attimo di gioia

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Io e Claudio stiamo tornando in istituto per finire del lavoro, Logan, Duncan e la piccola sono tornati a casa
- Sacrofano- mi chiama con dolcezza Claudio - e da stamattina che volevo chiedertelo - mi dice mentre lo guardo con amore - come stai? So che non è facile questa situazione- mi dice mentre ci fermiamo alla base della scalinata dell'istituto - non sono tipo da discorsi sdolcinati ma sarò la tua ancora quando starai per crollare capito?- mi chiede guardandomi negli occhi, io senza rispondergli metto le mani sulle sue guance e lo bacio
-vale come risposta?- gli chiedo dopo che ci stacchiamo- grazie per essere la mia ancora, non so come reagirò, ma se dovessi avere un accenno di crollo te lo dirò- gli dico lasciandogli un bacio a stampo - perché poi chi mi chiamerà sacrofano con quel tono suadente- gli sussurro maliziosamente all all'orecchio per poi lasciarlo lia bocca aperta, mentre inizio a salire tranquillamente gli scalini
-sei una strega sacrofano- mi doce ridendo mentra sale anche lui, lo aspetto davanti alla porta, appena arriva - ti devi fare perdonare- mi dice mentre apre la porta
-stasera a casa tua ?- gli chiedo sfoderando gli occhi da bambi, lui annuisce per poi salire verso l'ufficio .
Mi avvio verso la mia scrivania ma la trovo occupata da Marco
- ali ho appena saputo - mi abbraccia - come stai? - mi chiede all'orecchio
- come devo stare marco secondo te?- gli rispondo - ho solo voglia di sapere chi é stato è fargli del male- gli comunico- ma ho promesso alla professoressa Boschi e a claudio che non indagavo- gli dico mentre mi stacco leggermente dall'abbraccio, lui mi guarda dubbioso - quando ci sarà il processo non voglio che venga invalidato perché mi sono intromessa, ci sarebbe conflitto di interessi- gli spiego meglio, chiacchieriamo per qualche altro minuto, - marco torno tra un attimo, devo chiedere una cosa al dottor Anceschi- gli dico. Mi incammino verso il laboratorio
- dottor anceschi posso disturbarla un secondo?- gli chiedo gentilmente, Anceschi è il tecnico del laboratorio, a un comportamento dolce come un padre con la figlia
- Alice non riesci proprio a darmi del tu, non sei più una specializzanda- mi dice con tono dolce - dimmi pure - mi chiede
- volevo chiedergli- mi correggo dopo lo sguardo che mi lancia - volevo chiederti se mi puoi prelevare e analizzare il sangue- dopo che gli chiedo questo favore, il suo sguardo si allarma - è da un paio di giorni che non sto bene, ho provato a chiamare per fare le analisi, ma il tempo di attesa è lungo, quindi volevo solo essere sicura che non ci fosse niente di grave - gli spiego, mentre parlavo il dottor Anceschi si alza é prende una siringa, una provetta e un batuffolo di cotone- dammi il braccio dottoressa Allevi- mi dice con un laccio emostatico in mano. Dopo un paio di minuti dopo avermi prelevato il sangue, mi copre il foro dell'ago con un batuffolo di cotone e del nastro adesivo - te lo analizzo subito e ti porto i risultati- mi dice sorridendo, lo abbraccio di slancio -grazie - gli lascio un bacio sulla guancia, appena esco dal laboratorio mi metto al lavoro sulla ricerca, che mi aveva affidato la Manes, saranno passate due ore, quando vengo distratta dall'arrivo di Anceschi - ecco a te alice - mi porge una busta - grazie dotto... grazie giorgio- gli dico rivolgendogli un sorriso enorme, lui ritorna in laboratorio mentre io apro la busta, guardo sbalordita un valore

 grazie giorgio- gli dico rivolgendogli un sorriso enorme, lui ritorna in laboratorio mentre  io apro la busta, guardo sbalordita un valore

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"Sono incinta" penso mentre sul mio viso si apre un sorriso enorme.
Senza farmi vedere mi accarezzo il ventre " ti proteggo io amore mio"



Nota dell'autore

Come la prenderà Claudio questa notizia?

L'allieva e il suo passato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora