10 |preparativi|

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(settimana prima del festival)
per le 9 circa mi sveglio per colpa di alcuni rumori, così decido di scendere e andare al salotto "gaaya!" mi salutano mina e momo "quale onore" aggiunge kiri ridacchiando, in risposta alzo il dito medio andando a lavarmi i denti.
"come stai?" mi chiede il biondino, alzo le spalle "potrebbe andare peggio, come mai siete tutti giù?" "oh, si devono organizzare per il concerto" questa volta è lui a fare il mio gesto "oh si! gaaya, perché non partecipi anche tu?" si intromette mina facendomi saltare dallo spavento "n-non so..." "beh, sono sicura che un ruolo lo potrai sicuramente avere!" detto questo torniamo tutti e tre dagli altri.

"gaaya sei proprio sicura?" insistono i ragazzi "questo ed altro per vedere eri divertirsi" sorrido, tutti sembrano perplessi.
"sarai meravigliosa" mi confida baku all'orecchio "beh, allora cosa sono queste facce?! dobbiamo far ridere una bambina!" cerco di tirare su il morale di tutti, sembrano tutti preoccupati...

"bene, dividiamoci in tre gruppi, scenografia, coreografia e musicisti" riflette deku "jirou, dovresti metterti tu a capo dei musicisti" la importuna denki "n-non lo so..." si gratta la testa imbarazzata, poi tutti insistiamo fino a convincerla "va bene, avremo bisogno di un batterista, due chitarre, un piano e un cantante, il basso lo suonerò io" sorridiamo "bakubro, tu non avevi fatto un corso di batteria" chiede all'amico il rosso "si, ma non ne voglio sapere nulla di sta merda" sbuffa "eh dai" gli faccio gli occhi dolci così finalmente si convince "invece la chitarra?" "voglio farlo io!" dicono in contemporanea denki e mineta "credo che tu sia troppo piccolo per tenere una chitarra in mano" gli da notare mina cercando di non ferirlo "potresti far parte del gruppo di coreografia" il nanetto sorride "bene, allora la seconda chitarra?" insiste earjack "posso farla io" si propone tokoyami "io invece potrei fare la parte del piano" si intromette anche momo "bene manca solo la voce" "dovrebbe cantare gaaya" incrocia le braccia il biondino "c-cosa?" "ti ho sentita in doccia, hai un bella voce" alza le spalle "ti prego! vogliamo sentirti" mi incitano le ragazze, sbuffo poi prendo il microfono in mano cantando un ritornello, tutti mi guardano a bocca aperta "ve l'avevo detto, idioti" dice baku buttandosi sul divano e mettendosi a guardare il telefono

(time skip alla sera)
abbiamo passato l'intera giornata ad esercitarci e sento le corde vocali andare a fuoco, così prima di tornare in stanza decido di farmi un sorso di qualcosa per rinfrescarmi la gola; analizzo per bene il frigorifero arrivando alla conclusione che i ragazzi si erano divorati qualsiasi cosa "che hai?" mi chiede bakugo dopo avermi sentito sbuffare "c'è bisogno di fare la spesa" comunico chiudendo poi l elettrodomestico "vado adesso" dico prendendo le chiavi del dormitorio e mettendomi le scarpe "da sola?" "come se non fossi in grado di difendermi" alzo gli occhi al cielo "purtroppo recovery girl mi ha dato un compito, e se ti dovesse succedere qualcosa sono il primo a cui rompono i coglioni", sbuffo lanciandogli poi le sue scarpe "muoviti, tra poco chiude" così insieme ci dirigiamo al supermarket.
con molta fierezza trasporto il carrello tra le varie corsie lanciandogli dentro qualsiasi tipo di merendina seguita da katsuki che mi guardava divertito, poi sempre con molta fierezza percorro la corsia delle bevande arraffando qualsiasi cosa mi andasse in quel momento "aspetta!" mi ferma il biondino prima che arrivassi alle casse "hai dimenticato questo" sghignazza mostrandomi il cartone del succo al mirtillo, sorrido andando finalmente a pagare.

tornati al dormitorio apro la porta di entrata lasciando entrare il ragazzo che si era caricato di tutte le borse "posale in cucina, adesso arrivò a sistemarle" gli ordino, poi dopo aver richiuso la porta raggiungo il biondino.
con attenzione dispongo tutte le cose nei vari scaffali, ordinandoli in categorie e incastrando il tutto come nel tetris "che precisina del cazzo" si lamenta a bassa voce "quanto ti manca idiota?" chiede posando la testa sul braccio "ho finito" dico finendo di piegare l'ultimo sacchetto mettendolo nel cassetto, finalmente riesco a godermi il mio meritato bicchiere di succo, prendo uno dei bicchieri più grandi versando il contenuto del cartone fino all'orlo "ne vuoi un po'?" chiedo a bakugou che senza farmi scomodare se lo versa da solo, poi ci alziamo prendendo l'ascensore fino ad arrivare al nostro piano.
"a domani" lo saluto "mh.." mugugna "che hai adesso?" alzo gli occhi rigirandomi verso di lui "beh.." il suo viso prende un incarnato più rossastro "che ne dici di stare da me? voglio dire.. se ti dovesse succedere qualcosa questa notte non potrei aiutarti... non che io lo v-" lo zittisco posandogli una mano sulla bocca e andando in camera mia a prendere il necessario.

con calma mi spoglio fino a rimanere in intimo, mi sento fissata così di sfuggita mi volto verso il biondino che subito si gira "non pensavo fosse un problema dato che mi hai già visto in costume" inclino la testa continuando a guardarlo, si imbarazzano per così poco i ragazzi di oggi, poi dopo essermi guardata un po' intorno mi dirigo alla sedia "che cosa stai facendo?" alza un sopracciglio "ti rubo la maglietta" dico prendendola e indossandola "prendine una pulita" mi guarda perplesso lui "non saprebbe di caramello" alzo le spalle sedendomi sopra le sue gambe abbracciandolo "non ti riuscirò mai a capire" aggrotta le sopracciglia "e io non riuscirò mai a capire te volpino furioso" faccio il broncio "c-come mi hai chiamato?!" alza il tono della voce tanto da spostarmi i capelli, scoppio a ridere facendolo calmare "fottiti termosifone scadente" adesso sono io a incazzarmi, con una manata lo blocco sul letto iniziando a insultarlo in tutti i modi, poi con un gesto veloce inverte la situazione "sono stufa di essere sempre sottomessa" incrocio le braccia "sei debole, e fidati che se fosse un'altra situazione non ti dispiacerebbe" il suo tono della voce è diventato ancora più rauco, quasi per provocarmi "tsk" sbuffo iniziando a sentire il mio viso andare a fuoco "quindi se mi avvicinassi non ti cambierebbe nulla, giusto?" dice avvicinando le sue labbra a pochi centimetri dalle mie, sa di menta "mh, non credo, invece a te questo?" detto questo con delicatezza gli prendo la mano infilandola sotto la mia maglietta e posizionandola appena sopra le ultime costole, adesso anche lui è paonazzo, poi lentamente sento la sua mano afferrare il mio seno e palparlo con delicatezza facendomi percorrere una scossa elettrica lungo tutta la schiena, non facciamo altro che guardarci fissi negli occhi, e volendo distogliere lo sguardo non ci riuscirei nemmeno, mi sono letteralmente persa in quegli occhi color rubino, poi senza che me ne accorgessi sento le sue labbra posarsi sulle mie, sono così calde e morbide, sento il sapore della menta, subito ricambio fino ad approfondire il bacio con la lingua.

Rose & narcissus | bakugo x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora