CAPITOLO 2 "New routine and Drake's dinner"
Le prime ore della giornata passarono in fretta, mentre la sua testa era concentrata a trascrivere ogni parola pronunciata dalla bocca dei professori. L'ultimo anno era quello decisivo, se avesse avuto una bella media quell'anno avrebbe anche potuto sperare nell'ammissione a qualche College importante e finalmente si sarebbe allontanata per un po' da casa. Non che si trovasse male a vivere con suo padre, lo adorava e lui adorava lei, ma da quando aveva deciso di trasferirsi improvvisamente a Portland senza motivo, e soprattutto senza chiedere un suo parere, si era parecchio risentita nei suoi confronti. Doveva essere sincera fino in fondo, il rancore per quella scelta le doveva ancora scemare del tutto.
La lezione di chimica si svolse tranquillamente, la lezione di letteratura anche e l'ora di fisica stava per concludersi nel migliore dei modi, cioè con la pausa pranzo subito dopo.
Non appena la campanella suonò, si alzò dal suo banco raccogliendo le sue cose e sistemandole ordinatamente dentro lo zaino, per poi dirigersi fuori dall'aula camminando lentamente.
Non aveva la minima idea di dove si trovasse la mensa, ma per fortuna sua cugina l'avrebbe facilmente aiutata in questo. Avere una persona già conosciuta non era per niente male.
Tirò fuori il telefono dalla tasca e scrisse in fretta un messaggio ad Emily, che le rispose quasi istantaneamente. Rilesse il messaggio chiedendosi dove accidenti fosse il campo di football dove si sarebbero dovute incontrare, quando improvvisamente i suoi occhi si spostarono fuori dalla finestra, proprio sul campo verde. Eccolo lì, proprio sotto i suoi occhi, il campo da football.
Si incamminò verso il piano terra seguendo l'afflusso di gente che si muoveva in direzione della mensa, e si lasciò trasportare senza avere minimamente idea di dove stesse andando.
Lesse distrattamente il messaggio di sua sorella che, ancora una volta, le ricordava la cena con zia Betty la sera stessa. Purtroppo se lo ricordava, e anche fin troppo bene.
Alzò gli occhi al cielo esasperata, quando improvvisamente, in mezzo a tutta quella folla sconosciuta, un profumo familiare raggiunse le sue narici stuzzicando il suo istinto magico e lasciandola stordita per qualche secondo di troppo.
Un profumo muschiato ma dolce.
Lo stesso profumo che avrebbe potuto giurare di aver sentito la notte precedente in sogno.
Spalancò gli occhi sorpresa, mentre il suo cuore iniziò incontrollato a battere forte tachicardico.
Si guardò intorno rapidamente, analizzando ogni persona intorno a lei per scorgere qualche dettaglio che le potesse ricordare il ragazzo che continuava a vedere nel sogno. Girò la testa a destra ed a sinistra, qualcuno le diede anche delle spallate passandole accanto, ma Hailey sembrava totalmente nel pallone mentre continuava a guardarsi intorno tramortita. I rumori si fecero sempre più acuti e fastidiosi alle sue orecchie, le frasi di tutti i presenti rimbombarono nella sua testa mandandola in confusione, mentre la sua magia acuiva i suoi sensi senza alcun motivo e senza alcun controllo per la prima volta in tutta la sua vita. Cosa accidenti le stava succedendo?
Si appoggiò una mano sulla fronte, cercando di riordinare la miriade di pensieri confusi che aveva in testa e stordita continuò a cercare con lo sguardo il ragazzo del sogno, sballottolata qui e lì da tutte le persone che passavano rapide per dirigersi in mensa.
Non c'era nessuno.
Nessuno di loro era lui.
Ne era certa.
Improvvisamente, qualcuno l'afferrò per il polso facendola sussultare spaventata e di scatto liberò il braccio intrappolato. Si voltò senza fiato con il cuore a mille, ma quando si girò, l'unica cosa che vide furono sua cugina e Nate che la fissavano con un sorriso stampato in faccia.
-Non ti sarai spaventata- la prese subito in giro il ragazzo ridacchiando, ma Hailey sospirò.
-Mio dio Emily... mi hai quasi fatto fare un infarto- si lamentò la ragazza portandosi una mano al petto, nel vano tentativo di calmare il suo battito cardiaco impazzito.
-Per così poco?- chiese Emily ridacchiando, ma poi la guardò meglio -tutto bene Hailey?-
-Sì, mi sono solo spaventata- tagliò corto la ragazza sospirando per l'ennesima volta.
-Sei pallida come un fazzoletto... ti conviene mangiare qualcosa- le disse il ragazzo avvicinandosi a loro, ma Hailey non rispose, ancora troppo nel pallone per quello che avevano avvertito i suoi sensi poco prima. Quel profumo l'aveva letteralmente fatta uscire fuori di testa ed aveva solleticato la sua magia contro il suo volere. Non le era mai successo niente del genere.
Era lì. Ne era certa. Allora perché non lo aveva riconosciuto?
-Non credevo ti spaventassi con così poco- commentò Emily sospettosa.
-Non è niente, oggi sono solo un po' tesa... - la rassicurò la ragazza – forza, andiamo a mangiare prima che finisca anche la pausa pranzo- aggiunse riprendendo a scendere le scale. Nate la guardò per un istante, poi si voltò e riprese a camminare anche lui davanti alle due ragazze. Hailey avvertì distintamente lo sguardo di sua cugina fisso addosso, quindi si voltò per guardarla in silenzio.
-Sei sicura di star bene?- le sussurrò Emily senza farsi sentire dal ragazzo, poco più avanti di loro.
Hailey annuì mentendo, poi riportò lo sguardo davanti a lei.
-Che ti prende Moon? Sei strana- aggiunse sempre sotto voce per non farsi sentire.
Hailey rimase in silenzio, convinta più che mai a non dire niente ma, improvvisamente, Emily afferrò la sua mano e non ci mise neanche un secondo per capire cosa stesse facendo.
Avvertì distintamente la mente di Emily farsi largo tra la miriade di pensieri che affollavano la sua testa, rivivendo gli ultimi minuti passati. Cercò di creare uno scudo intorno alla sua coscienza, ma sua cugina fu più veloce e riuscì ad avere accesso ad ogni cosa senza problemi.
Di cosa si sorprendeva?
La mente ed i pensieri erano da sempre la vittima preferita di Emily e la sua magia con il tempo si era specializzata in quello. Negli anni aveva letto diversi tomi riguardanti la penetrazione esterna nel pensiero, ma non l'avevano mai allettata così tanto come invece era accaduto a sua cugina.
-Non mi avresti detto niente se non lo avessi scoperto io?-
La voce di sua cugina la distolse dai suoi pensieri, segnalando il suo ritorno alla realtà.
-Non c'è niente da dire-
-Eccome se c'è Moon...- ribatté la ragazza incrociando le braccia al petto –non è normale che qualcuno abbia accesso alla tua mente così facilmente- aggiunse controllando il tono di voce perché Nate, ormai alla fine della rampa di scale, sentisse la loro conversazione.
-Saranno solo delle coincidenze-
-L'accesso al mondo dei sogni non è magia per tutti, lo sai anche tu- le fece notare la ragazza, ma Hailey riprese a camminare lentamente meditabonda e senza guardare la cugina.
-E se fosse solo un'immagine creata dalla mia mente? Magari neanche esiste... magari è un sogno normale, ma che faccio ripetutamente- ipotizzò pensierosa, ma Emily scosse la testa e l'affiancò velocemente facendola fermare di nuovo.
-Il sangue che ti usciva dal naso questa mattina era reale- affermò convinta.
Hailey si morse un labbro e guardò oltre la ragazza, incapace di aggiungere altro.
Sua cugina aveva ragione, non era magia da tutti entrare e controllare i sogni, ma allora chi poteva essere? Chi poteva accedere ai sogni con così tanta facilità?
-Il mondo dei sogni è un'altra realtà, è una dimensione parallela a questo mondo- rifletté Hailey a voce alta – chi potrebbe voler entrare nei miei sogni? E soprattutto... perché mi mostra quel ragazzo che non conosco e perché mi segue ogni volta?- sputò fuori a raffica le domande che ormai la turbavano da giorni, e dovette ammettere di sentirsi improvvisamente meglio dopo averne parlato con qualcuno. Sapeva che Emily non avrebbe detto niente a nessuno, loro erano complici da quando erano piccole e lo sarebbero state ancora una volta.
-Potrebbe essere lui che vuole qualcosa da me...- ipotizzò Hailey.
-Lui chi?-
-Lui il ragazzo del sogno...-
-Non è stato lui ad entrare nella tua mente... il suo volto è offuscato alla mia vita, vuol dire che non è stata una sua decisione entrare nella tua testa- commentò pensierosa Emily.
-E chi potrebbe essere stato?-
-Questo non lo so... ma dobbiamo scoprirlo- disse risoluta Emily – ci sono troppe cose strane in tutto questo... non è neanche una magia così semplice da eseguire questa, quindi non credo sia uno scherzo di qualche streghetta di nostra conoscenza- aggiunse meditabonda.
-Io non ho particolari problemi a compiere questo tipo di magia in realtà...-
Emily si voltò verso Hailey guardandola seriamente.
-Perché discendi da una famiglia che ha sempre praticato magia nera, tu stessa sei una strega del buio Moon-
-Si ma se posso farlo io vuol dire che possono farlo tutti-
-Tutti coloro che abbiano una buona dose di magia nelle proprie vene... tu sei una strega pura Hailey, per questo controlli così bene la tua magia-
Improvvisamente, la voce di Nate attirò la loro attenzione, distogliendole dal loro discorso.
