Capitolo 3

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"Oggi fai qualcosa?" Disse con lo sguardo fisso sulla brioche,con affianco un bicchiere con quel poco di latte rimanente.

Sbadigliai,erano le 10:00 ed ero sveglia da tipo 20 minuti.

"Cosa dovrei fare?" Dissi per poi portarmi il cucchiaio con lo yogurt alla bocca.

Lo vidi posare il suo sguardo verso di me,o meglio,sul cucchiaio. Che entrava ed usciva dalla mia bocca.

Feci un sorrisino a me stessa,così continuai,giusto per divertirmi un po'. Era tutto noioso,almeno così mi facevo due risate.

"Perché mi fissi?" Dissi innocente,continuando a leccare il cucchiaio in modo sensuale mentre lo fissavo.

"Beh forse perché stai leccando quel cucchiaio come se stessi leccando un ca-" Capì dove voleva andare a finire,così lo interruppi.

"Fai schifo." Dissi ridendo per poi tornare seria,e portai la lingua sul lato opposto del cucchiaio da dove si mangia,e leccai i rimasugli di yogurt.

"Faccio schifo però mi stai provocando." Disse con un sorrisino e un sopracciglio alzato.

"Io? Provocarti? Mai." Dissi innocente e alzandomi dalla sedia,per poi buttare lo yogurt.

"Ah no?" Disse con voce roca alzandosi dalla sedia.

"No." Dissi sicura di me,appoggiandomi con entrambi i palmi delle mani al lavello.

"Mh,quindi posso fare questo no?" Disse sussurrando con voce roca,ormai vicino al mio viso. Per po passare lentamente il pollice nel mio labbro inferiore per levare quel rimasuglio di yogurt,che non mi accorsi di avere.

"Si. Non mi fai nessun effetto." Dissi sicura di me,ma con il respiro pesante,e il corpo andare a fuoco.

Rise.

"Io faccio effetto a tutti piccola." Disse con voce roca accarezzandomi la mascella delicatamente e lentamente con l'indice mentre le altre dita erano abbassate,e il pollice leggermente alzato.

Per quanto Stiles mi attirava,ero la persona più orgogliosa del mondo.

"Beh,non a me." Dissi fredda,decisa.

Spostò di poco il viso da un lato,con un sorrisino sulla bocca. A lui piaceva che io facevo la difficile,e questo mi urta.

"Com'è che si dice piccola? L'attesa aumenta il desiderio." Disse con un sorriso malizioso,per poi andarsene.

L'attesa aumenta il desiderio.
Perché parlava di desiderio?
Aveva del desiderio nel miei confronti? Io c'è l'avevo nei suoi? No.
E se anche fosse ripeto,sono la persona più orgogliosa di questo mondo.
***
"Io esco." Dissi mettendomi una giacca di pelle.

"Ok." Disse semplicemente,da sopra il divano. Con la testa fissa sul telefonino.

"Per te salutare è un'optional vedo." Dissi ironica. Non mi rispose.

Sbuffai,ormai rassegnata. E uscì.

Mi incamminai verso il centro commerciale,da sola,perché si faceva tristezza dirlo,ma non avevo amici qui.

Non me ne resi nemmeno conto che andai a finire contro qualcuno.

Alzai subito la testa e mi scusai,quando vidi che per colpa mia le si era rovesciato tutto il caffè addosso.

"Oddio. Mi dispiace! Scus-" Iniziai a blaterare,cercando di scusarmi.

"Tranquilla." Disse facendo un sorriso,si levò la camicia e vidi che aveva una maglietta rossa sotto. Era una bellissima ragazza dai capelli rossi,o biondi? Non saprei,e due bellissimi occhi verdi,due labbra bellissime e carnose,e un odore di fragola incredibile.

"Dove stavi andando così in sovrappensiero?" Disse ridendo.

"Oh emh,stavo andando a fare un giro al centro commerciale,sai non conosco nessuno." Dissi gesticolando.

"Beh,conosci me ora." Disse sorridendo.

"Oh,wow." Dissi ridendo e sorridendo allo stesso tempo.

"Sono Giulia. Giulia Williams." Dissi porgendole la mano sorridendo.

"Lydia. Lydia Martin." Disse stringendola,sorridendo di rimando.

Do You Need Me?|Void Stiles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora