Ho sbagliato

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-Come sta Shaun?- le chiesi appena chiusa la porta di casa alle nostre spalle. -Meglio, ha detto che ha un livido e la zona è irritata, ma il dolore in parte se n'è andato- tirai un sospiro di sollievo. Non avrei voluto che si fosse fatto male veramente a causa mia. Mads si sedette al tavolo della cucina inconciando le braccia e appoggiandoci la testa sopra. Dopo qualche minuto si alzò guardandomi e sedendosi sul divano accanto a me. -Nessa, sii sincera, cosa è successo?- le passai il telefono facendole vedere i messaggi senza risposta di Shaun

@Shaunpetsch
-Sono stato davvero bene stasera, spero di rivederti. Magari tu e mia sorella potreste venire con me al locale dove suona la band che vi dicevo.
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-Sei una ragazza molto interessante, avanti non mi ignorare
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-Ho visto come mi guardavi, non negarlo e ti prego, non mi ignorare
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-Vabbè lo hai voluto tu. Chiederò a mia sorella
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-Cavolo Nessa, scusami, non sapevo che mio fratello sarebbe potuto essere così insistente e fastidioso. Con la mia ragazza poi!- -Se ti fossi confidata con me fin da subito, non ti avrei mai portato in quel locale- avvicinò il suo volto a me cercando di baciarmi, mentre con una mano attorcigliava attorno al suo dito le mie ciocche scure. Ma io la bloccai. -Mads, ferma. Non è colpa tua, è solo colpa mia. Non te l'ho detto perché anche io ero interessata a lui- di scatto si allontanò da me mentre balbettava -Oh, io non pensavo, credevo che non avresti potuto, ecco, con mio fratello. E mentre io ero in bagno ne hai approfittato. E quindi sulla pista da ballo stavate per?- io annuì rammaricata, mentre a testa bassa iniziai a bagnarmi le guance. -Con mio fratello!- esclamò stupita. -Dio benedica Drew- borbottò nonostante fosse atea. Si alzò dal divano parecchio arrabbiata mentre iniziò furiosamente a camminare per casa. Era come una caffettiera che stava per esplodere mentre dalle sue orecchie sembrava le stesse uscendo il fumo. D'improvviso la intravidi buttarsi sul letto mentre con la faccia schiacciata sul cuscino, cercò di sopprimere un urlo. Urlo, troppo potente per essere compresso. Vederla in quello stato mi rattristiva tanto, fino al punto che iniziai a piangere anche io. Piansi come una cascata. Il colletto della mia maglia si inzuppò letteralmente, mentre mi sentivo un vero schifo. La lasciai sbollire qualche minuto, poi lentamente mi avvicinai a lei. Delicatamente mi appoggiai a lei e al suo corpo adagiato sul letto. Pensavo stesse dormendo, ma in realtà non era così. Sussultò leggermente al contatto con me mentre le sfiorai la mano dandole tanti bacini dolci in testa. Le accarezzai i capelli dolcemente sussurandole qualcosa all'orecchio. -Piccola, sai che amo solo te. Ero solo stupida. Non avrei mai dovuto provare a fare quello che stavo per fare- le lacrime le continuarono a bagnare il viso, ma con la mie dita le asciugai. -Ehi, mi ascolti, ho sbagliato- -Ti è chiaro?- le sussurrai -Amo solo te- le dissi mentre con la testa annuì leggermente. Mi appoggiai leggermente alla sua spalla addormentandomi abbracciata a lei.

...
E se voi foste al posto di Mads, perdonereste Vanessa?

You shine (a Madnessa story) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora