CAPITOLO 3 "Portland's pack"
Hailey si guardò allo specchio un'ultima volta, sperando di essere vestita nel modo più adatto. Non aveva idea di che tipo di festa fosse quella a cui erano state invitate, ne tanto meno chi ci sarebbe stato. L'unica cosa che sapeva era che Nathan avev amesso a disposizione casa sua.
Sospirò sistemandosi i due ciuffi davanti con una mollettina e si riguardò allo specchio analizzando la sua figura. Sistemò con un dito la riga dell'eye-liner avvicinandosi al suo riflesso, ma quello che ne uscì fu solo una riga ancora più storta di prima.
-Maledizione- imprecò sotto voce cercando di rimediare, ma ad ogni passata il suo trucco leggero peggiorava vistosamente. Perfetto, adesso sembrava un panda.
-Cosa stai facendo?-
Sussultò voltandosi di scatto verso la porta del bagno, ed osservò sua cugina appoggiata allo stipite della porta che la guardava con un sorrisetto decisamente divertito.
-Cerco di truccarmi... ma a quanto pare mentre Dio distribuiva la bravura nel trucco io ero in coda per ricevere altre doti... quali poi, non si sa- rispose sbuffando e riponendo la boccetta di eye-liner.
-Stai bene vestita così- osservò Emily facendo un passo dentro al bagno ed Hailey la guardò meglio. Un vestitino azzurro in jeans le ricadeva morbido sul corpo, creando un contrasto stupendo con i suoi capelli rossi. Istintivamente, i suoi occhi si spostarono sul suo riflesso nello specchio, analizzando i jeans ed il top lilla che aveva deciso di indossare.
-Sì, sembro un uomo in confronto a te- rispose la ragazza ridacchiando e notando il trucco perfetto della cugina –come hai fatto a farti quella linea così dritta? Ci sto provando da ore accidenti- le chiese infatti storcendo il naso.
Emily rise divertita e guardò i suoi occhi.
Una riga spessa quasi mezzo centimetro colorava la sua palpebra, disegnata anche in modo piuttosto distorto. Era senza speranza, lo sapeva.
-Ad oculum paratum- disse Emily con tono deciso.
Intuendo perfettamente cosa avesse fatto, Hailey si voltò verso lo specchio, osservando il suo rifletto. Il trucco sui suoi occhi adesso era perfetto. Una riga sottile di eye-liner contornava la sua palpebra, ed il rimmel steso perfettamente le allungava le ciglia in modo preciso.
-Dovevo immaginarlo...- commentò entusiasta –forza andiamo, siamo in ritardo!- aggiunse prendendo la mano di sua cugina e trascinandola al piano di sotto prima che potesse dire qualcosa. Prese frettolosamente una felpa che infilò dentro alla sua borsa, nel caso avesse avuto freddo, e si infilò i suoi anfibi velocemente.
-A che ora dobbiamo essere lì?- chiese guardando sua cugina.
-Dovevamo essere lì dieci minuti fa- ridacchiò la ragazza specchiandosi nell'entrata –Allison dov'è? Alla fine viene con noi vero?-
-Oh... non credo! E' stata assunta in quel posto dove ha fatto il colloquio ieri mattina, quindi credo sia ancora a lavoro-
-Peccato, sarà per un'altra volta... voglio che conosca Johnny-
-Chi è Johnny?-
-Lo scoprirai-
-Papà noi stiamo uscendo!- urlò Haley sperando che il padre la sentisse.
-Va bene, non tornare tardi e state attente-
Udì le parole di suo padre provenire dalla cantina e non si chiese neanche cosa stesse facendo lì sotto, dato che c'erano solo libri risalenti al medioevo probabilmente.
Era meglio non indagare certe cose.
Uscirono di casa e salirono sulla Jeep di Emily, dirigendosi verso Rhodes street, come indicato da Nathan il giorno prima. Hailey si lasciò distrarre dal paesaggio fuori dal finestrino, decisamente diverso dall'ambiente cittadino a cui era abituata.
Man mano che si allontanavano da Portland, la strada si faceva sempre più stretta e piena di curve che cercavano di evitare gli alberi della foresta, che si estendeva fitta intorno a loro. Una miriade di alberi infatti costeggiava la strada, non permettendo la visuale di niente.
Sembrava di essere disperse in mezzo al niente, e probabilmente era proprio così.
-Wow, questo posto è così...-
-Disarmante?- la interruppe la cugina guardandola per un attimo con un sorriso, ed Hailey annuì.
-E' tutto così diverso, così misterioso... in questi boschi si potrebbe fare di tutto e nessuno se ne accorgerebbe- notò accendendo la radio e cercando una canzone che facesse al caso loro.
Arabella degli Artic Monkeys, perfetta.
-Facciamo un sacco di rituali qui... vedrai, ti piacerà. Il prossimo sarà tra una settimana esatta, quando ci sarà la luna piena- confermò Emily con un sorriso.
-In che senso?-
-La magia di Salem è diversa da quella di New Orleans... tendenzialmente la magia di quelle parti, quindi quella a cui sei abituata tu, fa riferimento più all'arte dell'occulto. Il Vodoo della Luisiana, l'arte dei cristalli, la Brujeria messicana, la magia curativa di Marie Laveau, i tarocchi... sono pratiche che qui non vengono molto utilizzate. La magia di Salem è diversa, fa più riferimento al nostro legame magico con la natura...-
Hailey ascoltò in silenzio, chiedendosi come facesse a sapere tutte quelle cose sua cugina, dato che avevano la stessa età. Probabilmente, crescere affianco a nonna Mary l'aveva aiutata ad avere tutti quegli insegnamenti base che lei non aveva ancora.
