Ed eccoci qui, alla fine della storia! Questa fanfiction la scrissi all'età di 14 anni, stiamo parlando di secoli fa, ma da qui ebbe inizio la mia passione per la scrittura e non potevo non portarmela dietro nel tempo. Un abbraccio a tutti e buona lettura!
Quando arrivarono, Morgana corse ad abbracciare Artù. Aveva le occhiaie viola, e gli occhi quasi spenti. Era cresciuta con quel ragazzo, ma non l aveva mai visto così. Merlino pensò che stava abbracciando il suo fratellastro, senza neanche saperlo.
"Come stai?" gli chiese lei senza lasciarlo.
"Insomma...tu?" rispose lui, ricambiando con tanto affetto quell'abbraccio. Era contento che ci fosse almeno qualcuno che considerava parte della sua famiglia. Aveva sempre sofferto per la perdita di sua madre. Si era sempre sentito il responsabile della sua morte, però non l'aveva conosciuta. Perdere suo padre, era stato davvero devastante.
"Insomma.." rispose lei sorridendogli.
Anche Artù sorrise per un secondo diventando subito serio.
"Be io vado a prendere il pranzo.." disse Merlino attirando la loro attenzione, voleva lasciarli soli. Avrebbero avuto bisogno di tempo.
"Vengo con te!" esclamò Gwen. Se ne voleva andare anche lei, per riprendere fiato.
"D'accordo" acconsentì il principe.
Uscirono in fretta, richiudendosi la porta alle spalle.
Sospirarono insieme.
"Aria pesante eh!" scherzò Merlino.
"Si un po' troppo" disse lei seria.
"Come stai tu? Come va la storia con Artù?" domandò curioso. Non avevano ancora parlato da quando aveva scoperto che anche loro avevano una sorta di relazione.
"A dirti la verità, non te lo so dire Merlino. Sai pensavo che non avremo mai avuto possibilità per via di Uther, ma ora è cambiato tutto. Lui diventerà re. Solo che non lo so, non vorrei che lo screditassero perchè vuole sposare una serva. Sono davvero confusa. Io lo amo, non voglio lasciarlo, poi è così triste adesso. Non voglio fare l'egoista, ma ogni volta che lo vedo..."
"Pensi che vorresti passare tutta la vita con lui?" finì la sua frase il mago.
"Già! Esatto! E questo mi manda ancora di più in confusione" sospirò lei.
"Capisco che vuoi dire, anche io mi sento così con Morgana. Non so se potrà durare purtroppo" commentò tristemente Merlino.
"Perchè dici così?" chiese confusa Gwen.
"Perchè non posso offrirle nulla purtroppo" rispose imbarazzato lui.
"Puoi offrirle il tuo amore però" sorrise gentile la ragazza.
Merlino era sempre stato carino nei suoi confronti, l'aveva sempre aiutata quando aveva bisogno di aiuto, era un bravo ragazzo, non si meritava di soffrire, sperava davvero che a Morgana le bastasse l'amore di lui per essere felice.A pranzo il silenzio era imbarazzante. Mangiavano, senza dire nemmeno una parola. Alla fine però, Merlino non resistette alla curiosità.
"Ma cosa succederà adesso? Cioè voglio dire, vi incoroneranno re?" domandò rivolto al principe. Morgana che era seduta di fronte a lui gli rivolse un occhiataccia. Non gli sembrava il caso di fare queste domande. Non quel giorno almeno.
"Prima sono venuti ad informarmi che lavoreranno giorno e notte per aggiustare le mura. Appena avranno finito, sì ci sarà la cerimonia dell'incoronazione. Non vogliono lasciare che Camelot resti troppo scoperta. Domani verranno gli amici di mio padre, così per domani pomeriggio sarà tutto pronto" mentre parlava guardava fuori dalla finestra. Avrebbe dovuto essere felice di diventare un re, ma non a spese di suo padre. Un giorno forse, avrebbe apprezzato di più quello che gli stava per capitare.
"E per quanto riguarda Cenred?" domandò ancora Merlino.
"Merlino!" esclamò Morgana scioccata. L'avrebbe ammazzato se fossero stati da soli. Lei però, non capiva quanto il ragazzo era preoccupato. Artù sapeva di Morgouse certo, ma non sapeva tutta la storia che c'era dietro, e magari Cenred ci avrebbe riprovato insieme a lei a riprendersi il castello. Artù doveva riprendersi in fretta, perchè in quel momento il principe non era pronto per un attacco da parte dei nemici. E se Morgouse avesse parlato, bè... non sapeva fino a che punto i due fratelli avrebbero retto il colpo.
"Non lo so Merlino, sinceramente il cuore mi chiede vendetta. Ma loro hanno Morgouse dalla loro parte e noi non siamo in grado di difenderci da lei" rispose il biondo serio.
"Chi è Morgouse?" chiese Morgana curiosa.
Merlino pensò che forse si doveva stare zitto.
"E' la maga che ti voleva rapire. Lei ha architettato il tuo rapimento ecc. E' stata lei ad allearsi con Cenred per prendere il castello" gli spiegò Artù.
"Oh cavolo! Era lei che faceva esplodere le mura!" capì in fretta la ragazza.
"Già...mio padre aveva ragione. La magia è cattiva!" disse il principe con rabbia.
Merlino si spaventò. Questo non andava affatto bene. Artù doveva diventare un re molto diverso da Uther era nel suo destino.
"Secondo me vi sbagliate. State commettendo gli stessi errori che faceva vostro padre" esclamò convinto il moro.
Questa volta tutti e tre lo guardarono scioccati.
"Come scusa?" il biondo si stava già infuriando.
"Si be... secondo me state ragionando in modo sbagliato. Pensateci, anche tra la gente comune senza poteri esistono persone buone e persone cattive. Quindi io penso che la stessa cosa esista tra i maghi. Ci saranno maghi cattivi certo, ma secondo me ci sono anche maghi buoni. Dipende da come usano i loro poteri. Anche voi per il potere che fra un po acquisirete, potreste essere o un re buono che aiuta il suo popolo o un tiranno cattivo. Dipende appunto da come usate i vostri poteri. I maghi non sono per forza la minaccia. Perchè a volte il problema sono gli uomini normali come noi a creare disastri. Vostro padre non l'ha ucciso Morgouse, l'ha ucciso uno dei soldati di Cenred. Riflettete su questo mentre cercate la vendetta" detto questo si rimise a mangiare tranquillo.
Nessuno fiatò più. Nemmeno Artù sapeva che dire.
Alla fine il discorso di Merlino non faceva una piega.
Era davvero fastidioso che fosse il suo servo a cercare di farlo ragionare, ma doveva ammettere che non aveva mai visto le cose in questa prospettiva.
Suo padre l'aveva sempre cresciuto con l'idea che tutti i maghi fossero cattivi, e non si era mai posto il problema di vederla in altri modi.
Pensandoci bene, suo padre a volte si era comportato come un tiranno, era capitato spesso che avesse imposto al popolo più tasse di quante ne potessero pagare. Tante volte avevano litigato. Per certe cose lui non era davvero d'accordo, ma di una cosa era certo, voleva essere un re molto migliore di Uther Pendragon, doveva solo capire come.
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Una settimana per cambiare la sua vita.
FanficE se merlino prendesse il posto di Ginevra diventando il servo di Morgana per una settimana?