Capitolo 5.

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New friend!

"Mamma! Dove sono le mutande!" Dissi gridando con tutta la finezza possibile.

"Tieni tesoro." Dalla porta spuntó la mano di mia madre con un paio di mutandine nere.

"Grazie mamma." Mi infilai velocemente l'intimo, odio questo fottuto reggiseno! Sperai mentalmente che non si sarebbe sganciato, visto che questo aveva sempre il difetto di farlo, non potevo cambiarlo ero in ritardo.

Infilai velocemente i skinny neri strappati, delle vans nere e la mia adorata maglietta degli AC/CD smanicata fino ai fianchi.

Misi dei bracciali di cuoio neri, uno nel polso destro e uno nel sinistro.

"Amore sei pronta?!" Urla mio padre.

"Si un attimo!" Pettinai i miei lunghi capelli, presi lo zaino nero e lo misi sulla spalla, mi guardai.

"Mm non sono male! Sei tu che mi fai fare bella figura!" Mi riferí alla maglietta, misi del profumo e mi catapultai di sotto.

"Andiamo!" Dissi un pó ansiosa.

"Non hai ancora vomitato?" Disse divertito mio padre.

"No! E non devo!" Dissi con voce tremante.

"Smettila Nickola." Lo riprese mamma.

"Allora andiamo?" Annuì a mio padre, diedi un bacio a mamma e uscí.

*******

Eccomi all'inferno, secondo voi non vomitavo? Ho fatto fermare l'auto due fottute volte.

Cammino un pó insicura attraverso i studenti, la campanella non era ancora suonata, quindi andai a sedermi sotto una grande corteccia.

Vedevo molti gruppi, i popolari che comprendono i giocatori di football, le cheerleader che anche comprendono le puttane, e quelli che non venivano accettati.

Mi dispiace per tutti quei ragazzi ma soprattutto ragazze messe in disparate, notai che la campanella suonò quindi mi alzai e mi affrettai a trovare la segreteria.

Dopo un cinque minuti la trovai.

"Salve sono Anastasia Nikolaevna Malenkaya, mi potrebbe dare il foglio delle lezioni?" L'uomo mi scrutava attentamente.

"Non sei di qui vero?" Disse con un sorriso gentile.

"Russia!" Sorrisi fiera.

"Uh paese freddo! I russi sono tutti freddi." Disse scherzosamente.

"E gli americani un pó fuori!" Sorrisi anch'io.

"Tieni, ci si vede in giro piccola comunista!"

"Salve.."

"Steve." Sorrise, sorrisi e lo salutai con un cenno della mano.

Entrai in quella che doveva essere la mia classe, mi fermai subito quando vidi che la classe era piena.

"Oh tu devi essere la ragazza nuova entra cara." Un signore seduto sulla cattedra mi fece cenno di entrare.

"Ragazzi silenzio! Abbiamo una nuova alunna, potete fargli delle domande dopo che si presenterà,presentati cara."

Tutti i miei nuovi compagni mi guardavano, oddio non vomitare Anya!

"Ehm, ciao a tutti, io sono Anastasia Malenkaya e vengo della Russia, e nulla."

"Una comunista." Sbuffó un tipo.

"Sai non tutti i russi se la pensano come il proprio governo, ne sono indifferente a questa cosa." Spiegai.

The benninig of the end.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora