e l e v e n

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Nuovo messaggio

ore: 09,43 - da: +1 876-92361

"Hey scomparsa, che fine hai fatto? È da due giorni che non ti fai vedere, comincio a sentire la mancanza della mia gemella siamese :-("

Sospiro, rileggendo sul display del mio telefono il messaggio che Jughead mi ha mandato ormai mezz'ora fa.

Mi mordo il labbro inferiore, pensando intensamente a cosa rispondere. Ormai sono persino a corto di scuse.

Da quando ormai tre settimane fa abbiamo ricominciato a frequentarci, io e Sweet Pea non facciamo altro che vederci, chiaramente in segreto.

La nostra relazione è esattamente come sono tutte le relazioni per i primi mesi: intense, esageratamente appiccicose e fatte di tanto, tantissimo sesso.

Che tra l'altro, è proprio il motivo per cui non dormo nel mio letto da più o meno un mese.

Credo che ormai nemmeno i miei genitori credano più a tutte le cazzate che racconto su come la notte Betty abbia bisogno di una mano con Blake in vista dei primi esami del semestre, o su un pigiama party pre-matrimoniale tra ragazze organizzato da Veronica. Penso non credano nemmeno alla versione secondo cui Jughead non riesce più a dormire in una casa tutto solo. Pensandoci, questa ultima scusa suona malissimo, ma a questa stregua, preferisco pensino che sto con Jug, piuttosto che far sì che scoprano che in realtà c'è Sweet Pea dietro la mia assenza costante.

Non è che mi vergogni di lui, anzi; il fatto è che so che non capirebbero, come non capirebbero i miei amici.

Per una volta nella mia vita, voglio fare quello che mi fa star bene senza che sia per forza la cosa giusta, pensare in maniera egoistica e agire solo e soltanto per me.

Vengo risvegliata dai miei pensieri quando un piatto di quelli che sembrano essere pancakes molto bruciati viene posato sul tavolo, davanti ai miei occhi.

Alzo il capo, e incontro lo sguardo accigliato di Sweet Pea, che si siede davanti a me con un altro piatto.

«Ci ho provato» sospira rassegnato, fissando il piatto davanti a sé con un'aria di disgusto sul volto.

Ridacchio, allungando un braccio per carezzargli la guancia.

«Direi che forse è meglio del latte con i cereali» sorrido, alzandomi in piedi. Il ragazzo però non mi lascia avvicinare alla credenza: mi prende per un braccio e mi stringe a sé, lasciandomi dei baci sulle spalle.

«Non sai quanto io sia felice che tu sia qui» sussurra sul mio collo prima di baciarlo.

«Stiamo insieme oggi?» domando, e lui si stacca da me per guardarmi in faccia. La sua espressione beata si incrina leggermente; si morde il labbro inferiore e si passa nervosamente una mano tra i capelli corvini.

«Mi piacerebbe tanto Principessa, ma ho delle cose abbastanza importanti da sistemare al lavoro» risponde, ed io annuisco, sentendomi immotivatamente delusa.

«Questa sera?» mi sento parecchio appiccicosa e la cosa non mi piace per niente, ma tra qualche settimana io e Jughead ripartiremo per New York e voglio utilizzare tutto il tempo che abbiamo a disposizione prima che 900 km ci separino.

«Ho le prove per la gara di domenica tesoro — mormora — A proposito, tu ci verrai, vero?»

«Come portafortuna?» chiedo con un sorriso sulle labbra.

«Chiaramente. Ormai non riesco più a gareggiare se non ci sei tu al mio fianco — dice prontamente, per poi darmi un bacio a fior di labbra — Però puoi dormire qui questa notte. Ti lascio le mie chiavi e aspetti che torno» continua, ed io annuisco per poi far incontrare di nuovo le nostre labbra in un bacio che io decido di approfondire.

Thin White Lies - 𝘚𝘸𝘦𝘦𝘵 𝘗𝘦𝘢 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora