End of the night

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CAPITOLO 8 "End of the night"

Mentre Hailey sorseggiava la sua birra, il suo sguardo vagava veloce tra gli invitati alla ricerca di quel qualcuno in particolare che stava cercando; ma, per quanto si sforzasse, non sembrava essere alla festa. In fin dei conti, perché le importava così tanto?
-Chi stai cercando?-
La voce di Kyle attirò la sua attenzione, facendola voltare alla sua destra, adesso occupata dal ragazzo intento come lei ad osservare gli invitati che ballavano disordinatamente a bordo piscina.
-Nessuno... stavo solo analizzando la situazione-
-Analizzando la situazione?- ridacchiò scettico il ragazzo.
Hailey gli sorrise, bevendo un altro sorso di birra –perché no?-
-E' un po' inquietante- ridacchiò il ragazzo.
-Osservando le persone puoi capire più di quanto credi...- rispose vaga.
-Tipo?-
-Tipo quelli lì- disse indicando una coppia -lui è perso di lei, ma lei sta pensando ad un altro- spiegò tranquillamente. Kyle la guardò accigliato.
-I tuoi poteri da strega?-
Hailey rise divertita scuotendo la testa.
-No... non ci vuole un genio per capire che a lei non gliene frega niente... continua a guardare il cellulare per controllare l'orario... vorrebbe solo scappare- 
-Ti stai divertendo?- le chiese il ragazzo voltandosi verso di lei.
-Non è male... mi sto chiedendo da ore se quella sia la Kim di cui mi parlava mia cugina- disse pensierosa, osservando attentamente una ragazza dai tratti orientali che parlava con delle altre ragazze poco distanti da loro.
Sua cugina non le aveva fatto alcuna descrizione di questa famosa Kim, ex ragazza di Nate, ma dalle occhiate di fuoco che le aveva lanciato più volte la rossa, probabilmente era proprio lei.
-E' lei- confermò Kyle – è proprio lei-
-Non era in Giappone?-
-Sarà tornata- disse alzando le spalle –Emy ti ha detto tutto?- chiese poi curioso.
-Dipende a cosa ti riferisci-
-Di lei... e Nate?-
Hailey annuì –si, mi ha detto di questo imprinting- confermò voltandosi finalmente anche lei verso il ragazzo e distogliendo la sua attenzione da Kim –ma non mi sembra una cosa così bella- ammise.
-E perché no?-
-Tu l'hai avuto?- gli chiese a bruciapelo la ragazza.
-No- disse sincero il ragazzo –ma credo sia una cosa che dà completezza...- aggiunse pensieroso.
-A me sembra solo un vincolo che ti costringe ad amare qualcuno che magari non vorresti se non fossi un lupo- ammise accendendosi una sigaretta.
-Ho letto i pensieri dei miei fratelli... è una sensazione così potente da completarti totalmente-
Hailey lo guardò meditabonda.
-Fratelli?- ripeté senza capire.
-I membri del branco sono come fratelli per me, ed io lo sono per loro... siamo come una famiglia. Condividiamo i pensieri, le nostre emozioni e le nostre sensazioni...-
-Ho capito...- farfugliò la ragazza riflettendo sulle sue parole, poi, notò un graffio evidente sullo zigomo del ragazzo –cosa ti sei fatto qui?-
-Oh... niente- ridacchiò Kyle –solo qualche divergenza tra lupi...- aggiuse vago cercando di abbozzare un sorriso tirato. Hailey intuì non ne volesse parlare, quindi decise di non insistere. 
-Ti va di ballare?- chiese al ragazzo parandosi improvvisamente davanti a lui.
Kyle osservò i brillantini sul volto della ragazza, perfettamente truccato e decisamente perfetto. 
-Assolutamente sì- disse prendendola per mano.
Hailey bevve un altro sorso di birra, poi si lasciò trascinare in pista dal ragazzo. 


Camminava lentamente sul bordo del marciapiede, tenendo stretta la bottiglia di vino tra le mani e si accese una sigaretta. Probabilmente, se suo padre l'avesse vista, l'avrebbe uccisa.
Fece la prima boccata di fumo, godendosi il silenzio della notte.
Aveva sempre amato la quiete e la sensazione di serenità che riusciva a trasmetterle il buio. 
Erano le 2 della mattina passate e non c'era nessuno in giro.
Erano ore che non vedeva Emily; da quando si era allontanata con Nate nessuno li aveva più visti e non era neanche difficile immaginare dove fossero finiti ed a fare cosa...
Ridacchiò da sola.
Si era divertita con gli altri membri del branco, ormai erano diventati i suoi amici e questa cosa le faceva piacere. Aveva legato molto con Kyle in particolare; il ragazzo infatti sembrava molto gentile con lei e le aveva presentato diverse persone che avrebbe rivisto a scuola il lunedì seguente. Lentamente, stava iniziando a farsi spazio in quel contesto nuovo e decisamente più grande rispetto a New Orleans, ma in fin dei conti non le dispiaceva per niente.
Quella sera alla festa solo due persone mancavano all'appello... Johnny e William.
Aveva chiesto a più di qualcuno dove fossero i due fratelli ma, mentre tutti erano a conoscenza del fatto che Johnny fosse impegnato con l'università, nessuno aveva idea di dove si trovasse o cosa stesse facendo William.
Sbuffò bevendo un altro sorso di vino
Quel ragazzo era una continua incognita...
-Ehi bellezza!-
Una voce roca e sconosciuta alle sue spalle attirò la sua attenzione, facendola sussultare per lo spavento. Girò lievemente la testa per guardare di chi si trattasse, constatando di non conoscere i due uomini che camminavano dietro di lei di qualche metro.
Accelerò il passo senza rispondere, tenendo fisso lo sguardo sulle ombre degli uomini proiettati alla sua sinistra. Bevve l'ultimo sorso di vino e, al primo cestino che trovò, gettò la bottiglia nel vetro.
-Ehi fermati! Vogliamo chiederti una cosa!- urlò l'altro uomo alle sue spalle.
Accelerò ulteriormente il passo, sospirando innervosita da quelle molestie.
Improvvisamente, i due uomini si materializzarono davanti a lei, costringendola a fermarsi per non andargli addosso. Fece un paio di passi indietro d'istinto, per ristabilire le distanze e li guardò in viso. Un sorrisetto divertito illuminava il volto di entrambi.
Dovevano avere più o meno sulla quarantina, ma non sembravano assolutamente persone raccomandabili. Il loro aspetto trasandato ed il forte odore di birra che raggiunse le sue orecchie, le fece comprendere all'istante che probabilmente dovevano essere anche ubriachi.
-Dove stai andando tutta sola a quest'ora?- chiese uno dei due facendo un passo verso di lei.
Hailey indietreggiò ulteriormente.
-Sto andando a casa, ma adesso sono quasi arrivata- rispose secca cercando di svincolarsi, ma l'altro uomo di parò davanti a lei impedendole di proseguire.
-Perché non vieni a farti un giro con noi?-
-Si è già fatto tardi, mi aspettano-
-Dai, ti offriamo qualcosa da bere...-
-No grazie, adesso devo andare- riprovò a proseguire, ma uno dei due si parò nuovamente davanti a lei, impedendole così di andarsene.
Sospirò innervosita.
Non avrebbe voluto usare la magia, ma se fosse stata costretta lo avrebbe fatto senza alcun problema...
-Spostatevi- disse scocciata.
-Io dico che vieni con noi- disse uno dei due avvicinandosi a lei.
-Io credo invece andrò a casa-
-Ah si?- ridacchiò l'altro. Improvvisamente, la mano di uno dei due afferrò il suo braccio in una stretta dolorosa, facendola piegare su sé stessa e gemere di dolore.
Una rabbia improvvisa montò dentro di lei, mentre la sua magia solleticò la punta delle sue dita impaziente di esplodere.
Doveva controllarsi. 
-Aliquem ab aliqua re deflecto- sentenziò a denti stretti.
Gli uomini si guardarono confusi tra di loro, senza comprendere cosa avesse appena detto la ragazza, ma Hailey rimase paralizzata sul posto quando si rese conto che il suo incantesimo non aveva funzionato. L'incantesimo per liberarsi si sarebbe dovuto attivare nell'immediato; l'uomo invece, aveva ancora il suo polso stretto tra le mani.
Trattenne il respiro nervosa.
La sua magia non aveva funzionato per la prima volta nella sua vita.
-Aliquem ab aliqua re deflecto- ripetè nervosa, ma ancora niente.
Cosa accidenti stava succedendo?
Era anche notte e la sua magia del buio sarebbe dovuta essere più forte. 
-Ragazzina basta scherzi, adesso vieni con noi- disse uno dei due iniziando a trascinarla.
Hailey iniziò ad urlare cercando di divincolarsi dalla sua presa, ma in giro non sembrava esserci nessuno e la presa stretta dell'uomo non accennava a diminuire.
Cercò di liberarsi ancora, ma niente.
Una forte tachicardia invase il suo petto, rendendole difficile anche respirare dalla paura. 
Sentì gli occhi bruciare sempre di più, mentre delle lacrime iniziarono a scendere copiose sulle sue guance. Cercò di opporre resistenza, ma la presa dell'uomo era decisamente più forte.
-Lasciatemi stare, chiamo la polizia- li minacciò urlando.
-Chi vuoi chiamare ragazzina?- ridacchiò uno dei due.
Chiuse gli occhi sospirando esausta.

Perché la sua magia non aveva funzionato?

