Frank

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Frank era stato molto fortunato: l'arrivo di quello strano figlio di Nettuno gli aveva concesso un'ottima scusa per poter passare più tempo con Hazel Levesque, la figlia di Plutone di cui si era infatuato da poco. Nonostante lei fosse due anni più piccola di lui, non aveva potuto fare a meno di sviluppare una simpatia e anche qualcosa di più nei suoi confronti. La ragazza era forse l'unica a non averlo guardato storto per la sua condizione di probatio che all'età di sedici anni era motivo di vergogna. Inoltre i numerosi turni di guardia condotti con lei gli avevano permesso di conoscerla un po' meglio, condividendo molti momenti di dialogo. Poi era arrivato quello strano Percy Jackson, con in braccio la Dea Giunone, a rompere la tranquillità di quei giorni. Il ragazzo stava scappando da due gorgoni dalle quali lui e Hazel l'avevano salvato, per poi condurre il ragazzo al campo. Percy era poi stato riconosciuto da suo padre Nettuno. Singolare era il fatto che Reyna si fosse subito fidata del nuovo arrivato, ma vista la fama della ragazza erano davvero in pochi a mettere in dubbio ciò che faceva. Percy si era poi bene o male integrato, nonostante uno nota di sconforto fosse sempre presente nei occhi verde mare.

Frank, Hazel e Percy per passare quel giorno di riposo avevano deciso di girare per Nuova Roma. Si trovavano nei pressi dell'affollato Foro quando la nave era apparsa. Frank non aveva mai visto niente del genere. Ai romani non era mai piaciuto il combattimento via nave, perciò quel vascello risultava loro ancora più imponente. Era lunga circa sessanta metri e composta di un metallo che Frank non aveva mai visto. La cosa che più lo stupiva era la polena, aveva la forma della testa di un drago e come occhi due rubini visibili anche dalla distanza. Alcuni si preoccuparono seriamente ma nessuno fece nulla per fermare la nave, dalla quale sembravano ammaliati. Quando il drago-polena ruggì Frank sorrise per lo stupore, ma durò poco. Hazel lo strattonò per un braccio:< Frank! >. Frank si girò:< Che succ... Dov'è Percy?>. Hazel era visibilmente preoccupata:<è appena corso via. Sono abbastanza sicura che non stesse bene. Non so cosa gli sia preso...>. Frank cercò di alleggerire:< In effetti mi sembrava un po' strano, credo non stesse troppo bene.>. Hazel fu la prima ad arrivarci:<E se quella nave fosse legata al messaggio che ha ricevuto?>. A quell'idea Frank si incupì un poco <Credo che...> ma non riuscì a rispondere perché il frastuono prodotto dal motore della nave era diventato assordante con l'avvicinarsi della stessa. Alcuni si pararono le orecchie, ma per poco perchè la nave rallentò fino a fermarsi con precisione sopra il Foro. Subito dopo le sagome di un ragazzo ed una ragazza si lanciarono giù dalla barca, scendendo verso il terreno delicatamente, accompagnati dai venti. Alcuni indietreggiarono dal centro della piazza per fare spazio. In pochi secondi i due erano atterrati senza troppi complimenti nella piazza, ora totalmente ammutolita. Il silenzio venne rotto da qualcuno che riconobbe il ragazzo e in breve lo stupore prese possesso della piazza:<è il Pretore...>. <Jason Grace?> <è proprio lui!> <Bisogna dirlo a Reyna!>.

Reyna, come in risposta a quelle chiamate, arrivò subito dopo, tutte le voci si zittirono nuovamente. La folla si aprì per lasciar atterrare il suo pegaso Scipione con lei sopra. Il pretore era partito non aveva saputo e aveva il fiato grosso per la frenetica cavalcata. Quando il suo sguardo passò dalla nave al centro della piazza, dove si trovavano un ragazzo e una ragazza entrambi biondi, perfino lei faticò a trattenere gioia e stupore:<Jason?>. Il Figlio di Giove sorrise:< Sono tornato!>. 

Il difetto fataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora