Una settimana per cambiare la sua vita.

Cap 2

Arrivò il giorno dopo.  Merlino si alzò presto non riuscendo più a dormire, per l' ansia di un nuovo inizio.
Si preparò in fretta e si diresse da Morgana. Bussò alla porta della sua nuova padrona.
"Avanti" sentì dall' interno.
Entrò con vergogna non sapendo cosa fare.
"Buongiorno Lady Morgana" disse guardando il pavimento.
"Buongiorno merlino! Come stai?" sorrise quella.
"Bene grazie, posso fare qualcosa per voi?" Perchè quella situazione doveva essere così stressante? 
"Si, potresti portarmi dell' acqua per farmi il bagno e la colazione?" Il maghetto che si aspettava già queste richieste, era pronto a tutto.
Era andato giù nelle cucine da presto e aveva preso il pane appena sformato per la pupilla del re.
Era andato alla fontana a prendere l' acqua e nel mentre che aspettava la colazione aveva fatto scaldare l' acqua.
Voleva fare buona impressione, inoltre era sveglio dall' alba.
"Ho già preso la colazione e fatto scaldare l' acqua in cucina" dopo di che uscì fuori a prendere il secchio dell' acqua, senza accorgersi dell' espressione sorpresa di lei.
Sistemò tutto e mentre Morgana faceva il bagno, Merlino andò fuori con una scusa, perdendo più tempo possibile per evitare l' imbarazzo di stare con lei.
Dopo un po' tornò nella sua stanza aprendo la porta senza bussare, pessima idea perchè venne bloccato dalla visione della ragazza tutta nuda mentre usciva dalla vasca da bagno.
Lei era così perfetta: la pelle bianca, le curve al posto giusto, i capelli neri lunghissimi.
Le gocce dell acqua che scendevano lente sul suo corpo. Sarebbe rimasto ore a contemplarla, ma uscì prima che lei si accorgesse di tutto. Sta volta bussò, completamente rosso in viso. perchè Artù aveva preso una decisione del genere? Era imbarazzante!
"Un attimo" disse Morgana, poco dopo venne ad aprire la porta e Merlino entrò dentro come se niente fosse successo, iniziando a rammendare la sua stanza.
La prima giornata finì in fretta e finalmente il mago si buttò sul letto esausto.
Per tutto il giorno aveva pulito la stanza di Morgana, lavato i suoi vestiti, comprato tutto ciò che le serviva ecc.
Era stato bello, anche se lei lo distraeva, per non parlare del fatto che l aveva vista nuda e per tutto il tempo non era riuscito a guardarla senza pensarla svestita.
Lo attraeva, questo non poteva negarlo, lei era davvero bellissima, con due splendidi occhi verdi e un sorriso smagliante.
In effetti si chiedeva come mai nessun principe fosse ancora venuto a conquistarla e con questo pensiero crollò tra le braccia di morfeo.

Morgana appoggiò la testa sul cuscino espirando a fondo il profumo di Merlino. Era rimasto attaccato alle lenzuola mentre le cambiava. Sorrise pensando a lui.
La sua presenza la faceva sentire al sicuro e per tutto il giorno l aveva servita e riverita con impegno, senza farsi attendere nemmeno per un attimo.
Aveva persino deciso di dormire nella stanza accanto alla sua per stargli più vicino.
Nemmeno Gin lo faceva.
Non capiva proprio di cosa si lamentasse Artù, era così premuroso, e ogni volta che diventava rosso per l' imbarazzo era davvero dolce. Con quel pensiero anche lei crollò nel sonno.

Un urlo ruppe il silenzio e Merlino spalancò gli occhi spaventato.
Sapeva già chi aveva urlato e corse a petto nudo da lei.
La trovò seduta sul letto piangendo.
" Lady morgana che succede?" chiese con il cuore che batteva all'impazzata. Come lo vide Morgana si precipitò tra le sue braccia sconvolta.
"Merlino!!" singhiozzò. Quello non sapeva bene come comportarsi, ricambiò la sua stretta accarezzandole i capelli.
Lei nascose il viso nel suo collo, sentiva le sue lacrime calde sulla pelle.
"Shh non piangete mia signora" disse il ragazzo.
"Oh Merlino! Ho avuto di nuovo un incubo! Sembrava così vero! Mi sono così spaventata!!!"rispose triste.
Lui continuò a cullarla tra le sue braccia.
"Lady Morgana calmatevi, era solo un sogno, solo uno stupido sogno non piangete per nulla! State tranquilla, non è successo nulla, state tranquilla, ci sono io qui a proteggervi."
Sentita quella frase lei subito si calmò, la sua voce era così dolce e calma, si sentì al sicuro tra le sue possenti braccia e lentamente convinta da Merlino tornò a letto.
Quello gli rimboccò le coperte e  gli accarezzò per un pò i suoi lunghi capelli.  Solo dopo essersi accertato che stesse bene, lasciò la sua stanza augurandogli la buona notte.