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Mercoledì pomeriggio, dopo la lezione di teologia, ero corsa in camera e avevo affidato all'unica persona con le competenze giuste, l'incarico di indagare e mettere insieme quante più informazioni possibili sul nuovo dottorando del signor Glassman.
Al termine delle lezioni mattutine e pomeridiane di quel giovedì, ci ritrovammo tutti e tre nella camera 309 del dormitorio della Sovereign per sentire ciò che aveva scoperto il detective numero uno della contea di New Rhodes: Olivia Rowland.

<<Lucifer Morgenstern: 24 anni di pura e mistica bellezza divina. Colori tenebrosi, fisico scolpito nel marmo, sguardo sverginatore... trasferitosi dalla vicina New York due anni fa è senz'altro il dottorando più sexy dell'intera Sovereign University>> declamò Olivia come se stesse recitando chissà quale tragedia greca, con tanto di movimenti teatrali ad enfatizzare il discorso.
Io e Jack eravamo seduti sul mio letto, con la schiena poggiata alla testiera del letto per poter seguire minuziosamente l'esposizione di Livvy, in piedi al centro della stanza.

<<Due anni fa? Kings Cove non è una città così grande, come abbiamo fatto a non vederlo prima? Non è certo una figura che passa facilmente inosservata>> feci notare io. Vivevamo in quella città da 19 anni, conoscevamo quasi ogni singolo essere dotato di pensiero che abitasse lì, compresi chi lasciava la città e chi invece si trasferiva. Mezzo milione di abitanti non erano pochi, ma le strade del centro cittadino non erano affatto dispersive e in due anni Lucifer doveva esservici passato e noi tre passeggiavamo costantemente per quelle vie, anche quando avevamo solo cinque minuti liberi. La statistica era una scienza molto chiara.

<<Esatto! E poi il processo d'assunzione per i dottorandi non è semplice, avremmo dovuto incrociarlo alla Sovereign già l'anno scorso mentre strisciava implorante ai piedi di Glassman>> aggiunse Jack addentando la sua treccia di liquirizia rossa.

<<Ed è qui che arriviamo al secondo punto, mio caro pubblico. Il nostro dottorando è un rinomato studioso di teologia in tutto il continente americano, così come il buon vecchio Glassy. I due devono essersi sentiti telefonicamente -o tramite le divine vie, non so – e Glassman gli avrà concesso un colloquio informale qui all'università due anni fa. Chiacchiere di qui e chiacchiere di là, qualche studio insieme e... boom! Lucifer viene assunto dal rettore Bowman>> spiegò prontamente Olivia.

<<La storia continua a non quadrarmi... perché mio padre non me ne ha parlato? Avrebbe potuto dirmelo anche qualche volta a cena, soprattutto visto il suo nome fuori dal comune>> sospirai rubando la treccia di liquirizia dalla mano di Jack.

<<Non so, segreto professionale?>> tentò Livvy afferrando la treccia prima ancora che io potessi morderla, meritandosi un'occhiataccia sia da me che dal povero Jack, proprietario originale della liquirizia.

<<Hai scoperto dove abita? Deve essere un posto sperduto nel nulla se non l'abbiamo mai beccato in giro>> chiese Jack mentre scartava una nuova treccia che iniziò subito a proteggere come fosse una reliquia dal valore inestimabile.

<<Bingo, Thornton! Il sexy dottorando Morgenstern abita in mezzo alla foresta di Malakh Falls>> rispose Livvy. In quelle occasioni Olivia sapeva come mettermi paura, non avevo idea di come facesse in così poco tempo a venire a conoscenza di così tanti dettagli della vita della gente, non importava quanto misteriosa apparisse.
Malakh Falls era il nome della vasta foresta che per secoli aveva nascosto la città non solo a New Rhodes, ma all'intero pianeta Terra. Si trattava di uno spazio verde talmente vasto che ogni sezione assumeva, per la popolazione locale, un nome specifico, Malakh Falls in particolare era quella parte che ospitava per l'appunto una cascata, nonché la sezione che si espandeva per più chilometri. Il punto più alto della montagna, che torreggiava sull'intera foresta, raggiungeva tranquillamente i 310 metri, con un flusso d'acqua imponente che rendeva le passeggiate a valle veramente suggestive.
Il nome non era stato dato a caso, la leggenda narrava infatti che il viaggiatore straniero che aveva percorso a piedi gli Stati Uniti d'America fino alla foresta, nel giorno in cui stava per arrendersi ponendo fine alla sua vita, sbucò fuori dalla foresta, nel sentiero che portava all'origine del fiume, un laghetto ai piedi della cascata, e da laggiù vide, in cima al monte, una donna bellissima, dai lunghi capelli bruni e coperta da un delicato e svolazzante abito bianco. La luce alle sue spalle era così tenue ma brillante che la donna gli parve quasi essere un angelo venuto per salvarlo.
Da qui il nome "Malakh", originariamente preso dall'ebraico מלאך, mal'akh, "angelo".
I due sarebbero presto diventati i primi sovrani di Kings Cove.

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