Due ruote accarezzavano l'asfalto. Un fedele cuore meccanico pompava più di 7000 volte al minuto; quella visuale così particolare e caratteristica era ormai irrinunciabile. Dalla fascia trasparente del casco, il profilo del manubrio è punto fermo dove tutto il resto cambia indistintamente; il contatto con l'aria rende possibile un silenzioso scambio di idee con il mondo. In quella tacita solitudine, il ragazzo, con la sua testa, viaggiava, molto di più di quanto non lo stesse facendo nella realtà. Pensava di avere qualcosa di speciale; credeva, o almeno sperava, che quella fantastica sensazione che gli si aggrappava allo stomaco ogni volta che intravedeva uno spostamento, benché minimo, non accomunasse chiunque.
'Com'è possibile - si chiedeva - che una moltitudine di pezzi senz'anima arrivasse a trasmettere una sensazione così profonda e insostituibile ? Era frutto quest'ultima di un assemblato così straordinario oppure del suo lato avventuroso che veniva ogni volta risvegliato dal piccolo assaggio di libertà ? Era merito del mezzo se la meta perdeva ogni significato, lasciando tutto a quello che veniva prima ?'
Come i pensieri che comparivano e scomparivano nella testa del ragazzo, con la stessa velocità anche quello che c'era ai lati della strada andava e veniva continuamente, obbligandolo a tornare spesso nella realtà.
'Ora è la solita strada, quella sicura, senza imprevisti o inconvenienti, ma un giorno sarà qualcos'altro, qualcosa di speciale'.
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Due ruote ed un ragazzo
AdventureDue ruote accarezzavano l'asfalto. Un fedele cuore meccanico batteva più di 7000 volte al minuto. Poche decine di km con lei ma già l'amava. Un viaggio in moto descritto da piccolo sognatore appassionato.