Come un Cavaliere Nero

A Firmino di S. Savage (I Nominati)

La tua storia non è davvero nulla di speciale,

Non è nemmeno degna di una favola di Esopo.

Comincia in un grande quartiere di Boston

Nell'archivio di una libreria.

Sei nato l'ultimo di tredici fratelli,

Cresciuto tra i libri,

Allattato dalle mammelle di una madre ubriacona

E con una sorella dal fisico avvenente.

.

Vostra madre vi ha insegnato bene,

A divorare libri in quantità,

A muovervi per il quartiere in autonomia,

Nutrendovi a birra e popcorn.

Tu hai trovato un amico nel proprietario,

Con cui leggevi insieme giornali

E ascoltavate con interesse le chiacchiere,

Finchè lui non ti vide su quella trave.

Ahimè, lui ti diede veleno,

E non so se fu Dio o Atena a salvarti mente e corpo,

So solo che da allora te ne andasti

Con l'idea di comunicare con le altre persone.

Tutti ebbero paura di te, tranne qualcuno

Uno scrittore eccentrico appassionato di topi,

Ti portò con sè nel suo modesto appartamento

E ti trattò come un ospite di riguardo.

Insieme uscivate al cinema,

A guardare film che piacevano a uno ma non all'altro,

Ma che si guardava lo stesso per accomodare il compagno,

E passavate dì belli e bui.

Ahimè, la vostra relazione finì all'improvviso

Proprio sulla scala dell'appartamento,

E tu, presente quando lui cadde,

Rimanesti così nuovamente solo.

Hai fatto poi ritorno al negozio,

Il vecchio proprietario aveva venduto tutto,

E lì hai passato i tuoi ultimi momenti

Assieme ai tuoi idoli di carta e inchiostro,

Arreso alla forza distruttiva del progresso.

E tu, così, te la prendesti per la crudeltà della vita?

Forse, ma in realtà non ti turbò più di tanto,

Al sicuro nel tuo sontuoso palazzo mentale.

E noi, come abbiamo potuto sapere di te?

Forse dalla nota di un tuo amico,

Che aveva lasciato da qualche parte nell'appartamento.

-05/04/2020