Enemies With Privileges (Rapmon) [ITA]

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Storia di-> Daddypayno93

"Allora, com'è il cibo?" Mi ha chiesto Jeon con un sorriso perfetto sul suo bel viso.

Adesso siamo a casa sua, nella sua sala da pranzo, a mangiare la cena che ha cucinato. Almeno lui ha detto di sì. Sono solo spaghetti, pane all'aglio e petto di pollo alla griglia. È abbastanza buono. La mia bocca è piena di spaghetti mentre cerco di rispondere alla sua domanda, non potendo parlare senza che lui abbia spaghetti in bocca per cena, mi limito ad annuire con la testa. Ingoio il cibo che avevo in bocca e inizio a parlare.

"Perché mi hai chiesto di uscire?" Dissi colpendo il pollo con la forchetta.

"Perché non dovrei?" Chiese con tono serio.

"Onestamente non sembro il tipo di ragazza con cui usciresti," dissi onestamente.

"Cosa dovrebbe significare?" Rise leggermente. "Significa che esci sempre con ragazze allegre piuttosto popolari."

"Ripeto, cosa vorresti dire?" Chiese di nuovo.

"Uffa, non sono il tuo tipo" gli ho detto. Metto giù la forchetta e metto le mani sotto il tavolo. Onestamente non so cosa ci faccio qui. Jeon mi ha parlato solo una volta in tutti gli anni in cui ho avuto una cotta per lui, perché inizia adesso?

"Tipo? Non ho un tipo, se lo avessi saresti tu."

Si avvicinò e prese una sedia per sedersi di fronte a me. Ha messo la sua mano sulla mia ma per qualche motivo non provai alcuna eccitazione come avrei provato qualche anno fa.

"Jasmine, mi piaci davvero e voglio davvero che tu sia la mia ragazza. Se non mi piaci allora non ti avrei nemmeno parlato onestamente." Si avvicina, portando la sua fronte alla mia.

"Sei bellissima" disse. Poi mi ha baciato dal nulla. I suoi baci sono diventati più potenti con ogni singolo bacio. Non ho potuto fare a meno di pensare a Namjoon e al modo in cui mi bacia con forza.

Il fatto che non gli parli da una settimana mi fa sentire strana. Non so perché ma mi mancano le nostre discussioni ma quello che mi ha detto mi ha fatto male e non voglio parlargli mai più ma allo stesso tempo lo faccio.

"Jeon per favore." Gli chiedo di smetterla, non lo sentivo.

"Cosa c'è che non va?" Sospira mettendomi una mano sulla coscia.

"Io, devo andare." Dico prendendo le mie cose. Resto con uno sguardo confuso mentre esco dalla sala da pranzo verso la porta d'ingresso.

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SPAZIO AUTORE

Salveeee

Aggiornerò questo libro ogni giovedì, per voi va bene?

-Hilary