-Dimmi di più...- la incitò curiosa.
-Il nostro potere qui deriva dalla natura. Venerandola dona più potere e vigore alla nostra magia... le rune antiche, l'erbologia e le pozioni sono arti fondamentali qui- spiegò abbassando un po' il finestrino –ma non ti preoccupare, la nonna ti spiegherà tutto con il tempo...-
Hailey annuì, tornando a guardare davanti a sé, quando improvvisamente svoltarono in una strada sterrata in mezzo al bosco, inoltrandosi sempre di più.
-Mio padre è uno stregone di New Orleans, non ci ha mai spiegato molto sulla magia di Salem... mia madre è andata via prima che potesse insegnarci queste cose- ammise la ragazza mordendosi un labbro –tutto quello che so l'ho imparato da mio padre e qualcosa da mia sorella...-
-Qui avrai tutto il tempo del mondo per imparare tutto... un po' ti invidio Moon, hai nelle tue vene il sangue di due magie potentissime e complementari tra loro- le disse con un sorriso. Hailey ricambiò lo sguardo, quando improvvisamente davanti a loro di aprì una piccola radura con una villetta in muratura proprio in mezzo al bosco.
La ragazza fissò stupita quella casa bellissima sperduta in mezzo al niente, comprendendo all'istante perché Nathan continuasse a ripetere che casa sua era da festa.
-Ci credo che fa sempre feste qui... non rischi di disturbare nessuno- rise Hailey seguita a ruota da sua cugina.
-Più o meno... mettiamola così- rispose sorridendole furbetta.
-Cosa intendi?- chiese la ragazza curiosa.
-Oh niente... lo scoprirai da sola-
Parcheggiarono la macchina davanti alla casa e subito scesero avvicinandosi alla porta d'ingresso.
-Vieni, passiamo da qui... saranno sicuramente nel giardino qui dietro, sento già l'odore del fuoco acceso...- disse Emily incamminandosi dietro alla casa.
Hailey la seguì in silenzio, camminando su quella miriade di sassolini terra che costituiva una stradina che costeggiava la casa. Svoltarono l'angolo ed intrapresero un'altra stradina in mezzo al bosco, addentrandosi sempre di più.
-Ma dove stiamo andando?- chiese Hailey guardandosi intorno. Il sole stava calando per lasciare spazio alla notte, e loro erano in un bosco da sole circondate solo da alberi.
Se non fosse stata una strega del buio, avrebbe quasi avuto paura.
Trattenne una risata per i suoi stessi pensieri ed improvvisamente, con grande sorpresa, una radura ancora più grande si aprì davanti ai loro occhi, immersa nel verde del bosco e con un torrente che scorreva tranquillo poco distante da loro. I suoi occhi notarono subito un falò acceso e circa una decina di persone tra ragazzi e ragazze che trafficavano intorno ad esso.
Quattro ragazzi stavano giocando a football poco distante dal fuoco, mentre due ragazze con l'aiuto di due ragazzi grigliavano della carne su fuoco. Un ragazzo ed una ragazza invece, erano seduti poco distanti da loro sorseggiando una birra pacificamente e, prima che potessero dire qualcosa o fare un passo, il ragazzo scattò in piedi guardandole con un espressione tesa. L'istinto di Hailey la mise in guardia, ma in un istante il volto del ragazzo si rilassò in un sorriso amichevole e si diresse verso di loro avvicinandosi sereno.
-Emily! Vi stavamo aspettando... -disse dando una bacio sulla guancia a sua cugina - lei dev'essere tua cugina, Hailey, giusto?- chiese poi voltandosi verso la ragazza. Tese la mano davanti a sé, senza perdere il suo sorriso amichevole –io sono Johnny, Johnny Hastings... è un piacere-
Hailey lo guardò analizzandolo velocemente.
Era sicuramente più grande di loro, doveva avere all'incirca l'età di sua sorella ed era sicuramente "il Johnny" a cui si riferiva sua cugina poco prima. Era un bel ragazzo e sembrava anche gentile, ma si chiese che tipo di legame avesse Nate con lui, vista la differenza di età... forse erano parenti o amici di famiglia?
-Hailey Foster, piacere- rispose stringendogli la mano. Il ragazzo le sorrise, poi si fece da parte.
-Venite... andiamo a presentare Hailey anche agli altri- disse incamminandosi verso il falò. Hailey guardò imbarazzata la cugina, che le fece segno di seguirlo, quindi si incamminarono al suo fianco.
-Allora Hailey ti sei trasferita qui da poco ho sentito... dove abitavi prima?-
-New Orleans-
-Luisiana wow... di sicuro il clima era migliore- ridacchiò bevendo un sorso di birra.
Hailey annuì –si decisamente, qui si muore di freddo – ridacchiò.
-Hai una sorella vero? Non doveva venire anche lei?-
-Era a lavoro, ma la prossima volta ci sarà di sicuro- rispose Emily prima che potesse farlo lei. Hailey la guardò interrogativa, ed Emily le fece l'occhiolino senza farsi vedere.
-24 anni, bionda, bellissima... si chiama Allison- aggiunse guardando il ragazzo maliziosa, ed Hailey comprese all'istante cosa stesse cercando di fare.
Allison l'avrebbe uccisa con le sue mani.
Johnny scoppiò a ridere –non lo metto in dubbio, me la farete conoscere- commentò divertito.
-Ci puoi giurare Alpha- rispose soddisfatta Emily.
-Alpha?- ripeté stranita Hailey guardandoli curiosa.
-Oh sì, io lo chiamo così- rispose frettolosa –ciao ragazzi!- urlò avvicinandosi di corsa a tutto il resto del gruppo. Gli occhi di tutti i presenti si puntarono su di lei, per poi passare alla sua figura in piedi ancora affianco a Johnny. Alzò la mano salutando tutti i presenti, poi la riabbassò in imbarazzo. Odiava essere al centro dell'attenzione, soprattutto ad una festa di sconosciuti.
La ragazza ci mise qualche istante a rendersi conto che, nonostante ci fossero probabilmente 15 gradi, i ragazzi che stavano giocando a football erano senza maglietta ed i loro fisici non erano per niente male.
Nessuno di loro era niente male, c'era forse una campagna per modelli li a Portland?
-Ciao Emy, aspettavamo solo te per far iniziare la festa- la salutò con un sorriso malizioso uno dei ragazzi che stava giocando a football. Hailey individuò Nate tra di loro, che rivolse uno sguardo decisamente rabbioso al ragazzo che aveva appena parlato.
-E lei chi è? La famosa Hailey di cui ci parlavi?- chiese un altro ragazzo concentrando l'attenzione di tutti su di lei. Hailey maledì mentalmente sua cugina, per poi voltarsi verso il ragazzo.
-Sì, sono proprio io... la mia reputazione mi precede vedo- commentò divertita.
-Tranquilla, tua cugina ha parlato solo bene di te- si intromise un altro dei ragazzi con un sorriso – e direi che tutto quello che ha detto era la verità- aggiunse facendo ridacchiare gli altri.
-Smettetela- li richiamò Johnny, poi si voltò verso di loro –venite, prendetevi delle birre...-
Le mise una bottiglia di birra in mano e Hailey si accese subito una sigaretta, sedendosi vicino al fuoco. Osservò attentamente i ragazzi intorno a lei, avvertendo un impulso decisamente strano che non riusciva a classificare in nessun modo.
Forse stava solo impazzendo.
I suoi occhi fissarono attentamente i ragazzi davanti a lei giocare una partita di football decisamente violenta, ma com'era possibile che non si facessero male?
Non aveva mai visto nessuno giocare mettendoci così tanta forza e facendo delle cadute così violente senza rompersi qualcosa.
Guardò sua cugina parlare con Johnny, per poi spostare lo sguardo sugli altri ragazzi presenti. Dovevano avere tutti età differenti tra di loro, probabilmente solo Nate ed altri due di loro avevano la loro stessa età. Come si conoscevano? Forse abitavano tutti in prossimità?
All'improvviso, la palla schizzò verso di lei, raggiungendo i suoi piedi per fortuna senza troppa forza. Si alzò in piedi prendendola in mano e, facendo una piccola corsa in avanti, ripassò la palla ai ragazzi scatenando le grida di entusiasmo dei presenti.
-Dai Hailey, gioca con noi- le propose Nate.
-Per carità, ci perderei un braccio o una gamba sicuramente- rise guardandolo, quando improvvisamente uno degli altri ragazzi guardò fisso dietro di lei.
-Ehi Johnny, il tuo fratellino ha deciso di degnarci della sua presenza- urlò canzonatorio attirando l'attenzione di tutti, ma senza smettere di guardare alle sue spalle.
Hailey si voltò curiosa con un sorriso ancora stampato in faccia ma, quando la sua mente registrò la figura che avanzava verso di loro al buio, il suo cuore smise di battere per un istante incredulo, poi iniziò a martellare furibondo nel petto ed il sorriso sparì dal suo viso.
In un istante, un flash le offuscò la vista facendole scorrere davanti agli occhi gli stessi dettagli fisionomici che aveva visto in sogno la notte precedente, e quella prima, e quella prima ancora. Intorno a lei non c'era più niente, era sparito tutto.
Nessun suono, nessuna persona, nessun elemento naturale, niente, niente di niente... se non quel ragazzo che avanzava con aria distratta a passo lento con le mani in tasca verso di loro.
Una sensazione estranea e mai provata pirma di allora si impossessò di lei, agitandola come il mare in tempesta ma allo stesso tempo rasserenandola come la dea luna alta nel cielo stellato sopra le loro teste.
Non era in pericolo, di questo era certa.
La sua mente era incapace di dare una spiegazione a tutto quello, la sua mente era incapace di registrare quel volto, finalmente privo dei dettagli appannati ed annebbiati che aveva in sogno, come reale ed esistente. La sua mente era incapace di accettare che, dopo mesi passati a sognarlo, adesso il ragazzo sconosciuto che aleggiava costantemente nei suoi incubi era proprio davanti a lei.
Non era in pericolo, di questo era certa, ma improvvisamente la paura attanagliò il suo stomaco nel momento in cui si ricordò che, nonostante non le avesse mai fatto niente, nel suo sogno la inseguiva ricorrentemente cercando di prenderla per un motivo indefinito di cui non era a conoscenza.
-Fottiti Miles- esclamò secco fissando il ragazzo che aveva parlato poco prima, riportandola alla realtà improvvisamente e facendole udire per la prima volta la sua voce.
Una bellissima voce.
Cosa diavolo stava pensando? Non aveva idea di chi fosse ne di cosa volesse da lei, allora perché la sua mente sembrava voler tirare le fila senza il suo controllo e senza un minimo di logicità?
Improvvisamente, si rese conto di aver trattenuto il fiato fino a quel momento.
Aprì subito le labbra, boccheggiando per la mancanza di ossigeno, ma la sua confusione non si chiarì per niente.
Cosa avrebbe dovuto fare?
Probabilmente lui non aveva neanche idea di chi lei fosse, probabilmente non l'aveva neanche mai vista, probabilmente erano stati i suoi poteri da strega a mostrarlo nei suoi sogni, probabilmente qualcuno l'aveva maledetta e adesso aveva la veggenza e in qualche modo aveva visto il futuro del ragazzo. Quelle mille incognite si susseguivano disorganizzate nella sua testa, confondendola ancora di più e togliendole il fiato ogni minuto che passava in sua presenza.
Avrebbe solo dovuto fare finta di niente, poteva farcela.
-Sei sempre così scontroso Will, dovresti rilassarti un po'... beviti una birra dai- ridacchiò Johnny lanciandogli la lattina di birra che aveva in mano. Il ragazzo, facendo un passo verso di loro ed avvicinandosi, la prese al volo con agilità e ne bevve subito un sorso senza aggiungere altro.
Will... allora era questo il suo nome.
Lo stesso profumo muschiato ma dolce che aveva sentito a scuola e nei suoi sogni invase le sue narici, facendole girare pericolosamente la testa e la sigaretta le sfuggì dalle dita, cadendo per terra. Perché la sua vicinanza le faceva quell'effetto?
Lo sguardo del ragazzo si puntò rapido su Emily, analizzando la sua figura.
Sua cugina alzò la mano accennando un saluto, stranamente troppo freddo per il suo carattere sempre solare ed espansivo. Il ragazzo restò impassibile ricambiando il saluto con un rapido cenno della testa, fino a che il suo sguardo non si spostò affianco ad Emily, guardando finalmente la figura di Hailey.
La ragazza trattenne il respiro ancora basita in attesa di qualcosa, qualsiasi cosa, ma un pesante silenzio seguì il suo sguardo.
Si fissarono intensamente, in silenzio.
Non le avrebbe detto niente.
Improvvisamente, la lattina scoppiò rumorosamente tra le mani del ragazzo, attirando l'attenzione di tutti i presenti.
Hailey lo fissò nervosa, mentre il ragazzo schiuse le labbra guardandola visibilmente spiazzato nel silenzio generale. Si guardarono per qualche istante di troppo, poi, senza alcun preavviso, gli occhi marroni del ragazzo si illuminarono sempre di più fino a diventare di un dorato acceso e risplendendo nel buio della notte sotto lo sguardo incredulo di Hailey.
Decisamente sopranaturale.
Prima che qualcuno potesse dire qualcosa, il ragazzo abbassò il volto cercando di nascondersi dalla sua vista ma era troppo tardi, lei lo aveva visto, lo aveva visto chiaramente.
Si voltò di scatto, correndo via velocemente senza essere fermato da nessuno.
Hailey continuò a fissare a bocca aperta la casa in cui era rientrato il ragazzo di fretta, senza dire una parola. In quel momento, la sua testa era in confusione più che mai.
Cosa accidenti aveva appena visto?
E chi era quel ragazzo?
-Ok, forse è meglio se Hailey viene un attimo con me- disse improvvisamente Johnny prendendola per un polso e trascinandola verso il torrente che scorreva poco distante da loro, seguiti da Emily.
-Miles, vai da Will- aggiunse Johnny guardando il ragazzo che aveva parlato poco prima, e ad Hailey non sfuggì la nota di preoccupazione nel suo tono di voce. Si lasciò trasportare ancora confusa verso il torrente, mentre l'immagine degli occhi dorati del ragazzo continuavano a risplendere vividi nella sua mente, ed adesso anche nella sua memoria visiva reale.
-E addio segreto- sentì borbottare da uno dei ragazzi in lontananza, ma il suono arrivò ovattato alle sue orecchie. Quale segreto?
-Hailey... quello che hai visto, io...- iniziò sua cugina, ma Johnny la interruppe.
-Quello che hai visto non è...-
-So bene cos'ho visto- lo interruppe a sua volta Hailey.
-Ci sono delle cose che devi sapere su di noi- disse serio, ma Emily lo interruppe di nuovo.
-Johnny... è una Drake- precisò scuotendo la testa, ed il ragazzo spalancò la bocca sorpreso.
Un istante di silenzio aleggiò sui tre ragazzi.
-E' una strega anche lei?- chiese Johnny spostando lo sguardo sorpreso su Hailey.
Hailey tremò per un istante, facendo un passo indietro.
-Cosa?No!- esclamò convinta cercando di nascondere la sua identità.
Guardò confusa sua cugina come se fosse pazza; che gli avesse detto qualcosa? Emily sapeva quanto fosse importante mantenere l'anonimato, anche in una città come Salem.
-Non serve mentire Hailey- disse improvvisamente Emily, e per un attimo il suo cuore fece un balzo nel petto quando si rese conto che sua cugina aveva appena ammesso apertamente davanti ad un umano la sua natura magica.
La sua, non quella di Emily.
La fissò sbigottita, incapace di proferire verbo.
-Ley non fare così, lascia che io ti spieghi...- disse Emily facendo un passo verso di lei, ma Hailey indietreggiò ulteriormente, mentre l'ansia ed il panico si facevano largo dentro di lei.
L'avrebbero appesa ad un palo e le avrebbero dato fuoco adesso?
Per la miseria, cosa passava nella testa di sua cugina?
Doveva essere impazzita.
-Voi state male, io me ne vado- decretò convinta voltandosi e pronta per andare via, ma una presa ferrea sul suo polso la bloccò improvvisamente. Si voltò stupita, fissando la mano di Johnny serrata sul suo polso.
-Aspetta Hailey-
-Lasciami andare!- disse alzando la voce e strattonando il braccio per liberarsi. La testa iniziò a girarle vorticosamente per la miriade di emozioni intense che l'attraversavano.
Era stata scoperta, loro sapevano che era una strega.
-Se tu ci lasciassi spiegare noi potremmo...- disse sua cugina, ma non la lasciò terminare.
Voleva solo andarsene da quel posto. Soprattutto notando gli occhi di tutti puntati su di lei.
-Lasciatemi in pace- disse voltandosi ed incamminandosi per tornare verso la strada principale, lontana il più possibile da quel posto e da quei ragazzi.
Era stata una sciocca ad andare lì, ma mai avrebbe creduto che sua cugina potesse essere così ingenua da rivelare la sua vera natura.
La prima regola di ogni strega era non dire a nessuno di essere una strega.
Come aveva potuto infrangere un giuramento fatto con il sangue?
Improvvisamente, sentì di nuovo la mano di Johnny intorno al suo polso e, priva di ogni controllo sul suo stato emotivo, si voltò lasciandosi andare e facendo definitivamente scoppiare la sua rabbia.
-Ho detto di lasciarmi in pace!- urlò voltandosi di scatto.
Un'onda d'urto venne propagata dal suo corpo involontariamente, che si scontrò su Johnny con un botto assordate sbalzandolo lontano da lei di qualche metro. Il ragazzo ruzzolò malamente sul terreno, fermandosi davanti ai piedi di Emily.
Hailey guardò il corpo del ragazzo riverso sulla terra e si rese conto solo in quel momento di quello che aveva fatto.
Aveva perso il controllo, senza volerlo.
-Scusami io non...- farfugliò portandosi una mano alla bocca.
Si guardò intorno, gli occhi di tutti erano puntati su di loro e tutti avevano visto cos'era successo. Spostò lo sguardo su Johnny ancora per terra, ma con sua grande sorpresa il ragazzo non sembrava essere per niente sconvolto. La guardava quasi... divertito?
-Ok, tu si che hai un bel caratterino...- commentò rialzandosi con l'aiuto di Emily al suo fianco.
-Tutto bene?- gli chiese la ragazza, e lui annuì, poi riguardò Hailey e si riavvicinò a lei lentamente.
-Non lanciarmi una fattura, ti prego! Suppongo tu sia una strega del buio...- disse sorridendole e lasciandola di stucco. Non sembrava minimamente spaventato.
-Cosa...- farfugliò confusa, poi si rischiari la voce –come diavolo fai a sapere tutto? Te lo ha detto Emily?- chiese alterata guardando arrabbiata la cugina, che però le sorrise soddisfatta.
-Te lo avevo detto Johnny che è un po' testarda- ridacchiò la ragazza.
Perché nessuno sembrava prendere seriamente la questione?
Una lieve brezza iniziò a soffiare da est, facendosi sempre più forte fino a diventare delle vere e proprie raffiche di vento. Hailey chiuse gli occhi e sospirò cercando di calmarsi, se non ci fosse riuscita, avrebbe fatto abbattere una tempesta su quel posto e non poteva permetterlo.
Le raffiche di vento cessarono improvvisamente e riaprì gli occhi, con molta più chiarezza in mente.
-Suppongo di non poter più mentire- disse mordendosi un labbro nervosa –ma allora dovrai rispondere alle mie domande... chi era quel ragazzo?- chiese seria facendo un passo avanti –e perché i suoi occhi si sono illuminati?-
Johnny sorrise e fece un passo avanti infilando le mani in tasca, mentre Emily si riavvicinò a lei.
-E' Will, diciamo che è come se fosse il mio fratellino minore...- disse vago il ragazzo –per quanto riguarda i suoi occhi... - si interruppe lanciando un'occhiata ad Emily e la ragazza annuì in sua direzione. Hailey li guardò confusa, ancora in attesa di una risposta.
-Diciamo che forse facciamo prima se te lo mostro- disse infine il ragazzo.
Improvvisamente, si tolse la maglietta rivelando degli addominali scolpiti che avrebbero sicuramente fatto invidia a qualsiasi modello in circolazione. Hailey sentì le guance farsi più calde e si guardò intorno, rendendosi conto solo in quel momento di avere ancora gli occhi di tutti puntati su di loro. Johnny si tolse anche i pantaloni, restando in mutande davanti a tutti.
-Ehi ma che intenzioni hai?- gli chiese sempre più in imbarazzo, ma il ragazzo ridacchiò divertito.
-Aspetta e vedrai-
Gli occhi del ragazzo fissarono intensamente quelli di Hailey, che sostenne lo sguardo curiosa. Improvvisamente, le sue iridi marroni si colorarono di rosso ed un grunito uscì dalla sua bocca.
-Ma che cosa...- farfugliò allibita. Indietreggiò per allontanarsi, ma sbatté con la schiena contro il petto di quello che riconobbe all'istante essere Nate.
-Ferma... guardalo- le sussurrò all'orecchio avvolgendola con le sue braccia per impedirle di scappare da lì. Hailey sospirò rendendosi conto di non avere altra scelta se non quella di guardare.
Johnny iniziò a tremare, sempre più forte, finché i suoi occhi rossi si illuminarono di un rosso accecante e, con uno scatto rapidissimo della testa, il suo corpo muscoloso venne sostituito da quello di un grosso lupo dal pelo scuro, proprio davanti ai suoi occhi increduli.
Hailey lo fissò basita, comprendendo all'istante ciò che aveva davanti ai suoi occhi.
Guardò per un attimo la luna, ma quella sera non era piena, era in fase di luna crescente.
-Sei... tu sei un licantropo- disse ad alta voce liberandosi dalle braccia di Nate e facendo un passo avanti per avvicinarsi. Annullò la distanza tra di loro, per guardarlo meglio da vicino. Osservò la sua stazza decisamente imponente ed i suoi occhi rossi continuare a fissarla. Hailey allungò una mano per niente intimorita e prima di toccarlo lo guardò per un istante.
I suoi occhi rossi sembravano curiosi di ciò che stava per fare, quindi appoggiò il suo palmo sul muso del lupo davanti a lei e lo guardò intensamente.
-Sei un licantropo, vero?- gli chiese entrando nella sua mente e facendosi spazio tra i suoi pensieri. Vide un guizzo nello sguardo del lupo, probabilmente incuriosito dalla sua abilità.
-Come ci riesci?- le chiese infatti.
Ad Hailey scappò una risata, ma tornò subito seria senza smettere però di sorridere.
-Il mentalismo ed il controllo della mente fanno parte della magia base di New Orleans... e con il buio i miei poteri vengono amplificati-
-Non avevo mai incontrato una strega del buio, ma non sei solo questo, vero?-
-Ho anche magia bianca, ma in minore quantità...- rispose vaga.
Il lupo fece un passo indietro, interrompendo il loro contatto mentale e fisico improvvisamente. Si allontanò appena da loro, prendendo con i denti i suoi vestiti e si nascose dietro un albero. Qualche secondo dopo, Johnny riapparve in forma umana vestito e si avvicinò a lei guardandola curioso.
-New Orleans...- disse a voce alta –so che è la patria del Vodoo- aggiunse con un sorrisetto.
-La stregoneria di New Orleans non si limita solo al Vodoo.. comunque per metà appartengo anche alla casata di Salem-
-Suo padre è uno stregone del buio di New Orleans- spiegò sua cugina facendo un passo avanti –sua madre invece, mia zia, è una strega della luce di Salem-
-Sono una strega del buio, ma padroneggio sia magia bianca che magia nera- spiegò infilando le mani nelle tasche dei jeans, poi si guardò intorno distrattamente, tornando con la mente al ragazzo di poco prima.
-Il ragazzo di prima...- borbottò sotto voce pensierosa.
-William?-
-Sì, lui aveva gli occhi dorati... è un beta?- chiese curiosa.
-Vedo che ne sai più di quanto pensassi- disse Johnny con un sorriso.
-Abbiamo parecchi bestiari in casa...-
-Sì, è un beta, come tutti loro- disse indicando i ragazzi intorno a loro.
Gli occhi di Hailey si fermarono su Nate, guardandolo interrogativa, e lui annuì confermandole di far parte di quel branco.
-Perché i suoi occhi si sono illuminati prima? Insomma... non ha controllo sulla sua trasformazione?- indagò convinta che ci fosse qualcosa di strano in tutto quello.
Non era stupita dal fatto che fosse finita in una festa di licantropi; di lupi in fin dei conti era pieno il mondo, ma non poteva essere una coincidenza aver sognato quel ragazzo per mesi e poi averlo incontrato in quel modo. Il suo lupo si era agitato alla sua vista, la sua magia si attivava in sua presenza, e lei voleva sapere perché.
-Questo non lo so sinceramente- rispose vago il ragazzo passandosi una mano tra i capelli –Will ha il pieno controllo sui suoi poteri in realtà... ma è un po' testardo e permaloso, probabilmente era innervosito dalle parole di Miles- aggiunse con un sorriso tirato.
Stava nascondendo qualcosa, ne era certa.
-Ne sei sicuro?- chiese guardandolo meglio, ed il ragazzo la fissò spiazzato.
-Oh andiamo Hailey! Basta con le domande- si intromise sua cugina prendendola per un braccio –adesso che è tutto sistemato e spiegato possiamo tornare alla nostra festa, che ne dite?- disse guardando tutto il resto del branco e ricevendo segni di assenso da parte di tutti. In pochi minuti, la musica ripartì e tutti tornarono a festeggiare tranquillamente, come se niente fosse successo, ma Hailey aveva ancora una strana sensazione nello stomaco.
Ma non riusciva a classificarla.
Sospirò prendendosi una lattina di birra ed aprendola, poi si accese una sigaretta. Guardò i ragazzi intorno a lei ridere e festeggiare serenamente, proprio come dei normali adolescenti.
In fin dei conti si era già fatta degli amici, e non avrebbe neanche dovuto nascondere la sua natura.
Emily era intenta a parlare con quello che doveva chiamarsi Dylan, il ragazzo di Hanna, mentre Johnny stava discutendo animatamente con Miles appartati rispetto al resto del gruppo. Si concentrò su questi ultimi due, riflettendo sul fatto che Miles era stato l'ultimo ad aver parlato con William probabilmente. Li osservò meglio mentre parlavano, desiderando per la prima volta nella sua vita di essere una mosca per sentire cosa si dicevano di così tanto importante.
-Una strega del buio eh...-
La voce di Nate attirò improvvisamente la sua attenzione, distogliendola da Johnny e Miles. Sorrise in direzione del ragazzo che prese posto affianco a lei e fece un tiro dalla sua sigaretta.
-Ebbene si, sono anche questo- decretò scherzosa.
-Anche questo? E cos'altro saresti?- le chiese ridendo il ragazzo.
-Beh tante cose...-
-Tipo?-
-Tipo non lo so... probabilmente se non fossi una strega o non sapessi di esserlo da quando sono nata saprei cosa sono oltre ad essere una strega-
-Giusto...- ridacchiò Nate togliendole la lattina di birra vuota dalle mani e lanciandola verso il cestino dell'immondizia. Ovviamente fece un canestro perfetto, senza alcun problema.
-Ovviamente- commentò Hailey scuotendo la testa e soffocando una risata rassegnata.
-Come avete conosciuto Emily?- gli chiese poi guardandolo curiosa. Nate appoggiò i gomiti sulle ginocchia mettendosi comodo e bevve un altro sorso della sua birra pensieroso.
-Ero al secondo anno... mi ero trasformato da poco, non volevo accettarlo e non volevo accettare che Johnny fosse il mio Alpha e loro il mio branco. Durante una lezione di fisica stavo per perdere il controllo. Emily mi ha aiutato-
-In che senso?-
-Inizialmente ero preoccupato dal fatto che lei conoscesse la mia vera natura... mi ha aiutato a riacquistare il controllo, ha impedito che tutta la classe mi vedesse, ma lei mi aveva visto e questo non mi faceva dormire la notte. Dopo averla evitata per settimane, un giorno me la sono trovata fuori dalla porta di casa...- interruppe il racconto per bere un altro sorso di birra ed il suo sorriso si ampliò ulteriormente –per avere la mia fiducia mi ha mostrato cosa sapeva fare, mi ha mostrato i suoi poteri... quando abbiamo lottato contro un altro branco lei ci ha aiutati-
-Che cosa?- chiese sorpresa la ragazza, spostando lo sguardo stupito su sua cugina.
Si aspettava di tutto da Emily, era sempre stata imprevedibile, ma non fino a quel punto. Quella che si cacciava nei casini di solito era lei, non la perfetta Emily Drake.
-Sì... stavano mettendo in pericolo tutta la città, hanno ucciso molte persone e stavano attirando l'attenzione su di noi. Questo è il nostro territorio quindi abbiamo dovuto lottare-
Hailey bevve un altro sorso di birra, meditando sul racconto di Nathan.
-E William?- chiese poi d'istinto, senza neanche rendersi conto di aver parlato. La birra le andò di traverso ed iniziò a tossire imbarazzatissima, rendendosi conto solo in quel momento di aver nominato il ragazzo senza alcun motivo e senza averci neanche mai parlato.
Chi lo conosceva poi?
-William?- le chiese sorpreso il ragazzo. Il suo sguardo le sembrò per un attimo strano, ma decise di non indagarne il motivo; sembrava già abbastanza pazza così.
-Will ha la nostra età-
-Non l'ho visto a scuola però-
-Ieri non c'era, aveva il turno di ronda ed è molto bravo a non farsi notare... quando non perde la testa- ridacchiò Nate scuotendo la testa.
-Cosa intendi?-
-E' un tipo un po' strano... i suoi lo hanno tipo abbandonato, quindi vive con Johnny ed i suoi. E' come se fosse il fratellino minore dell'Alpha, quindi è il beta reale- rise bevendo un altro sorso –ne ha passate tante ed è una testa calda, ma è un bravo ragazzo- aggiunse guardandola.
Sentì una strana sensazione quando si rese conto che Nathan stava elogiando il ragazzo ai suoi occhi, come se lo stesse cercando di vendere bene, e si vergognò miseramente quando comprese che probabilmente doveva aver pensato che fosse interessata a lui.
Ma non era assolutamente così, era fuori strada.
Deglutì nervosa.
-Non mi sembra molto di compagnia...- commentò stranita.
-Cosa? Perché?-
-Boh prima è scappato senza alcun motivo... non si è neanche presentato-
-Oh...- disse Nate passandosi una mano tra i capelli –lui è fatto così, non parla molto con la gente e fa lo stronzo. E' uno un po' per le sue...- aggiunse vago e chiaramente intenzionato a non dirle altro. Hailey sospirò facendo l'ultimo tiro della sigaretta e gettando il mozzicone in un bicchiere ormai vuoto. Si alzò in piedi cercando sua cugina con lo sguardo e, quando la individuò, le fece segno di andare a casa. Erano quasi le 2, suo padre l'avrebbe ammazzata sicuramente.
-Adesso è meglio andare, si è fatto tardi-
-Ci vediamo lunedì a scuola Ley- la salutò il ragazzo alzandosi in piedi.
Salutarono tutti velocemente e si defilarono in fretta quando si resero conto dell'orario che avevano fatto. Senza rendersene conto, il tempo era passato molto più in fretta di quanto pensassero.
Salirono in macchina e ripartirono verso Portland.
Hailey guardava fuori dal finestrino silenziosa, ripensando ancora al ragazzo misterioso che aveva finalmente trovato ed a cui era finalmente riuscita a dare un volto. Non riusciva a spiegarsi quella strana sensazione che sembrava non volerla abbandonare da quando lo aveva visto, ed i suoi occhi dorati ormai erano incisi nella sua mente in modo troppo nitido per i suoi gusti.
Sopirò esasperata, tirando giù il finestrino ed accendendosi l'ennesima sigaretta.
-Che ti prende Moon?- le chiese la cugina.
-Niente...- mentì facendo il primo tiro.
-E' tutta la sera che hai uno sguardo perso e confuso... e stai fumando come una turca.-
Hailey sospirò, porgendole una sigaretta che la ragazza accettò più che volentieri.
-Potevi dirmelo che i tuoi amici sono un branco di licantropi- disse accigliata guardandola.
-Ti ho portato ad una festa stra figa e piena di bei fusti- rise sua cugina –e tu ti lamenti del fatto che siano licantropi?- le chiese ridendo sempre più forte.
-Non mi lamento del fatto che sia licantropi, che me ne frega di cosa sono...- rispose la ragazza –ma potevi dirmelo, sarò sembrata una pazza inizialmente- aggiunse imbarazzata.
Emily ridacchiò –non che tu non lo sia Moon-
-Simpatica...-
-Dico sul serio... non più pazza di William Baker comunque-
-Che cosa?- chiese d'istinto la ragazza.
-Will... ha reagito male alla tua vista- la canzonò –è sempre sulle sue quel ragazzo e per i miei gusti fa un po' troppo lo stronzo, ma con te questa sera ha esagerato alla grande! Non si è neanche presentato- disse stizzita –è un tipo un po' strano comunque-
-Magari non è così male...-
-Ti assicuro che da quel tipo è meglio starci alla larga, non lo so, ha qualcosa che non mi convince... è buono, ed è un bravo ragazzo, ma è troppo sulle sue, è testardo, è stronzo, vuole sempre fare di testa sua e non parla con nessuno se non con il suo branco. Non credo di averlo ami visto parlare con nessun altro se non i ragazzi e con qualche tipa che si è fatto... hai visto, mi ha salutata appena-
Hailey restò in silenzio, meditando su tutto ciò che le aveva detto la cugina.
E' uno stronzo testardo.
Non parla con nessuno perché non gli interessa.
E' troppo sulle sue.
E' meglio starci alla larga.
- Allora, che ti prende Moon? So che non è questo che ti turba, quindi dimmelo o sarò costretta ad entrarti nella testa come l'ultima volta- rise divertita.
Hailey deglutì nervosa.
-Ferma la macchina Em-
-Cosa?-
-Ferma questa dannata macchina- sbottò incapace di trattenersi oltre.
Emily la guardò preoccupata e si fermò sul ciglio della strada accostando. Scesero dalla macchina e Hailey la guardò fissa negli occhi, senza sapere come dirglielo.
Come le poteva dire che il ragazzo che la tormentava nei suoi incubi era lo stesso ragazzo che avevano visto prima e che lei conosceva da anni probabilmente?
-Si può sapere che ti prende?- le chiese spiazzata Emily stringendosi nella giacca di jeans, ma Hailey rimase in silenzio guardandola fissa, senza saper come dirglielo.
Le parole si rifiutavano di uscire dalla sua bocca.
-Fa un freddo assurdo qui fuori Ley, se non hai niente da dirmi ti prego torniamo a casa io non...-
-Il mio incubo... sogno... ricorrente- disse improvvisamente Hailey interrompendola – te lo ricordi?- le chiese torturandosi le dita nervosa. Emily la guardò stupita, come se fosse fuori di testa.
E probabilmente lo era davvero.
-Sì certo che me lo ricordo... il tipo che ti insegue, poi i suoi dettagli, le tue sensazioni, la tua confusione... certo che me lo ricordo, sono emozioni intense che ho provato anche io tramite la tua mente Hailey, come potrei dimenticarmene?- chiese alzando gli occhi al cielo.
La ragazza rimase in silenzio, quindi Emily decise di tornare in macchina.
-Non ho intenzione di stare qui fuori al freddo, possiamo parlarne anche in macchina-
Si diresse verso la portiera della Jeep, quando una frase di Hailey la fece immobilizzare all'istante sul posto.
-Era lui-
Silenzio.
Emily si voltò verso Hailey, credendo di non aver capito bene.
-Lui chi?-
-William Baker-
Hailey ha finalmente conosciuto il branco di Portland, ed erano più vicini di quanto lei credesse. Ha anche incontrato finalmente il ragazzo che continua ad apparire nei suoi osgni, ma cosa si nasconderà dietro ai suoi sogni ricorrenti? E perchè William è scappato via?
Fatemi sapere cosa ne pensate.
A presto!
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Alpha e Beta - Il potere della Luna
WerewolfHailey, una giovane strega di sedici anni, si trasferisce a Portland ma niente sarà come se lo immaginava. La sua vita cambierà totalmente quando, per puro caso, la sua strada incrocerà quella del branco di licantropi della nuova città in cui vive...