Quando alzo lo sguardo dal messaggio che ho appena letto, noto che Harry se ne è andato.
Perfetto, così risparmio spiegazioni.
Mi precipito a casa di Niall, che non dista molto dalla scuola, solo qualche isolato.
Al terzo colpo contro la sua porta, questa viene aperta ed entro in fretta richiudendo velocemente il legno alle mie spalle.
Il biondo non aspetta un attimo nel saltarmi addosso ed iniziare a mordicchiarmi il collo.
"Ehi, ehi. Non li fai gli onori di casa?" Domando, facendo un passo indietro per scollarmelo di dosso.
"Li sto già facendo." Afferma prima di rimpossessarsi del mio collo.
Prima che possa rendermene conto, siamo entrambi sul divano.
Lui a cavalcioni su di me.
Mi lascia baci leggeri sulle labbra mentre afferra l'estremità della mia maglietta per poi levarmela e gettarla a terra.
"Amo questo completo, Em." Sussurra sulla mia mascella e io rabbrividisco.
Sorrido e ribalto le posizioni.
Ora sono io a cavalcioni su di lui, e faccio la stessa cosa che mi ha fatto poco prima.
Lo bacio violentemente e getto anche io la sua maglia a terra.
Arrivo a sbottonare i suoi jeans, e lui i miei.
Ormai è una cosa abituale, quindi siamo entrambi nudi nel giro di secondi.
"Hai preso la tua medicina?" Dice con voce acuta, riferendosi alla pillola anticoncezionale, nel mentre mi priva dei miei slip.
Annuisco, e lui entra in me.
E' tutto così normale per noi, da tre anni a questa parte.
Si, siamo scopamici.
E' iniziato tutto da una semplicissima canna, ed è diventato il nostro piccolo segreto.
La prima volta ci siamo divertiti, approfittando del fatto che nessuno prova sentimenti per l'altro, perché non continuare? Tanto comunque nessuno dei due è pronto ad avere una relazione stabile con qualcuno.
Quindi ci divertiamo tra di noi.
Nessuno sa di questa cosa.
Nessuno hanno mai sospettato niente e questo oltre a rendermi fiera di aver mantenuto la mia promessa di tacere, aumenta le mie possibilità di diventare un'attrice.
Il mio sogno è quello di recitare e trasmettere tutto ciò che vuole il personaggio che sto interpretando immedesimandomi in un volto non mio.
E questa cosa mi aiuta.
Mi aiuta mentire, mi rende credibile.
E' assolutamente sbagliato, ma io anche ho bisogno di stare bene.
A lui questa cosa non da fastidio, anzi, sembra piacergli e anche molto, quindi non ci sono problemi.
"Siamo impazienti oggi eh?" Domanda, notando le mie spinte violente.
"Zitto stronzo." Gli poggio due dita sulla bocca, ma lui le scansa riprendendo a baciarmi.
Agosto 2010
"Stasera è la serata della pizza con gli Horan, assicurati di finire i compiti prima del loro arrivo." Mi ricorda mia madre, ed io sbuffando torno nella mia camera.
Prendo gli appunti di storia e inizio a consultarli annoiata.
Accendo lo stereo e per mia fortuna la canzone trasmessa non è male.