Capitolo tre - drink

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Capitolo 3

Ci guardammo qualche secondo e vedevo chiaramente le nocche delle sue mani troppo bianche per i pugni stretti. "brutto figlio di puttana!" si avvicinò velocemente a me e alzò il pugno giusto giusto all'altezza della mia faccia, ma qualcuno lo spinse via con forza facendolo cadere all'indietro "ma che cazzo fai Zayn? Ti è andato di volta il cervello?" disse Louis sistemandosi il giacchetto di jeans sui fianchi. L'aveva spinto lui.

Zayn si alzò e mi guardò male, mentre io restavo immobile dietro di Louis "quel coglione questa mattina ci ha provato con Perrie all'aeroporto!". Louis si girò e mi guardò negli occhi scuotendo piano la testa "wow Styles, vedo che corteggi in fretta" disse freddo e poi se ne andò verso un gruppetto di ragazzi. Ma che cavolo gli prendeva? Mi faceva salire l'omicidio, se non fosse stato per mia madre l'avrei già preso a schiaffi.

"stammi a sentire, se ti avvicini di nuovo a lei ti faccio del male" mi disse Zayn con tono minaccioso spingendomi poi contro il ragazzo dai capelli colorati che mi aiutò a rimanere in piedi.

Dopo un paio di ore ero completamente ubriaco, sia per la decina di birre che aveva già fatto la sua parte, sia per i venti shottini che un ragazzo biondo con il piercing al labbro mi aveva sfidato a bere. Ridevo come un coglione senza motivo e la mia vista era piuttosto sfocata. Mi sentii tirare il polso da qualcuno che poi quando la sua immagine mi risultò più nitida capii fosse Michael, sempre lo stesso ragazzo dai capelli colorati. "vieni amico, Louis mi ha detto di portarti a casa perché sta messo male e non vuole che suo padre lo veda cosi." Io risi, a caso, e poco dopo mi risvegliai nel mio nuovo letto, a casa di Louis.

Lui non c'era ancora, controllai l'ora nel cellulare e vidi che ormai erano le quattro e mezzo del mattino. La testa mi faceva malissimo quando mi misi a sedere, e l'unico ricordo che avevo era Mike che mi aveva legato i capelli in un codino mentre io vomitavo nel cesso seduto a terra. Mia madre mi avrebbe ammazzato se avesse sentito qualcosa.

Mi spostai in bagno che puzzava ancora di vomito e aprii la finestra per far circolare l'aria. Mi guardai allo specchio e mi disgustai da solo. Le occhiaie fra poco toccavano terra, e la mia bocca era molto più rossa del solito. Sentii la porta del bagno aprirsi e dallo specchio vidi Louis che barcollando mi veniva in contro.

"Harold, sei qui.." disse sorridendo. Si avvicinò ancora di più a me e mi circondò, prima che potessi spostarmi, il bacino con le braccia posando le labbra calde nel mio collo. Sentii i brividi pervadermi tutta la schiena il quel momento e non riuscii a fare altro se non appoggiare le mani contro il lavandino socchiudendo appena gli occhi. Era strano ma mi rilassava il suo tocco.

"Louis va a dormire.. sei ubriaco fino al midollo, cazzo" puzzava di alcool, ma sentivo ancora il suo profumo. Lui ridacchiò e poi infilò una mano sotto la mia maglietta accarezzandomi il corpo. Abbassai la testa per guardare la sua mano e inarcai le sopracciglia richiamandolo per farlo smettere. Però sapevo che non l'avrebbe fatto, e questa cosa non mi dava fastidio per niente..

Louis passò una mano sopra il cavallo dei miei pantaloni che mi sembravano già diventati più stretti a quel semplice tocco "mh sei già duro Harold..". Sgranai gli occhi e cercai di levare la sua mano senza riuscirci, e poi entrò dentro i miei boxer passando più volte il pollice sopra la cappella della mia erezione che teneva alta dalla base. Ansimai, a quel gesto. Mi piaceva essere toccato da lui. Iniziò a lasciarmi una fitta scia di baci nel collo, che piano piano si trasformarono in piccoli morsi successivamente in succhiotti. Cercai con tutte le mie forze di farlo spostare, ma l'unica cosa che ricevevo in cambio erano spinte di bacino contro il mio sedere. Il mio pene stava diventando talmente duro da far male, e quando Louis iniziò a masturbarmi velocemente non riuscii più a trattenermi e inizia a gemere sconsideratamente, spingendomi involontariamente contro la sua mano per fargli capire che volevo di piu. Sentii le labbra di Louis stendersi in un sorriso che teneva ancora nel mio collo quando, con la mano libera, sprofondò da dietro nei miei boxer e arrivò quasi davanti per massaggiare e stringere i miei testicoli. Era così fottutamente bello ed eccitante che non ne potevo più, iniziai a chiamare il suo nome e quando lo sentii entrare dentro di me solamente con la prima falange del dito mi riversai completamente nella sua mano. Mi fece girare mentre io ancora ansante cercavo di rimanere calmo, e si appoggiò contro di me sfiorando con il naso le mie labbra. Rise e si portò la mano alle labbra ripulendola dal mio piacere.

Ero sconvolto, e l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era che mai nessuna ragazza era mai riuscita a farmi provare tutto questo solo toccandomi, e di nessuna ragazza avrei mai voluto baciare cosi tanto le labbra come volevo fare con quelle di Louis.

Zalve a tutte!! Eccoci con un nuovo capitolo, questa volta un po' più "mlml". Ho aggiornato un po' in ritardo perdonatemi, ho avuto degli impegni in questi giorni e poi non avevo la possibilità di caricare perché mi mancava la connessione! In teoria aggiorno ogni 1 o 2 giorni, ma a volte capiterà che non potrò, comunque non preoccupatevi non vi lascerò più di una settimana senza capitolo. Alla prossima e spero che il capitolo vi piaccia!

Nicole xx

Once in a LIfetime || Larry Stylinson (SOSPESA)Where stories live. Discover now