Improvvisamente, un ringhio spaventoso proveniente dal bosco li raggiunse, facendoli bloccare immediatamente sul posto.
-Hai sentito anche tu?- chiede uno dei due uomini all'altro.
-Sì... cos'è stato?-
-Non lo so... andiamo via da qui-
Ripresero a camminare, mentre il cuore di Hailey iniziò a battere sempre più tachicardico.
Un altro ringhio li costrinse a bloccarsi di nuovo.
-Cosa diavolo è stato?- chiese uno dei due preoccupato.
Si guardarono intorno agitati, quando senza alcun preavviso, alla loro destra si materializzò dal niente un lupo. I due uomini restarono paralizzati sul posto, guardandolo sconcertati.
La presa intorno al braccio di Hailey scomparve all'istante, ed il lupo iniziò ad avanzare lento verso di loro continuando a ringhiare forte.
Hailey osservò confusa quel lupo bianco che non aveva mai visto prima di allora.
Chi poteva essere? Doveva essere sicuramente un licantropo viste le dimensioni.
Non ne aveva mai visto uno dal vivo, ma era certa fosse un licantropo. 
Pensò ai capelli biondi di Nate, ed associandolo al pelo bianco candido del lupo ipotizzò potesse essere lui.
Improvvisamente, il lupo balzò su uno dei due uomini, quello che l'aveva tenuta ferma fino a quel momento, mordendolo sulla gamba. L'uomo urlò dal dolore, mentre l'altro scappò via terrorizzato. Il lupo ringhiò nuovamente e l'uomo ferito indietreggiò strisciando sul cemento spaventato. Poi, alzandosi con difficoltà, tentò di scappare via ma il lupo fece un balzo in avanti per inseguirlo.
Inaspettatamente, Hailey si parò davanti al licantropo, aprendo la braccia per fermarlo.
-Aspetta!- disse ad alta voce –non ucciderlo, non farlo- aggiunse con il cuore a mille.
Di certo quei due non avevano belle intenzioni, ma non avrebbe fatto diventare un assassino uno dei suoi amici.
Il lupo continuò a ringhiare, incapace di calmarsi.
-Non voglio che ti sporchi tu per loro- disse sincera. Notando lo sguardo del lupo ancora fisso alle sue spalle, si voltò per guardare lei stessa cosa stava osservando.
I due uomini, stavano scappando alla fine della via, cercando di sparire il più in fretta possibile. Sfilò il telefono dalla tasca e compose veloce il numero della polizia.
Dopo aver descritto brevemente l'accaduto e l'aspetto dei due uomini appena fuggiti, chiuse la telefonata. Qualche ora e li avrebbero fermati di sicuro. 
Un fruscio alle sue spalle attirò la sua attenzione, costringendola a voltarsi per vedere cosa stesse succedendo e soprattutto cosa stesse facendo il lupo. Ma, quando si girò, del lupo non vi era più traccia ed il suo cuore iniziò a battere a mille senza riuscire a controllarsi non appena si rese conto di chi avesse davanti.
L'unica persona presente lì oltre a lei, era William Blake.
-Will?- chiese sconcertata guardandolo.

Il lupo bianco era Will?

Ilragazzo fece un passo verso di lei, ancora scosso da forti tremori d'ira.
-Perché mi hai fermato? Avrei dovuto ammazzarli a morsi quei due farabutti-ringhiò rabbioso scosso da brividi di rabbia, mentre i suoi occhi oscillavanotra il verde naturale ed il dorato acceso. Hailey intuì all'istante la fatica che stavafacendo per non far scoppiare la sua trasformazione e restare in forma umana,conscia anche del fatto che, se si fosse trasformato, niente gli avrebbe impeditodi ammazzarli all'istante perchè il suo istinto avrebbe sicuramente prevalso sulla ragione.
-Perché non voglio che tu ammazzi nessuno- rispose sincera.
-E' quello che si meritano- rispose secco ancora tremando.
-Will devi calmarti- disse pacata cercando il suo sguardo; ma gli occhi delragazzo vagavano in giro nervosi e disattenti.
-No, dovrei seguirli-
Hailey fece un passo avanti, appoggiandogli delicatamente le mani sulle spalle e facendo una lieve pressione. Lo sguardo di William catturò il suo, mentre il suo petto si alzava e si abbassava rapidamente ed i capelli spettinati gli ricadevano sul volto. Il ragazzo non sembrava ritrovare il controllo, quindi appoggiò una delle sue mani sulla sua guancia ancora bollente per la trasformazione, e cercò di incanalare un po' della sua magia.
Un alone violaceo venne sprigionato dalla sua mano, quando improvvisamente il corpo del ragazzo smise di tremare ed il suosguardo si perse in quello di Hailey. 
William fece un bel respiro come se non respirasse da ore, ristabilendo una normale frequenza respiratoria e facendo tornare i suoi occhi al suo colore naturale. 
Non oscillava più tra la forma umana e la forma animale. 
Adesso era lui, era riuscito a controllarsi. 
Rimasero in silenzio per qualche istante, osservandosi a vicenda immobili. 
William Blake l'aveva salvata.
Questo era il pensiero che continuava a rimbombarle nella testa.

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