"Harry alzati o farai tardi a scuola." La voce di mia madre al suono della sveglia.
Oggi è il primo giorno di scuola, del mio ultimo anno di liceo. Non vedo l'ora di andarmene da lì, è la scuola peggiore in tutto il quartiere, ma mia madre ha deciso di mandarmi qui' soltanto perché il preside è suo zio, Andrew, che a dirla tutta mi sta proprio sul cazzo.
"Harry alzati!" La voce di mia madre con un tono più forte di prima.
"Non mi va." Rispondo a tono.
"Vengo, e se non sei alzato entro i prossimi trenta secondi prendo i cubetti di ghiaccio!" Sobbalzo alle sue parole.
"Sono in piedi. Sta ferma dove sei." Sbuffo mentre mi dirigo verso il bagno per lavarmi.
Apro l'acqua e spettando che si scaldi, prendo il mio cellulare e leggo tutti i messaggi su questo."Oggi non ci sarò al solito posto..
-Emily"Dice uno dei messaggi, questo da parte della mia migliore amica.
Sono già incazzato per il fatto di essermi dimenticato di mettere in carica il cellulare stanotte, e questa cosa non aiuta.
L'acqua non è ancora calda a dovere, ma decido lo stesso di usarla per lavarmi sennò rischio di fare troppo tardi."La tua colazione è sul tavolo." Urla mia madre dalla cucina.
"Non ho fame." Rispondo dalla cima delle scale.
"Invece mangi." Sbuffo nuovamente alle sue parole.
Con l'asciugamano avvolto sul collo, entro nella mia stanza per vestirmi.
Prendo una t-shirt nera, dei pantaloni neri attillati e delle converse nere.
"Devi comprarti nuovi vestiti." Ridacchia mia madre appena mi vede.
"Sto apposto così." Le rispondo.
Inizialmente non avevo molta fame, ma l'odore del bacon che proviene da quel piatto è invitante, così mi siedo e ne prendo un boccone.
"Assicurati che.." Le parole di mia madre sono interrotte dallo squillare del mio cellulare.
Mi alzo per rispondere, per poi mi dirigermi nella mia camera.
"Sì?" Rispondo.
"L'hai letto il messaggio?" È Emily.
"Sì." Annuisco, sapendo benissimo che lei non può vedermi.
"Ti spiego tutto dopo!"
"Ciao." Attacco e lancio il cellulare ormai definitivamente scarico sul mio letto.
Non me la sono presa, è che avrei voluto stare con lei il primo giorno di scuola, dato che con il mio gruppo di amici ho litigato recentemente.
Prendo il mio zaino nero pieno di strappi e mi dirigo frettolosamente verso la porta d'ingresso.
Ignoro la voce di mia madre che mi dice di finire la colazione.
Arrivato davanti quel maledetto istituto, mi siedo su una delle panchine che si trova nel cortile e frugo le nelle tasche alla ricerca del mio cellulare.
"Cazzo." Subito dopo mi ricordai di averlo lanciato sul letto dato che era scarico.
"Che hai?" Chiede una voce femminile, alzo lo sguardo e trovo Kristen.
Kristen si è aggiunta da poco nel mio gruppo di amici, con il quale lei mi ha fatto litigare.
"Che cazzo vuoi?" Le rispondo freddamente.
"Uh beh, volevo soltanto sapere cosa era successo." Fa spallucce.
"E ti interessa? Levati." La sfioro con la spalla prima di trovare un'altra postazione su cui aspettare l'inizio delle lezioni.
"Harry scusa." Ignoro la sua voce e continuo a camminare, senza sapere realmente dove andare.
Fortunatamente trovo un'altra panchina sulla quale sedermi.
In lontananza vedo Scott, Jenna e Liam, il mio ex gruppo di amici, parlare tra di loro e spostare il loro sguardo su di me ogni tanto.
Evito in tutti i modi di incontrare i loro sguardi.
Non voglio vederli, non voglio averli fra i piedi, almeno per oggi.
La campanella suona e tutti si affrettarono per entrare nelle proprie aule, mentre io sono in disparte ad aspettare l'arrivo di Emily.
Passano dieci minuti, ma di lei non c'è traccia, e visto che ormai si sta facendo tardi mi affretto ad entrare in classe.
Sfortunatamente trovo libero solo la prima fila, quella che evito sempre, ma mi siedo lì ugualmente, nel mentre vedo Emily varcare la porta insieme ad un ragazzo che non ho mai visto, sinceramente.
E' un ragazzo piuttosto alto con i capelli tirati indietro e vestito in un modo diverso da come si vestono i soliti ragazzi che frequenta Emily.
Lei è vestita sempre in maniera diversa dagli altri, ha sempre dei vestiti neri e vistosi, piercings e tatuaggi, invece lui è.. così semplice.
"Ti sei data ai preti?" Commento con un ghigno sulle labbra.
"Coglione." Mi risponde lei sorridendo.
"Tutti mi chiamano Harry." Dico in una risata.
"Non sei simpatico. Lui è Louis, un mio amico di quando andavo alle medie. Si è trasferito qui un mese fa." Indica il suo amico.
"Dovrebbe dirlo lui." Sorrido.
Sbuffa alle mie parole.
Mi giro e vedo Louis guardarmi.. inorridito?
"Se ti faccio schifo non guardarmi." Gli dico.
Mi lancia un'occhiata prima di rigirarsi.
"Scusalo ma ce l'ha con il mondo." Sento Emily dire queste cose a Louis.
"Non ce l'ho con il mondo, ce l'ho con migliori amiche che ti danno buca per aspettare uno come lui." Cerco di sussurrare, ma non mi riesce molto bene.
Mi sto innervosendo, non ce l'ho con il mondo.
"Ti avevo avvertito cazzo."
"Prima mi dici di vederci, e a distanza di cinque minuti mi dici che non puoi più venire." So che ha ragione, ma non posso dargliela vinta.
"Si ok, ma poi ti ho avvertito, l'hai detto anche tu."
"Styles, Cox, alla lavagna!" Siamo interrotti dalla voce assordante della professoressa Misty.
Questa giornata è iniziata nel peggiore dei modi.