Darkeness.
"Dai smettetela!" Strillò Honey.
Io insieme ai ragazzi eravamo in spiaggia, era bellissimo eravamo solo noi in quel l'immensa spaggia, il sole, le onde, il vento e lo stridio dei gabbiani.
"No bella mi hai provocato ora paghi!" Dan gettò in acqua Honey.
Si sentì l'urlo arrabbiato di Honey, e io risi tantissimo alla scena, mi ritenevo fortunata dopo tutto ad avere questi amici, come si dice, pochi ma buoni.
"Lukey." Dissi con la cantilena, si alzò poco la testa in attesa che io continuassi il discorso. "Andiamo a fare una passeggiata?"
"Si certo, ti dispiace Cindy se..?"
"Andate pure ragazzi io sto andando in acqua con loro."
Luke mi prese per mano e iniziammo la nostra passeggiata.
Parlavamo di tante cose... in specifico mio fratello.
"Quindi non potevate fare nulla?" Luke si passò una mano fra i capelli, feci lo stesso.
"No, l'emofilia fa schifo, è una grande signora bastarda malattia." Ripresi fiato. "Mio fratello mi amava, mi ama, e io amavo lui con tutta me stessa, non capisco perché noi, tutto qui." Sospirai.
Luke non parlava, mi guardava soltanto, e non con uno sguardo che ti fa capire che l'argomento è noioso, ma come per dire va avanti non mi annoio della tua storia ne tanto meno della tua voce.
Infatti, io, continuai il mio discorso.
"Sai Luke,
Ricordo i suoi piedi nudi
lungo il corridoio, mi ricordo le sue piccole risate, le corse delle macchinine sul pavimento della cucina, i dinosauri di plastica.
Mi ricordo i suoi occhi verdi
che guardavano nei miei, come se avessimo un nostro club segreto.
Ricordo i suoi balletti prima di andare a dormire, poi saltava sopra di me per farmi svegliare.Sento ancora che mi tiene la mano, piccolo uomo, anche nel momento in cui ho saputo, ha lottato come un esercito
Ricordo che, mi chinai e gli sussurrai.."Vieni via con me piccolo,
noi voleremo lontano da qui
Tu sei stato i miei dieci anni migliori."Ricordo il viaggio per tornare a casa
dove le cieche speranze
si sono trasformate in piangere e urlare "perchè"?
I fiori si accumulano nel peggiore dei modi.
Nessuno sa cosa dire
riguardo al bellissimo bambino che è morto.
Stava per essere Halloween
Lui poteva diventare qualunque cosa che voleva.Mi ricordo l'ultimo giorno
quando baciai il suo viso
e gli sussurrai nell'orecchio."Vieni via con me piccolo,
noi voleremo lontano da qui
fuori da questa stanza con le tende
e questo grigio ospedale scomparirà solamente.
Vieni via con me piccolo,
noi voleremo lontano da qui
Tu sei stato i miei dieci anni migliori"Mi ripeto sempre, di più a lui che a me.
"Cosa succede se rimango in piedi nel tuo armadio cercando di parlarti?
E se avessi tenuto i vestiti dove tu non crescerai?
E se ho davvero pensato che potesse capitare qualche miracolo?
Ma forse il miracolo è stato ottenere anche solo un attimo con te.
Vieni via con me piccolo,
noi voleremo lontano da qui.
Vieni via con me piccolo,
noi voleremo lontano da qui
Tu sei stato i miei dieci anni migliori"Ricordo i suoi piedi nudi
lungo il corridoio
Mi ricordo le sue piccole risate
Le corse delle macchinine sul pavimento della cucina
I dinosauri di plastica."Ti amo fino alla luna e ritorno." "
Mi asciugai quelle lacrime, pensai al viso di mio fratello...
"Tranquilla Anya, mi dispiace, non so che cosa si prova, ma io sono con te ti aiuto io a superare tutto questo." Mi abbracciò, ricambiai.
Ritornavamo al nostro ombrellone, io sbadata come sono inciampai su un pezzo di vetro.
Pov's Luke.
"Anya ti sei fatta male!?" Mi precipitai in suo "soccorso"
"No guarda il mio ginocchio ha le mestruazioni, certo fa un male cane!" Disse lei quasi in lacrime.
Pensai e mi venne un'idea, per non farla sentire sola presi un pezzo di vetro e mi feci un piccolo taglietto e mi uscì un po' di sangue, mi abbassai e misi la mano con il sangue sul suo ginocchio.
"Ma che fai?" Disse lei ridendo.
"Facciamo un patto io non abbandono te e tu non abbandoni me, e tutte le sfide che la vita ci invia le supereremo insieme mano nella mano, ci stai?"
"Ok! Ti voglio bene."
"Anche io."
Pov's Anastasia.
"Ciao ragazzi è stata un bella giornata, grazie anche dello spumante della mezzanotte." Ringraziai tutti mentre scendevo dalla macchina.
"Di nulla matrioska per te questo ed altro!" Disse Dan, ricambiai il sorriso.
E mi avviai verso la porta, feci un cenno ed entrai a casa, Tati mi aveva lasciato il parfè alle mandorle, amo quella donna.
Tati era la nostra domestica Russa, mamma l'assunze poco dopo il nostro arrivo in America.
Andai in camera dei miei erano tutte e due abbracciati che dormivano, andai verso di loro senza farmi sentire e posai le mie labbra sulle loro guance.
"Buona notte vi amo." Dissi per poi sgattaiolare fuori dalla stanza dei miei per poi andare nella mia.
Misi il pigiama e mi buttai sul letto, pensando che domani fosse un gran giorno.
Mi abbandonai al sonno.
*******
Mi alzai euforica dal letto sapendo che era il giorno del mio compleanno, guardai a destra sul mio comodino c'era un biglietto con scritto:
-Ritorneremo con una sorpresa degna della nostra piccola shvibzik (significa monella)!
Sorrisi a quel shvibzik, era da tanto tempo che non mi chiamavano così, da quando il mio piccolo Aleksej volò via da noi.
Mi vesti con un paio di pantoloncini neri, una maglietta nera con una scritta "Hope" e le mie amate vans nere.
"TATIANAAAAAA!" Gridai alla mia domestica, che ormai avevamo un rapporto speciale.
"Cosa c'è mia piccola Anya?" Amavo quella donna!
"
Hanno chiamato i miei gen.." Fummo interrotte dal suono del telefono di casa. Tati andò a rispondere, senti piangere e allora corsi da lei."Tati cos'è successo?!" Chiesi io preoccupata, nessuna risposta da parte sua.
"Cazzo rispondimi!" La mossi un po', la mia ansia saliva come il mio brutto presentimento.
"Anya i tu..tuoi genitori.." La sua voce era soffocata dal pianto.
"Cosa i miei genitori!?" Dissi in preda alle lacrime
"Hanno a-avuto un brutto incidente, e-e.." Scoppiò in lacrime e anch'io con lei.
"No ti prego, no.."
"Sono morti." Morì dentro una seconda volta.
L'oscurità.
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The benninig of the end.
Fiksi RemajaTrovavo la vita del tutto priva di senso, odiavo la vita, la mia. Mi è stato tolto tutto. Nella mia vita sono sempre stati presenti due colori che più che colori erano dolori. Nero le tenebre. Rosso? Sangue, il mio sangue, quello di mio fratello e q...