiamata e scritta diverse volte ma non ho risposto...come ti ho detto ieri ci vorrà tempo > < comunque nella mia stanza trovi tutto quello che ti serve per prepararti > < sei il migliore > gli do un bacio sulla guancia e vado a prendermi le cose per farmi una doccia. Una volta pronta torno nella cucina < ho chiamato mia madre gli ho detto che sono qui anche se già lo sapeva ma okay > mi siedo < Dà ma con Cristian come va? > gli chiedo < mah non bene > < perché ? > < lo vedo distaccato, mi scrive pochissimo e non ci vediamo quasi mai > lo abbraccio < è un coglione non vorrei dirlo ma non fa per te > < tu meriti di meglio, qualcuno che ti dedichi tutte le attenzioni del mondo > < dici così perché sei la mia migliore amica ma insomma non penso di essere così speciale come persona > lo guardo con aria triste < se solo potessi dimostrarti quanto vali > Poi vado nel salotto. Dopo un po' arriva anche lui < cosa fai? > < sto guardando le foto di Eugenio su instagram ho iniziato a seguirlo > < fa vedere > si siede accanto a me < non ha un fratello gay? > mi guarda e poi scoppiamo a ridere < in verità non so neanche se ha fratelli > faccio spallucce < ottimo > ride.
Sono le 19 e sto tornando a casa, Davide voleva accompagnarmi ma avevo bisogno di fare due passi da sola, sento qualcuno bussare il clacson ma non mi volto < Terè > riconoscerei questa voce tra mille, mi volto di scatto < che ci fai qua? > guardo Kekko < perdonami > dice mentre io continuo a camminare < o' sai ca te voglio > mi fermo improvvisamente e lui fa la stessa cosa con la macchina < erano belle fin e poco tempo fa, 'sti parole. E mo invece a c' servono chiu si me faje chiagnere ancora? > lo guardo con le guance bagnate di lacrime poi mi giro e i rumori dei clacson delle macchine dietro di lui mi fanno riprendere < e mo vattene > dico riprendendo a camminare anche io.
Arrivo a casa e per mia fortuna non c'è nessuno, vado in camera mia, mi siedo sul letto e continuo a piangere, guardo la foto con Giovanna e piango ancora di più. Adesso vorrei averla qui con me, mi alzo e strappo la foto per poi buttarla, ricevo una chiamata da Davide ma non rispondo non voglio che capisca che sto piangendo.

Eugenio
Sono con i ragazzi a fare un giro sui motorini, ci fermiamo in un bar < lo sappiamo che stai morendo dalla voglia di incontrare Teresa > dice Antonio ridendo < dai smettila > < è innamorato ragazzi non è mai stato così > dice Pasquale < tu vuoi dire qualcosa? > chiedo a Vincenzo che alza le mani, Poi ridiamo < e comunque lei è innamorata di un altro > < eh però viene a letto con te > mi dice Antonio con aria da sapientone < eh come si può resistere a questo splendore >dico ridendo.

Esco dalla doccia e prendo il mio cellulare, leggo una notifica è Teresa "che fai?" " sono appena uscito dalla doccia " invio con due faccine maliziose "peccato non essere lì con te " invia anche lei due faccine maliziose "non sai cosa ti stai perdendo" "rimedierò " ride " domani ti passo a prendere " "e dove andiamo?" " ovunque tu voglia andare" invio e poso il cellulare per vestirmi.
Vado in cucina dove sta mio zio < tutto bene? > < si > dico con poco interesse troppo impegnato ad aspettare la risposta di Teresa < ancora quella ragazza? > dice mio zio sedendosi di fronte a me, lo guardo < già > < devi portarla qui voglio conoscerla > < quando sarà il momento te la presenterò > dico sorridendogli. La risposta arriva "domani mi sono ricordata che ho un impegno devo vedermi con Davide " sta sempre in mezzo questo Davide "ok" blocco il telefono e lo poso < Eugenio io vado ti ho lasciato la cena domani se puoi passa a salutare la zia > < si certo >.

Teresa

Davide arriva e mi saluta, lo abbraccio, < non sono pronta ad entrare > mi porge la mano < quando ho detto a tutti di essere Gay non avevo il coraggio di entrare in questo posto, tu mi ha preso la mano e mi hai detto che qualsiasi cosa avrebbero detto o fatto c'eri tu a stringermi la mano e non lasciarmi mai > mi guarda sorridendo < io farò lo stesso > lo abbraccio < però non voglio che tu litighi con Giovanna per colpa mia > < Ma non succederà Amo > mi stringe di più la mano ed entriamo. Mi siedo accanto a Davide chiedendo a Vittorio ,il compagno di banco di Davide, di cedermi il suo posto, Kekko entra e mi guarda poi guarda Giovanna che sta seduta al solito posto con la testa altrove < comunque ho fatto una cazzata >dico a Davide che subito mi guarda < Cosa hai combinato? > < stavo parlando con Eugenio e lui è diventato così dolce ad un certo punto Allora mi sono spaventata perché non voglio che fraintenda e gli ho detto che oggi non potevamo vederci perché stavo con te > < eh lui ha risposto freddo con un ok > dico guardando la prof entrare in classe <però meglio così non voglio complicare le cose anche con lui > < su questo hai ragione >.
La campanella che indica l'ultima ora suona felice di uscire da questa classe mi alzo < Amo io devo fare un corso ci sentiamo dopo > dice Davide < va bene amo > gli do un bacio sulla guancia e vado via. Arrivo nel cortile della scuola, Giovanna si avvicina a me < dobbiamo parlare > dice bloccando il mio cammino, incrocio le braccia < si bisogna parlare perché teoricamente due migliori amiche dovrebbero dirsi tutto anche quando quelle cose potrebbero far soffrire l'altra > lei prova a parlare ma la blocco e continuo < no aspetta però parlo io perché non mi piace ascoltare parole false e bugie > si avvicina Kekko ma faccio finta di non notare la sua presenza < mi hai asciugato le lacrime in quei giorni dove sono stata malissimo e mi fa ribrezzo sapere che eri finta > lei abbassa lo sguardo mentre kekko continua a guardarmi < lo sai e facce verde non mi sono mai piaciute > me ne vado guardando mia madre in lontananza. Salgo in macchina < Giovanna non viene con noi? > mi chiede guardandola in lontananza < no > rispondo secca.

Uno Sbaglio Da RifareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora