Capitolo 7

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Harry's POV

"Perché cazzo non me l'hai detto che era stata lei a dirti della mia merdata? Avevi complottato il tutto, così io mi sarei allontanato da lei e non avrei procurato altri problemi nel tuo fottuto istituto di merda! Razza di bastardo, fanculo!" Posso sentire le mie nocche quasi spezzarsi data la forte presa sul colletto di mio zio.
"Sappi che se questo era il tuo piano, è andato a puttane. Non riuscirai mai a farmi allontanare da lei, stronzo!" I suoi occhi spalancati mi fanno capire che ha paura. Di me.

"Harry... Lasciami, per favore." Mi supplica.

Dovrei lasciarlo, ma non voglio. La rabbia me lo impedisce.

Ha coperto Emily.

Cazzo, perché mentirmi?
Posso essere aggressivo avvolte, ma non con lei.

I suoi occhi color cioccolato me lo impediscono addolcendomi, ogni fottuta volta, anche se in quel momento sto sul punto di ucciderla per le sue bravate del cazzo.

Ma no, non ce la faccio.

Tralasciando il fatto che sia una ragazza, io non riesco ad essere arrabbiato con lei per più di due giorni.

Mio zio si allontanò boccheggiando, appena gli lasciai il bordo della camicetta bianca.

"Grazie" mi guarda lui "Harry.. non era mia intenzione, non volevo assolutamente farti niente di tutto quello che hai detto poco fa.." Poggia una mano sulla scrivania dietro di lui, per trascinarsi dietro di essa. "Non ti avrei mai privato della tua migliore amica.." Aggiunse in fine, guardandomi negli occhi.

"Cazzate. Ne saresti in grado, so che lo faresti!" Continuo ad urlare.

"No Harry, no!" La disperazione nel suo sguardo.

Il suo volto ha un'espressione incomprensibile, tra l'addolorato e il dispiaciuto, che quasi mi fa tenerezza. Quasi.

"Dammi una ragione per cui dovrei crederti!" Chiedo, con tono più rilassato di poco prima.

"No.." Si poggia una mano solla fronte.

"Dimmelo cazzo!" Urlo nuovamente.

"Me lo ha chiesto lei, Harry.."

Che?

"Cosa?" Non posso crederci.

"Perché?" Sono così confuso.
Perché avrebbe dovuto nascondersi?..

"Aveva paura.." Il mio cuore inizia a battere più lentamente.

"Ma che cazzo stai dicendo, Emily non ha paura di me!" Il suo sguardo appena affermai le mie parole era divertito.

"Cosa c'è di divertente?" Domando.

"Tu non te ne rendi conto, ma fai paura anche a tua madre avvolte!" Il mio cuore si fermò per un secondo.

Aprii bocca per poi richiuderla.

Riflettendo.. faccio davvero così tanta.. paura?

Io non credo, anche perché Emily mi conosce e sa che non la ferirei mai.

Guardai mio zio per l'ultima volta, prima di girarmi e andarmene verso l'uscita del suo stupido ufficio.

Tornando a casa, non trovai nessuno all'interno.
Mi diressi in camera e appena raggiunta, chiusi la porta chiave e mi buttai sul materasso con la testa rivolta verso il soffitto.

Mille riflessioni inondarono la mia mente.

Faccio davvero così tanta impressione alla gente?..
Eppure io non sento di inquietare terrore, forse perché quella fottuta scommessa mi ha cambiato così tanto, mi ha fatto diventare più aggressivo di quanto lo ero prima, e a me sta bene.
Sono prepotente con chi lo è con me, o con chi mi sta sulle palle, semplice.

Mi dispiace il fatto che abbia impaurito anche Emily.. insomma, non me lo aspettavo.

Che ho fatto di tanto male per terrorizzarla?
Non riesco a capirlo.
Sarà il mio tono ad intimorire le persone, ma se è solo per quello, non m'importa.

Quella stanza stava diventando troppo piccola invasa dai miei pensieri, così decisi di uscire a prendere una boccata d'aria in città.

La questione di Emily e Louis non mi faceva più l'effetto di poche ore prima, m'irritava solo il fatto che lei abbia scelto lui piuttosto che me.
Ma in fondo, mi sta bene.

Credo di star capendo troppe cose in questi ultimi istanti, meglio.. no?

Louis è suo amico.. lo odio, ma è suo amico, da prima di me.

Le parole bruciano, ma è la verità.

Come ha detto mio zio 'Non ti avrei mai privato della tua migliore amica', e in questo caso, non posso privarla dei suoi amici.

I miei battiti iniziano a stabilizzarsi, le mie mani smettono di trattenere pugni e la mia espressione comincia a rilassarsi, per un momento, ma poi sobbalza nella mia mente il pensiero di aver rotto il naso di Tomlinson.

Merda, merda, merda.

Dovrei solo pregare che quel bastardo non mi denunci.

Chiedere scusa non è la mia passione.. ma vedermela con i poliziotti non mi sembra la soluzione più adeguata.

Louis... tutto quello che mi viene in mente pensando al suo nome, sono i suoi occhi pieni di cattiveria che penetrano nei miei prima di avvicinarsi ad Emily e baciarla, con l'intento di provocarmi. So che lo ha fatto apposta, lo so.

Ed Emily.. spero solo che quel bacio non abbia significato niente per lei.
E' come una sorella per me, non vorrei mai che nessuno le spezzasse il cuore.

Sono decisamente troppo tranquillo, non so cosa mi prende.

Forse sto accettando la realtà dei fatti.. o forse mi sto solo autoconvincendo che prendermela per ogni cosa sia sbagliato.
Io che ammetto i miei errori... sto delirando.

Durante la mia camminata, sento improvvisamente lo scontro violento tra la mia spalla ed un'altra.

"S-scusami.." La voce singhiozzante.

Emily.

Spalanca gli occhi appena incontra il mio sguardo.

"Em?" La guardo, ma ciò che ottengo è vederla girarsi e iniziare a correre molto velocemente.

hate || larry stylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora