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"E non puoi chiedere amore
dove non c'è"



Teresa

Mi vesto con i vestiti di Eugenio che mi vanno abbastanza larghi, mando un messaggio a Davide per dirgli di passarmi a prendere. Raggiungo Eugenio in cucina che sta preparando qualcosa < allora te ne vai > dice continuando a tagliare i pomodorini < eh già si ritorna alla normalità > rispondo io sedendomi. Restiamo in silenzio tutto il tempo, nessuno dice nulla, Davide invia un messaggio dicendomi che è arrivato, mi alzo < allora io vado > lo guardo < gli parlerai? > mi chiede improvvisamente fissandomi, non ho una risposta a questa domanda quindi mi limito a dargli un bacio, forse l'ultimo o uno dei tanti nella nostra vita.
Mi siedo accanto a Davide che mi fissa in cerca di risposte < ti prego andiamo via > dico non trovando il coraggio di guardarlo < ho fatto uno sbaglio > dico dopo un po' di tempo < cosa hai fatto? > < da come hai capito sono stata da Eugenio e ti lascio Immaginare il resto... cazzo Davide sono fidanzata, sono diventata come lui > mi tocco la fronte < secondo me devi mettere ordine nella tua testa > < non mi capisco ho desiderato tanto tornare con kekko e adesso invece di trascorrere i miei giorni con lui sono andata da Eugenio > inizio a piangere < Terry non piangere capita di essere confusi > mi tocca una mano < sono una persona cattiva > mi asciugo le lacrime < non lo sei e poi con tutta onestà se lo merita Kekko io tifo assolutamente per Eugenio > mi scappa un sorriso < sei un'idiota > .
Indosso un vestitino semplice, l'estate è vicina e non vedo l'ora di divertirmi senza problemi per la testa. Leggo un messaggio di Kekko " ci vediamo?" Rispondo proponendogli di vederci nel parco dove andiamo spesso. Vado in cucina per prepararmi un tè < tesoro > mi abbraccia mia madre < tutto bene? > mi chiede preoccupata < si è solo che avevo bisogno di staccare un po' > spiego < va bene > mi accarezza una guancia < ti vedo stanca > dico < il lavoro niente di ché > dice sospirando < stasera ho il turno e tuo padre non c'è > < dove va? > chiedo < ha una cena con tutti i colleghi > spiega bevendo un po' di tè anche lei < va bene > rispondo posando il bicchiere < adesso devo raggiungere Kekko ci vediamo domani > gli do un bacio sulla guancia e vado via.
Arrivo < amore > mi abbraccia Kekko per poi darmi un bacio, non dico niente e inizio a camminare < mi hai fatto preoccupare > inizia < senza dirmi nulla sei scomparsa > mi guarda < lo so scusa avevo bisogno di tempo > dico osservando il posto intorno a me. È così tutto uguale qui, ma siamo cambiati noi, sono cambiata io < va bene non fa niente volevo proporti una cosa > mi prende per mano < cosa? > chiedo io < i miei ti hanno invitata a cenare da noi > < non accettano un no > aggiunge ridendo < quando? > < stasera > ci fermiamo < beh mi sembra di non avere scelta > ridiamo.
Stacco le mie labbra da quelle di Kekko < vado sulle giostre > dico senza pensarci piu di tanto, osservando i bambini divertirsi. Sto per allontanarmi ma Kekko mi afferra il polso < ma dove vai? > dice ridendo < sulle giostre su vieni > cerco di trascinarlo con me < dai Teresa sei cresciuta per quelle > dice stringendomi a se < io voglio andarci > insisto < ma che palle sembri una bambina > inizia a diventare serio, lo guardo allontanandomi dalla sua stretta, non dico nulla e inizio a camminare verso l'uscita mentre in testa ho il ricordo di me e Eugenio sull'altalena a dondolo senza preoccuparci di nulla < dai non arrabbiarti per delle stupide giostre > dice seguendomi < non sono arrabbiata almeno non per quello > continuo a camminare < e Allora per cosa? > chiede lui cercando di stare a passo con me < dobbiamo andare è quasi ora di cena > guardo l'orario < non cambiare discorso > resto in silenzio fino al motorino < vorrei comprare dei dolci almeno che non è un problema > dico mettendo il casco < ti porto io > dice salendo sul motorino.

< vuoi del vino? > mi chiede il padre di Kekko < no ma grazie > rispondo io cordialmente < a scuola come va? > chiede la madre < tutto bene in questo periodo stiamo già preparando le cose per l'esame sa > bevo un pò d'acqua dal mio bicchiere < dai che poi arriva l'estate > dice lei < si infatti non vedo l'ora > dico pensandolo seriamente.

Arriviamo da me < allora domani ti passo a prendere per andare a scuola > mi bacia Kekko < va bene mandami un messaggio quando stai per venire > gli do il mio casco < a domani > ci baciamo di nuovo poi va via. Salgo le scale e arrivo fuori alla mia porta < che ci fai qua? > chiedo a Giovanna, mi sorprende vederla qui, dopo tutto ciò che è successo < volevo parlarti > si alza < su entra > dico aprendo la porta di casa. Non so perché l'ho fatta entrare mi ha ferito molto però resta una delle poche persone importanti in vita mia < cosa hai da dirmi? > ci sediamo in cucina < non ti ho mai chiesto scusa sinceramente per quello che ho fatto > inizia a parlare. Vorrei solo dirle che mi ha ferito ma sono stanca di continuare a parlare di questa storia, invece dalla mia bocca non esce una parola < sarò sincera tu sei sempre stata tra le due la più bella, quella che tutti i ragazzi volevano mentre io il tuo opposto, così quando Kekko ha iniziato a rivolgersi in modo carino nei miei confronti, a farmi complimenti, che quando a provato a baciarmi la prima volta non sono riuscita a staccarmi > sta piangendo < lo so ho sbagliato e non c'è rimedio però avevo bisogno di dirtelo > gli do un fazzoletto per asciugarsi le lacrime < Giò > richiamo la sua attenzione < mi dispiace che tu abbia pensato di essere diversa da me in modo negativo, è vero noi due non siamo uguali ed era questa la cosa bella della nostra amicizia > < io ti perdono forse dentro di me già l'ho fatto da tempo, però non potrò mai più fidarmi come prima, mettiti nei miei panni mi chiederò sempre se quello che dirai e farai sarà vero o tutta finzione > mi fermo un attimo pensando a tutto ciò che è successo < tu mi asciugavi le lacrime quando io mi chiedevo con chi stesse Kekko e mi rassicuravi che tutto sarebbe andato bene e che nessuna avrebbe preso il mio posto. Mi dicevi che avresti trovato l'amante del mio fidanzato quando poi eri tu > abbassa lo sguardo < mi conosci meglio di chiunque altro forse anche più di me stessa ed è per questo che saprai che io perdono anche, ci sarò sempre per te quando ne avrai bisogno ma non dimenticherò mai niente di tutto ciò > finisco il mio discorso < lo so bene > dice < te lo giuro che anche con Kekko non è così facile, a volte il ritorno di voi due mi torna in mente > cerco di non piangere < non sai quanto mi dispiace > dice < non possiamo cambiare il passato > mi alzo < ti va di dormire da me? > dico < i miei faranno tardi e sai che odio stare da sola di notte > < ci sto >.

Mi sveglio guardo l'ora sono solo le 4 di notte, mi volto e Giovanna dorme tranquillamente. Facendo attenzione a non svegliarla mi alzo e vado in bagno, mi lavo il viso, ripenso a Kekko, Giovanna e poi lui, Eugenio, non so più cosa fare, a chi credere, la paura che tutti possano rivelarsi ancora una volta una delusione mi spaventa. Mi osservo allo specchio mentre una lacrima riga il mio viso. Vado in cucina per prendere un bicchiere d'acqua, mi arriva un messaggio " ti penso" un semplice messaggio che però mi fa battere il cuore più velocemente e comparire sul mio viso un piccolo sorriso. Decido di non rispondere, non è giusto, non devo rispondere. Ritorno a letto pensando al messaggio di Eugenio.

Uno Sbaglio Da RifareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora