Sono appena uscita dall'istituto, claudio sta finendo di lavorare, gli ho chiesto se potevo avere le chiavi di casa sua, ha accettato con uno sguardo indagatore, Sono sotto casa sua, prima di arrivarci sono passata in un negozio per bambini, ho già in mente un piano per dirglielo. Appena entro in casa, apparecchio la tavola in maniera elegante, dopo inizio a cucinare, passano le ore sono le 8 di sera quando sento il campanello, vado ad aprire, quando entra rimane imbambolato
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- ehy sei bellissima- mi dice mentre si avvicina, mi bacia- come mai questa bella sorpresa?- mi chiede tenendomi tra le sue braccia - volevo preparare per una volta la cena al mio fidanzato- gli dico, mentre mi stacco da lui - è quasi pronto Claudio, hai il tempo necessario per lavarti le mani e sederti a tavola - gli dico stampandogli un bacio a stampo,lui si allontana per fare quello che gli ho detto, mentre io tiro fuori da un cassetto il regalo e un biglietto, glielo poggio al suo posto poi spengoi fornelli, lui ritorna - Sacrofano mi sono dimenticato qualche ricorrenza?- mi chiede stupito del regalo -aprilo e basta- gli dico mentre tiro fuori dal forno le lasagne, sneto che spacchetta il regalo, mi sto preoccupando non dice niente, mi giro è lo vedo con la tutina tra le mani
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- claudio dí qualcosa - il mio tono si sta incrinando dalla tristezza che forse lui un bimbo non lo vuole, ma mentre sono alle prese con i miei pensieri sento due braccia che mi avvolgono - amore é il regalo più bello che potessi farmi- mi sussurra all'orecchio poi si stacca e mi guarda con professionalità- di quanto sei? Stai bene? Hai le nausee?..- sta per continuare le domande ma lo blocco con un bacio - sto bene, sono di tre settimane, l'ho scoperto oggi pomeriggio perché era un paio di giorni che non stavo bene e le nausee sono ancora comparse - gli dico portando le mie braccia attorno al suo collo - ti sei affidata ad un test di gravidanza, può essere un falso positivo - mi dice serio - si mi sono affidata ad un test di gravidanza, chiamato Giorgio Anceschi - gli dico ridendo, contagiando anche lui, ritorno seria - ora che sono incinta, non ti azzardare a diminuire il mio lavoro o a mettermi le guardie al fianco, perché caro Conforti posso indurre lo sciopero di cosacce fino al parto chiaro?- gli dico, mentre lui sbianca, mi stacco e porto le lasagne a tavola - cristallino- mi dice seguendomi, mi sposta la sedia per poi sedersi lui di fianco a me, solo ora nota il foglio con i miei valori - è il regalo più bello che ho ricevuto- mi dice, dopo vermi lasciato un bacio sul dorso della mano, mentre iniziamo stiamo chiacchierando ancora della mia gravidanza, quando veniamo interrotti dal telefono di Claudio, si scusa con lo sguardo mentre si alza per rispondere, si rintana in salotto, mentre io gli copro le lasagne per non farle raffreddare, claudio ritorna in cucina, ma sta parlando al telefono -... Sergio, il tempo di coprire la cena e siamo li- gli risponde Claudio, mentre mi alzo e metto in forno i piatti e le altre portate, mi dirigo in sala e mi metto la giacca, il mio compagno ritorna in sala dopo aver chiuso la conversazione- già pronta la mia signora in giallo- mi scocca un bacio, per poi uscire. Dopo circa venti minuti, siamo arrivati sulla scena di un crimine, scendiamo dalla macchina prima che ci viene incontro Visone, che come al solito mi aiuta a portare la videocamera- buonasera dottore, buona sera dottoressa, é molto bella stasera - mi dice con il sorriso, ricambio il sorriso gentilmente, arriviami vicino a Sergio, lo vediamo che é molto serio, serietà che trovo sul volto di Silvia - che succede?- gli chiede Claudio -la vittima é un poliziotto- gli risponde Sergio, io e Claudio diamo un occhiata alla vittima, mi immobilizzo un attimo -Sergio, Silvia non posso occuparmi del caso- gli dico, mentre quelli che ho nominato mi guardano storto -alice non può esonarti dal caso - mi dice serio Sergio, mentre Claudio si avvicina a me - non posso occuparmi del caso, per due motivi il primo è che conoscevo la vittima, secondo motivo l'ho visto stamattina- gli spiego - perché hai incontrato la vittima?- mi chiede Silvia mentre Claudio con l'aiuto di Visone esamina il corpo - è venuto in istituto per motivi professionali- gli dico -in che senso Alice?- mi chiede questa volta Sergio - nel senso che il commissario D'Amato, era passato in istituto per mantenereuna promessa - gli rispondo