First Chapter, Keep Allert

546 23 1
                                    

"Andiamo ragazzi! è il primo giorno di scuola qui, volete già fare tardi?" disse mia madre.

Bene, molto bene. Abbiamo traslocato già da due giorni, qui a Sydney, dopo quasi 8 anni dalla separazione e di cerco-casa-disperatamente, e ho ancora mal di testa da ieri.
Sentivo Ashton imprecare su cosa mettersi e sopratutto QUALE BANDANA APPLICARE all'outfit. Mamma santa, questo ragazzo aveva una fissa con le bandane. Erano così belli i suoi capelli ricci color fieno senza nulla in mezzo.

"Ash, caro, vai a tirare fuori tua sorella dal letto, per favore" urlava mia madre dal piano inferiore.

"Allyson, se vuoi che eviti di fare quello che ho in mente di consiglio di alzarti per conto tuo. Te lo dico con affetto, molto affetto" disse.

"Bene, mi alzo, anche se con malavoglia" risposi, tra uno sbadiglio e l'altro.

Erano le 7.30 di mattina, dovevo assolutamente sbrigarmi. Corsi in bagno, facendo una doccia veloce e mi sistemai i capelli: io non amavo pettinarmeli. Infatti misi le mani nella testa e li arruffai, come ero solita a fare. Misi un po' di blush e mascara e scesi a fare velocemente colazione.

"Andrai a scuola così oggi Allyson?" chiese mia madre. Imprecai mentalmente sulla mia genialità nel fare le cose e salii nuovamente a cambiare l'outfit. Maglia nera, pantaloni neri, zaino nero, scarpe nere. Classico, per me, sono la Vedova nera della famiglia Irwin.

Io e mio fratello incominciammo ad incamminarci alla prigione chiamata "Sydney Macleay College", fortunatamente distante poco meno di un isolato da casa mia.

Già da lontano si poteva vedere la marea di gente che vi era all'esterno dell'edificio, in attesa che il preside legga le liste degli alunni per ogni classe. I ragazzi erano molto diversi da quelli che c'erano a New York: c'era chi aveva i capelli blu, chi con i piercing, chi con i tatuaggi, altri addirittura con zaini a forma di unicorno. Okay, stiamo giocando con Trilli e Peter Pan e i bimbi sperduti?

"Buongiorno a tutti, ragazzi -disse un uomo sulla mezza età, con un microfono in mano sulle scalinate della scuola- sono il professor Smith, il vostro preside, e benvenuti nel nuovo anno scolastico!" disse, iniziando a battere le mani. Notò che nessuno dei presenti lo stava assecondando, così smise, riprendendo il discorso. "Bene, non troppo entusiasmo, mi raccomando. Adesso vi annuncerò le nuove classi, quindi vi prego di stare attenti. Nella 3^A vi sono Brown Teddy, Taylor Caroline, Robinson Josh..." diceva una sfilza di nomi. Ma tanti.

"Bene! Nella 3^F si collocheranno Hood Calum, Clifford Michael, Irwin Allyson e... Hemmings Luke. Hemmings? Ma non eri stato bocciato?" chiese il preside, con faccia stupita.

"Infatti, ero -disse una ragazo biondo, alto e snello, avviandosi verso l'entrata della scuola- ora sono promosso" aggiunse infine con un ghigno, seguito dai suoi due soci: uno con i capelli fuxia, l'altro con la pelle ambrata e pieno di tatuaggi.

"A dopo piccola -mi disse Ashton, baciandomi in fronte- spero che tu abbia un fantastico anno scolastico, qui"

"Spero anche io" risposi, allontanandomi sempre di più da lui. Tutto quello che volevo ora era tornare a casa, in America.

-------

"Okay, benvenuti. Facciamo un giro di presentazioni... mmh mmh mmh... Irwin, tu sei nuova da queste parti, vero?" chiese la professoressa di Matematica e Fisica.

"Owh, beh, si. Ho traslocato da New York da due giorni più o meno" dissi, in completo imbarazzo.

"Parlaci un po' di te" continuò, non facendo caso a me e i miei compagni: stava compilando il registro.

"Che dire! Ho 17 anni e ho un fratello maggiore di 19, Ashton, amo la musica e non credo in Dio, perchè io non credo a cose di cui non si abbia una prova scientifica."

Dangerous :: lhDove le storie prendono vita. Scoprilo ora