Sono una stronza

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"Non saremo mai io, te e la tua cotta per mio fratello"

Piangevo leggendo ancora quel bigliettino che aveva lasciato sul cuscino prima di andarsene chissà dove lasciandomi da sola in casa sua. Quando quella mattina mi svegliai, non avevo più la mia ragazza al mio fianco. E l'idea che potesse essersene andata da casa solo a causa mia mi trafiggeva il cuore. Ho solo fatto una cazzata. Anzi, non l'ho neanche fatta, però ci ho provato, e mannaggia a me e alle mie stupide fantasie sul suo cavolo di fratello. Dovevo rimediare, ma come? Ci avevo già provato, ma la sera prima non aveva funzionato. Dovevo solo trovarla.

"Pronto?"
"Drew mi passi a prendere con la macchina, sono a casa di Mads?"
"Nessa sono stata appena rilasciato dai federali per colpa tua, ti ostini a chiedermi favori?!"
"Ti prego Drew, sono stata una stronza con la mia ragazza, ormai è un anno che faccio la stronza con te e mi pento di tutto quello che ho fatto. Sono consapevole che è un anno che ti snobbo e ti schifo, ma quando poi ne ho bisogno torno sempre da te, e tu sei così disponibile. E ora sono stronza con la mia ragazza, l'unica persona a cui io abbia mai detto ti amo, e io stavo per tradirla, e me ne pento. Sono così dispiaciuta. Mi farò perdonare da te, ma adesso devo farmi prima perdonare da lei e ho bisogno che mi venga a prendere. Ti prego"
"ahhh, va bene"
"Si Drew, io l'ho sempre saputo che sei il mio preferito. Ti voglio bene, ti aspetto."

Mi asciugai le lacrime e mi riempii di correttore per coprire quelle occhiaie da drogata. Appena Drew arrivò gli chiesi di portarmi da Stacy che è una della più vecchie e care amiche di Mads. Bussai alla porta di casa sua colpendola di sorpresa -Vanessa?- mi chiese perplessa -Ciao- le dissi con aria sconsolata -Vuoi entrare?- mi chiese facendomi trarre delle conclusioni -Se mi hai chiesto di entrare presumo che Mads non sia con te vero?- -Vero- rispose in tono deciso -Ti ha raccontato quello che è successo?- lei annuì -Mi ha anche detto che se fossi venuta non ti avrei dovuto dire nulla, ti conosceva fin troppo bene- aveva ragione, in fondo era una delle sue migliori amiche, perché avrebbe dovuto aiutare la ragazza della sua migliore amica che la stava per tradire. Così me ne andai rassegnata, ma una volta sul marciapiede venni bloccata dalla sua voce -Vanessa aspetta- mi girai -Mi ha detto che una volta che saresti venuta qui, le avrei dovuto scrivere e lei sarebbe tornata a casa. Quindi fossi in te non me ne tornerei a casa tua, e andrei da lei- -Grazie- le risposi speranzosa accennandole un sorriso.

Drew mi lasciò fuori casa di Mads e se ne andò mandandomi un in bocca al lupo. Come andava andava, dovevo solo provare. Bussaì furiosamente al campanello, ma ovviamente non ottenni risposta. La sua macchina era parcheggiata fuori al cancello quindi lei era dentro, solo che non mi avrebbe mai fatto entrare. Non mi ero neanche portata le chiavi, visto che quando prima ero uscita, le avevo lasciate dentro. Mi girai intorno nella speranza che nessuno mi stesse guardando mentre cercai un appiglio per scavalcare ed entrare nel giardino. D'improvviso una rara pioggia si abbattè sulla città mentre i miei vestiti si inzuppavano sempre di più. Con un po' di sforzo ero riuscita ad entrare graffiandomi il braccio sinistro tra i rami di un pianta. Sbattei i pugni il più forte possibile sulla porta di casa di Mads -Ti prego, ti prego, apri. Ti prego Mads. Ti prego, ti amo- sentii il suo corpo accasciarsi dall'altro lato della porta per poi sentire dei singhiozzi. Ormai in lacrime e letteralmente zuppa mi accasciai anche io dal mio lato della porta. -Mads, sono stata solo una stronza, io amo solo te. Sei magnifica, non ho mai avuto una persona che contasse così per me. Passerei le pene dell'inferno solo per stare con te, non ti meriti quello che ti ho fatto- -Smettila! Smettila di dire che mi ami- disse con voce strozzata dal pianto -Perché dovrei smetterla se è la verità- -Perché ti amo anche io, ma non risolverò i miei problemi facendoti entrare di nuovo in casa per poi sperare che la tua incoscienza muoia. Potresti tradirmi di nuovo. Ma poi tra tutte le persone del mondo hai scelto mio fratello. Hai rovinato anche il nostro rapporto, io con lui non ci parlerò mai più- il pianto si faceva più intenso, quasi come il temporale. -Ho sbagliato, e vogli dimostrarti di più, sappi che non mi muoverò di qui- sentii i suoi passi mentre si allontanava. Ma io non mi mossi di un centimetro da dov'ero. E il giorno si intercambiò con la notte. E io ero distrutta, così mi sdraiai sul prato ancora bagnato dalla pioggia e aspettai, e sperai.

...
E oggi ben due capitoli. Diciamo che l'ho fatto solo perché non potevo lasciarvi così. Anche se penso che questo finale sia peggiore, però tralasciamo. Cosa succederà dopo? Chissà, chissà.

You shine (a Madnessa story) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora