~Minaccia ~

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Finalmente scorsi in lontananza la residenza della regina, spronai il cavallo ad accelerare visto i pochi metri che mi distanziavano dall'arrivo.
Nonostante indossi l'ampio mantello ero fradicia, giunta a destinazione scesi dal ronzino ed chiesi ad un valletto udienza con la sovrana.
Mi venne riferito che era impegnata ma avrebbero fatto in modo di potermi ugualmente ricevere tra un impegno e l'altro.

Mi scortarono dentro l'edificio e mi chiesero di pazientare gentilmente nella sala adiacente,mi accomodai su di una elegante poltroncina.

Rabbrividì, ero completamente bagnata ma poco mi importava. Ero così arrabbiata con Eren che desideravo solamente allontanarmi da lui e da tutto quello che era accaduto.
Posai lo sguardo verso le imponenti vetrate, il temporale non accennava a diminuire e su di esse si abbatteva il violento nubifragio.

<< Miss Hamilton, non mi aspettavo di trovarla qui.>>

Alzai lo sguardo e di fronte a me si ergeva il conte Grey che mi si piazzò davanti e  mi scrutò scrupolosamente .
Stava forse valutando la mia condizione fisica!?

<< Conte ! Come può vedere da se'  scoppio di salute.>>
Risposi velatamente sarcastica .

Un sorriso tirato compare sul suo viso .

<< Bene allora, mi auguro che in seguito a.... possiamo chiamarlo incidente? Non vi siano rancori futuri.>>
Mi porse la mano guantata in segno di riconciliazione, lo scrutai con sguardo severo.

Non era particolarmente alto.
I capelli argentei ricadevano più lunghi sul viso spigoloso, mentre sul capo erano elegantemente tenuti a bada dal nastro.
Gli occhi erano glaciali e minuti, semi nascosti da lunghe ciglia femminili e chiarissime , le labbra erano una sottile linea severa.
Indossava l'uniforme regale dai toni dell'oro e del bianco che evidenziavano una corporatura muscolosa e atletica.
Continuammo a fissarci .

<< Miss Hamilton? Sua maestà può riceverla ora. >>
Un servitore venne ad annuciarmi .
Entrambi ci voltammo.

《Perdonatemi Mister Grey ma ora devo congedarmi >>
Mi spostai senza troppe cerimonie da quell'individuo subdolo e mi avviai verso l'assistente .

Con la coda dell'occhio vidi che egli  ritraendo la mano la serrò in un pugno irritato.

Venni accolta nella sala del trono e notai immediatamente che in disparte vi era il maggiordomo del conte, che mi sorrideva serenamente

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Venni accolta nella sala del trono e notai immediatamente che in disparte vi era il maggiordomo del conte, che mi sorrideva serenamente.
Di certo si trovava lì per riportarmi a casa, ma non prima di aver interloquito con la regina.

<< Mia cara, sono felice di trovarti in buona salute>>
Annuncio' la regina  con tono gaio e
sinceramente felice nel vedermi.

Le sorrisi a mia volta per poi domandarle.
<< Vostra maestà, posso chiedervi il perché il conte Grey si trova libero e impunito ? >>
Riconoscevo perfettamente che era una richiesta troppo diretta da volgerle  , ma necessitavo di risposte.

<< Come ben saprai, i Grey tutelano la mia salvaguardia da lungo tempo . Pertanto, finché non scopriremo altro sullo spiacevole accaduto rimarrà confinato in questa residenza con le dovute restrizioni da me date . >>
Rivelò la sovrana , rimasi  allibita!

<< Ma , vostra maestà! Il fioretto non era regolamentare! E mi ha ferito! Non è sufficiente come prova? >>
Sconvolta, spalancai gli occhi mentre ella  scosse la testa e sospiro' proseguendo.

<< Fortunatamente, posso constatare con i miei occhi che la vostra ripresa fisica è eccellente e che nulla di irreparabile vi sia avvenuto . Pertanto, possiamo ritenere il misfatto un increscioso malinteso. >>
Rispose quietamente.

Non potevo credere a quello che stavo udendo!
Quel dannato aveva truccato la gara e pur di vincere aveva tentato un omicidio spacciandolo per una disgrazia e rimaneva anche impunito!

<< Ma , vostra maestà..>>
Tentai di replicare .

Sebastian si mise prontamente al mio fianco e mi costrinse a volgere un inchino alla sovrana, per poi comunicare.

<< Vi ringraziamo altezza per la disponibilità che ci avete concesso>>
Disse cordialmente .

<< Non temete mia adorata, verrete costantemente informata sui possibili sviluppi e ora ritornate a casa serena.》
Mi sorrise compiaciuta, era anche un tacito invito ad congedarsi e ritenere questo dialogo concluso.

Successivamente assieme al maggiordomo uscimmo dalla sala ,scostai bruscamente il braccio e lui allentò la presa .

<< Cosa diavolo pensi di fare? Non sono una tua pedina e non avevo concluso con...>>
Le ultime parole mi morirono in gola.

Il suo volto era immobile, ma le iridi degli occhi si tinsero di un rosso cremisi ,vivido, e in essi vidi l'ira nella sua forma più pura.

Si mise davanti a me e con una mano mi afferrò il volto stringendolo ma non da farmi male, giusto per farmi percepire che non stava scherzando !

<< Miss, il mio padroncino e anche il
vostro tutore e se vi dovesse succedere qualsiasi cosa sarebbe una vera seccatura sia per lui che per me. Pertanto, vi raccomando gentilmente di non avere più questi colpi di testa ma di tentare di essere più riflessiva. Cosa ne pensate? >>
Mi  domandò serio .

Acconsentii con il capo e lui allentò la presa .

<< Ora, possiamo tornare alla magione >>
Rispose soddisfatto il maggiordomo .

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