All'improvviso e in un solo attimo ogni cosa sembrò finalmente assumere un senso. Come quando l'ultimo pezzo di puzzle, ritrovato dopo una lunga ricerca, viene messo al suo posto. L'immagine si completa, palesandosi nella meraviglia della sua semplice essenza.
"Marì", ripeté Alex, con voce più sicura. Le si avvicinò e, delicatamente, la prese per mano. Poi tossì, schiarendosi la voce. "Ragazzi", disse, richiamando l'attenzione del gruppo di amici. "Io e Mary ci allontaniamo un attimo. Dobbiamo parlare."
Linda dischiuse le labbra per la sorpresa e, istintivamente, retrocesse di qualche passo, pur mantenendo la presa ben salda. Se lo aspettava - sapeva che avrebbero dovuto parlare in privato - ma non credeva che sarebbe avvenuto così, su due piedi, a inizio serata, senza aver prima bevuto qualcosa. S'intimorì: non credeva di essere pronta.
"Che palle, Alex. E' da maleducati, lo sai? Siamo ad una festa." Lo rimbeccò Silvia infastidita.
Alex la guardò torvo. "Ne abbiamo già parlato", tagliò corto. "Smettila."
La scintilla di gelosia, che Linda aveva provato sentendo parlare la ragazza, si spense immediatamente. La rossa sorrise, immaginando Alex come un cavaliere che lottava per difendere la loro storia.
"Loro", pensò, mordendosi l'interno della guancia destra per l'eccitazione. Ci sarebbe mai stato un loro? Lo desiderava con tutto il cuore.
"E va bene, piccioncini, ma non fate tardi", s'intromise Francesca, ridendo forzatamente per stemperare il clima teso che si era creato.
Il ragazzo arrossì di colpo. "Non siamo -", cominciò, ma si arrestò di colpo non appena incrociò lo sguardo di Linda. I suoi grandi occhi castani lo scrutavano con curiosità e speranza, facendolo sentire disorientato. Si chiese quale fosse la cosa giusta da dire, ma non gli venne in mente niente. Scosse il capo, come per eliminare quegli interrogativi senza risposta. "Dobbiamo solo parlare di una questione privata", disse.
"Sì, infatti." Aggiunse la ragazza al suo fianco a bassa voce. Nel volto di Alex si formò un cipiglio - nella voce di Mary aveva avvertito un qualcosa di spiacevole che non sapeva come interpretare. Cos'era? Preoccupazione? La sua risposta l'aveva delusa? O forse era solo infastidita per non essere stata interpellata? Effettivamente lui aveva preso l'iniziativa, obbligandola quasi a seguirlo in una discussione, che probabilmente non aveva voglia di affrontare.
Per un attimo si sentì in colpa, ma poi lei gli rivolse un sorriso timido e si sentì subito meglio.
"Pff", sbottò Luca, il suo migliore amico, dandogli una leggera spallata. "Certo, certo. L'altra sera avresti anche potuto presentarla come la tua nuova fiamma, eh!"
I due amanti tacquero, colti alla sprovvista. Ciechi, come la maggior parte degli innamorati all'inizio - si amano ma non lo sanno, sebbene tutti ne siano già a conoscenza. Il filo rosso che collega le anime gemelle era visibile a tutti tranne che a loro, che ancora si ostinavano a perdere tempo in una fuga vana.
"Lu, dai! Lasciali in pace", riprese Francesca, accortasi del loro imbarazzo. "Dobbiamo parlare di Anna? Ci hai messo una vita a dirci che in realtà era la tua ragazza. Povera cristiana, a dover fingere di essere solo un'amica per mesi interi."
"Era diverso", sbottò Luca, infastidito per essere stato zittito in malo modo. Inoltre odiava quando qualcuno menzionava la sua ex: ne era ancora innamorato e si pentiva per il modo in cui l'aveva trattata.
"Fingere solo un'amicizia per mesi?", pensò Linda, stupita, ma non lo disse. Lo trovava assurdo, ma se ne vergognava - si sentiva ipocrita a giudicare in quel mondo la loro finzione, anche se il suo caso era totalmente diverso. Lui nascondeva la sua relazione per vergogna, lei nascondeva la sua identità per proteggere tutti, sé compresa, da se stessa.
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Head above water
Teen Fiction"God, keep my head above water, don't let me drown"* Linda e Alex: due ragazzi totalmente diversi. Lui è il Sole: attraente, spensierato e apparentemente perfetto. Lei è la Luna: silenziosa e triste, e nasconde un lato di sé che nessuno conosce. ...