Capitolo 13

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"Senti,smettila." Disse chiudendo la porta di camera mia sbattendola.

"Di fare cosa?" Dissi innocente.

"Stiles! Sul divano?!" Disse sbottando facendosi scappare una risata.

"Ora perché ridi? Non eri arrabbiata?" Dissi ridendo.

"Sono arrabbiata! Ma mi fa ridere il fatto che sei geloso del mio migliore amico." Disse sedendosi sul mio letto matrimoniale.

"Non sono geloso." Dissi serrando la mascella.

"Sarà." Disse ridendo.

"Ma visto che sarai sola soletta dormirai con me." Dissi abbracciandola da dietro,siccome era seduta sul bordo del letto.

Girò di poco la testa e vidi la sua bocca spalancata. Scoppiai a ridere.

"L'hai fatto apposta!" Disse alzandosi dal letto.

Mi alzai anche io.

"Già piccola,l'ho fatto apposta." Dissi con voce roca per poi baciarla con foga.

Restò rigida per un po' per poi ricambiare il bacio. Allacciò entrambe le braccia al mio collo,mentre io misi le mani nei suoi fianchi fino a scendere alle natiche,che strinsi leggermente.

La girai di scatto,e la buttai sul letto mettendomi su di lei.

Infilai la mano nella sua maglietta accarezzandole il fianco lentamente.

Sospirò e iniziò a darmi dei piccoli baci sulla mascella,questa volta sospirai io.

Le sfilai velocemente la maglietta,e iniziai a dargli dei baci in mezzo al seno fino ad arrivare alla pancia,per poi risalire al collo dove succhiai leggermente,lasciando un rossore ben evidente.

"Stiles c'è Alex di là.." Cercò di dire.

"Non me ne frega un cazzo." Dissi.

Alzò gli occhi al cielo,e ridacchiai.

Mi sfilò la maglietta. Con la mano tracciò un percorso dagli addominali fino ad arrivare alla cintura dei pantaloni.

Misi la mano sul suo polso,e la ribaciai.

Con l'altra mano strinse leggermente i miei capelli e ansimai nella sua bocca,ancora con le labbra attaccate alle sue.

Stavo per sfilare anche i pantaloni quando "qualcuno" bussò alla porta. Anche se sapevo benissimo chi era quel qualcuno.

"Chi è?!" Dissi sbottando irritato.

"Sto cazzo." Rispose ironico Alex dall'altra parte della porta.

"In effetti ci assomigli,coglione." Dissi.

Giulia rise,facendo scappare una risata anche a me.

"Muovetevi,la pizza che abbiamo ordinato è arrivata già da cinque minuti. Se si fa fredda,cazzi vostri." Disse e sentì i rumori dei suoi passi sulle scale.

Sentì Giulia sbuffare.

Alzai un sopracciglio e la guardai malizioso.

"Perché sbuffi?"

"Che? Secondo te?!" Sbottò buttando la testa all'indietro.

"Stai sbuffando perché sei eccitata da me e non possiamo fare nulla." Dissi accarezzandole il labbro inferiore con il pollice.

Alzò gli occhi al cielo,e poi abbassò lo sguardo imbarazzata.

"Lo prendo come un si." Dissi ridacchiando.

Mi abbassai al suo orecchio.

"Tranquilla,rimedieremo e non sbufferai così tanto dopo." Dissi sussurrando con voce roca.

Mi allontanai dal suo orecchio per guardarla in faccia. Arrossì leggermente per poi mordersi il labbro inferiore.

"Ragazzi! Sta' pizza sta chiedendo pietà!" Urlò Alex al piano di sotto.

Giulia rise,mentre si stava rivestendo.

"Mamma mia oh,che rompicoglioni." Dissi sbuffando mentre mi rimettevo la maglia.

"Dai,non è così male." Disse aprendo la porta ridendo.

La guardai male.

"Okay scherzavo."

Do You Need Me?|Void Stiles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora