CAPITOLO 19

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Pov Mila

Finalmente sono scesa di nuovo in campo, poter tornare a giocare è fantastico anche il mister è soddisfatto di me, ma per qualche strana ragione il fatto che tu Kaory non smetta di fissarmi mi mette a disagio, quando finiscono gli allenamenti vengo a chiederti il motivo del tuo gesto, continui a guardarmi rispondendo semplicemente con un «L'ho fatto per constatare se eri in forma oppure no».

Decido di non domandarti altro e mi dirigo negli spogliatoi per cambiarmi, dopo poco entri anche tu iniziando a spogliarti, evito di girarmi verso di te trovando il muro molto più interessante però il mio cuore non la smette di battere.

Prima di entrare nella doccia sento la tua voce «Mila che hai?» resto nella stessa posizione perché ho paura di voltarmi, è strano non mi ricordo di te ma riesci comunque a provocarmi un effetto simile, scuoto la testa entrando finalmente dentro al box sento che mi stai seguendo «So che mi hai sentita, avanti guardami» faccio come dici sei bellissima cavolo, mi spingi verso il muro divento rossa «Sembri un peperone» ti sento dire per far si che io mi senta a mio agio ma non riesco a calmarmi finché non ti decidi e mi baci.

Sento le famose farfalle nello stomaco, non resisto, capovolgo la situazione mettendoti con le spalle al muro,mi stacco dal bacio e scendo a baciarti il collo sento il tuo respiro farsi irregolare, cosi , con una mano apro il getto d'acqua che scende sopra ai nostri corpi nudi ,continuo a scendere con i baci  «M-Mila ti prego !» mi supplichi  «Cosa ?» ti chiedo,so già cosa vuoi che io faccia ma voglio sentirmelo dire da te  «Non ce la faccio Più» «Dimmi cosa vuoi» alzo lo sguardo e mi accorgo che hai gli occhi chiusi «Ti voglio, ora !» esclami frustata quando ti sento pronunciare queste parole torno a baciarti, il sapore delle tue labbra torna a mischiarsi con il mio,«Mila» non ti faccio finire di parlare che con due dita entro dentro di te, vedo le gocce d'acqua caderti addosso rendendoti ancora più bella ed eccitante i tuoi gemiti si fanno più forti cosi aggiungo un terzo dito, spingo più forte sento le tue pareti stringersi attorno alle mie dita continuo cosi finché non vieni urlando il mio nome, «Sei bellissima» ti sussurro a un centimetro dalle tue labbra, ti avvicini a me capovolgendo la posizione adesso sono io a supplicarti di fottermi ,una volta che anch'io ho raggiunto l'orgasmo finiamo di farci la doccia come se nulla fosse.

Come ha fatto la situazione a prendere una piega del genere «Tu stai con Ryuga quindi perché hai fatto quelle cose con me?» non mi guardi però rispondi ugualmente «Volevo solo divertirmi perciò dal momento che lui non c'era ho usato te come sostituta» mi arrabbio tirandoti uno schiaffo sulla guancia urlandoti in faccia «Sei una maledetta stronza! non sono un fottuta bambola che puoi usare e gettare via quando vuoi!» detto ciò me ne torno a casa chiudendomi in camera mia.

Permetto alle lacrime che fino a quel momento avevo represso di uscire ,è come se dentro al mio cuore si fosse rotto qualcosa ,all'improvviso ricordo tutto di noi e il mio amore per te ,ora mi sento peggio di prima ,sto male a causa tua ,forse avrei fatto meglio a cancellarti dalla mia memoria per sempre ,almeno mi sarei risparmiata di provare il doppio del dolore ,perciò a passi lenti raggiungo il letto e in modo altrettanto lento mi sdraio ancora in lacrime ,prima di cadere tra le braccia di morfeo pronuncio il tuo nome sottovoce «Kaory».

Pov Kaory

Tocco il punto esatto dove mi hai colpita ,mi avvicino allo specchio notando che la guancia ha assunto un colorito rossastro e questo mi fa capire che non ci sei andata per niente leggera ,non c'è l'ho con te perché avevi tutte le ragioni del mondo per reagire in quella maniera ,avrei dovuto dirti la verità e non inventare un'altra bugia.
So che non vuoi vedermi perciò decido di non tornare a casa ma di passare la notte in una camera di un hotel ,dopo quello che ho fatto non posso di certo presentarmi a casa di Ryuga dato che lui non si merita tutto questo.

Finisce sempre così non riesco mai a decidere cosa voglio davvero ,ogni volta che credo di averlo capito faccio un passo indietro e quella poca sicurezza accumulata si dissolve nel nulla ,mi addormento concentrando tutti i miei pensieri su di te.

Comincia una nuova giornata e mi preparo per tornare a casa sperando che tu non ci sia ,lascio i soldi sul bancone per poi uscire ,una volta arrivata chiedo a Nami dove sei finita «Mila è andata a correre dovrebbe rientrare per l'ora di pranzo» dalle mia bocca esce un sospiro di sollievo ,mi affretto a raggiungere la mia stanza chiudendomi al suo interno così quando tornerai non sarai costretta a vedere la mia faccia ,non ti biasimo chi mai vorrebbe rivedere il viso della persona che l'ha ferita e che continua a farlo come se fosse indifferente al dolore che sta provando per causa sua.

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