PROLOGO

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Mia madre mi chiamò dal piano terra, mentre io stavo ancora cercando un senso vero per alzarmi. "Harry Edward, se non sei di sotto a fare colazione entro dieci minuti ti lascerò qui a Holmes Chapel." Ah giusto. Dovevamo partire per Doncaster, mia madre aveva trovato uno dei tanti probabili futuri mariti, e dovevamo quindi per l'ennesima volta trasferirci per andare a casa di questo tizio di cui non ricordo nemmeno il nome. Forse Freddie, o Mark.. no, no, sono quasi sicuro che fosse Stephen, credo.

Mi alzai ancora poco convinto, trascinandomi come una specie di sanguisuga fino al bagno di camera mia, fermandomi a fissare la mia immagine riflessa nello specchio. Un maledettissimo brufolo rosso sangue si stava formando sotto il mio labbro. Maledettissimi sedici anni, ora mi tocca anche presentarmi in aeroporto in mezzo a tutte quelle belle ragazze con questo coso nella faccia.

Dopo essermi vestito scesi in cucina portando come la grande valigia in cui avevo messo solamente i vestiti e tornai poi di sopra a prendere l'altra, dove avevo tutti i poster, i CD, il lettore e, veramente indispensabile, cuscino. Senza di quello avrei passato le noti in bianco, davvero.

Diedi un ultima occhiata all'ormai vuota camera davanti a me, sospirando appena al pensiero di non aver mai davvero avuto una camera mia, davvero mia.

Tornai in cucina dove trovai mia madre sistemare le ultime foto di famiglie nella piccola valigia sopra il tavolo. Si avvicinò a me e mi abbracciò "oh Harry, ti prometto che questa sarà l'ultima volta che cambieremo casa" disse a bassa voce al mio orecchio. Si certo. Come tutte le volte, ovviamente.

Uscimmo di casa verso le 9.15, e arivammo all'aeroporto dopo una ventina di minuti e prendemmo subito dopo l'aereo. E, davvero, credo di essere il ragazzo più sfigato al mondo, ritrovandomi seduto al fianco un nano che non smetteva di cantare le canzoni di quella devo aver capito si chiamasse Cher. Che poi, chi cavolo è? E perché quest'uomo è cosi piccolo mentre io cresco come se avessi preso delle pillole magiche? Ingiusta. La vita è maledettamente ingiusta.

Once in a LIfetime || Larry Stylinson (SOSPESA)Where stories live. Discover now