~ Castigo ~

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Durante il percorso per tornare a casa nessuno di noi proferiva parola.
Ciel guardava distrattamente il paesaggio che scorreva dinnanzi a lui, mentre Sebastian gli sedeva silenziosamente accanto .

Anche se non potevo scorgere il mio tutore percepivo il suo sguardo preoccupato, mentre il mio vagava nel nulla.

Con mio grande stupore quella notte Ciel dormí accanto a me nel nostro letto . Non accadeva da prima del matrimonio.

Lo sentì stendersi accanto a me, percepì il suo delicato respiro e il suo profumo nel buio totale della stanza.

<< Céline... Sei sveglia? >>
Mi domandò sottovoce .

Non sapendo cosa avesse in mente ma non gli risposi.
Gli avvenimenti della giornata mi avevano turbata e mi infastidiva il solo averlo accanto.

Desideravo solo riposare per poter dimenticare...
Lui allungò una mano per accarezzarmi i capelli, quel gesto mi fece irrigidire e mi rannicchiai ancor di più nelle coperte.

<< Celine io... Non so da dove cominciare per chiederti scusa, e non ti biasimo se tu mi odiassi >>
Ammise fievolmente .

Nonostante le coperte percepivo il suo sguardo addosso , rimasi ugualmente muta.

<< D'accordo lo capisco, riposiamo>> Si distese e momentaneamente nessuno disse più nulla.
Ma fu' nuovamente lui a rompere il silenzio.

<< Ti avevo avvertito che vedere Lizzy ti avrebbe sconvolto, non avrei mai voluto che...>>
Ammise Ciel affranto .

A quel punto mi sollevai e mi sedetti sul letto.
<< Non volevi cosa Ciel ? Tu e la regina avete omesso tutto! Mi ero fidata di lei! Mi aveva giurato che non le sarebbe stato fatto alcun male e invece la ritrovo in una cella lobotomizzata!!>>
Piangevo, mentre gli vomitavo addosso tutto il mio rancore, il mio strazio.

Lui sgrano' gli occhi colto sul vivo delle mie parole e abbassò successivamente lo sguardo.
Senza proferire parola , senza difendersi .

<< Come hai potuto che le succedesse questo Ciel?! È tua cugina , è mia amica.... Al tuo posto non lo avrei permesso! >>
Proseguì amareggiata.

Lui continuò a tenere lo sguardo basso sul letto subendo inerme il mio sfogo.

<< Dobbiamo aiutarla, non può restare lì! Morirebbe! >>
Gli implorai tra i singhiozzi .

<< Non possiamo più fare nulla per lei Céline, è troppo tardi...
Lei non tornerà mai più come prima... Non ci si può recuperare dopo una lobotomia... >>
La voce del mio sposo era spezzata dal dolore.

Rimasi attonita per qualche istante , per poi chiederli .
《Che cosa gli è accaduto Ciel?>>

Lui si voltò, ci guardammo negli occhi e vidi che anche i suoi erano velati di lacrime.
Con non poca fatica mi raccontò quello che era accaduto...

Con non poca fatica mi raccontò quello che era accaduto

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