-Allora vi sbrigate? Di cosa state parlando?- chiese ad alta voce dalla base delle scale.
Le ragazze si scambiarono uno sguardo d'intesa, e ripresero a scendere le scale lentamente.
-Questa sera a casa di zia Betty dobbiamo assolutamente scoprire qualcosa- disse Emily sotto voce.
Hailey si illuminò guardandola – ci sarai anche tu?-
-Certo, zia Betty non fa altro che ricordarmi questa cena di famiglia finalmente- disse alzando gli occhi al cielo e trattenendo una risata, che Hailey non riuscì proprio a trattenere.
-Per fortuna ci sei tu Em, non credo sarei sopravvissuta da sola-
-Sopravvivi sempre Moon-
-Questa sera andremo nella biblioteca di zia Betty... sono sicura che tra i suoi libri ci sarà di sicuro qualcosa che fa al caso nostro-
-Si, lo credo anche io...- confermò sua cugina –Hailey, posso farti una domanda?- chiese poi cambiando tono di voce. Hailey la guardò curiosa, intuendo la sua indecisione.
-Sei sicura di non conoscere il ragazzo delle tue visioni?-
-Certo che no!- affermò sicura –non lo vedo chiaramente neanche io...- aggiunse sospirando.
-In ogni caso, chiunque sia, attiva la tua magia... te ne sei resa conto?- le chiese.
-Sì, me ne sono resa conto e questo vuol dire solo una cosa...- sospirò Hailey guardando la cugina.
Emily non riuscì a trattenere un ghigno – vuol dire che è magico anche lui... chiunque sia- concluse la ragazza ridacchiando senza farsi sentire ed arrivando finalmente alla fine delle scale.
Nate le guardò curioso.
-Si può sapere di cosa stavate parlando di così tanto interessante?- indagò con un sorriso – ho fame... sbrighiamoci- aggiunse incamminandosi verso la mensa e le ragazze lo seguirono.
-Niente di che... cose da donne- tagliò corto Emily sistemandosi la borsa sulla spalla.
-Domani sera stavano pensando di fare una grigliata i ragazzi... che ne dite di venire?- chiese improvvisamente il ragazzo. Hailey guardò sua cugina, non avendo assolutamente idea di cosa e di chi stesse parlando soprattutto, ed Emily sorrise maliziosa.
-Verremo volentieri... vero Hailey?-
-Certamente! Dove, quando e con chi?- chiese la ragazza già eccitata all'idea di fare un po' di festa.
-A casa mia, Rhodes street... dovrete fare un po' di strada nella foresta, ma Emily sa già dove abito, non avrete problemi a trovare la casa- disse facendo un occhiolino alla sua destra.
Hailey guardò curiosa sua cugina, che continuò a fissare il corridoio davanti a lei con un sorriso ed un rossore sulle guance che la dicevano lunga. Tra quei due c'era sicuramente qualcosa.
-Perché non dici anche ad Allison di venire?- propose Emily.
-Sei sicura? Non vorrei si annoiasse, ha 24 anni...-
-Non ti preoccupare- si intromise Nate ridacchiando –ho parecchi amici più grandi che saranno ben contenti di parlare con qualcuno della loro età-
Hailey guardò stranita il ragazzo, poi alzò le spalle.
-Ok, allora glielo dirò... domani ti faccio sapere se viene e grazie dell'invito-
Raggiunsero il cortile esterno della scuola e presero posto su un tavolino sistemando le loro cose. Hailey sospirò silenziosa, meditando sulla conversazione avuta poco prima con la cugina.
-Allora come ti trovi in questa scuola Hailey?- le chiese Nate sfilando il cellulare dalla tasca dei jeans ed iniziando a giocherellare distrattamente.
Hailey lo guardò accigliata.
-Sono qui dentro solo da quattro ore e ho già conosciuto una delle persone più rompi palle di sempre- rispose secca, infastidita dall'essere riportata alla realtà.
-Il ragazzo seduto affianco a te a chimica? Bobby Bryes?- ridacchiò il ragazzo.
Hailey alzò gli occhi al cielo e gli diede una pacca sulla spalla spingendolo lontano da lei.
-No, mi riferivo a te- rispose facendogli una linguaccia.
-Sei una tipa strana Foster- ridacchiò Nate guardandola meglio –cosa mi state nascondendo voi due? E' tutto prima che confabulate-
-Niente- si intromise Emily –Hailey è solo tesa per l'inizio ed io avevo un paio di cose da dirle per questa sera...-
-Questa sera?- ripetè confuso il ragazzo –cosa c'è questa sera?-
-La cena di zia Betty-
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Alpha e Beta - Il potere della Luna
VlkodlaciHailey, una giovane strega di sedici anni, si trasferisce a Portland ma niente sarà come se lo immaginava. La sua vita cambierà totalmente quando, per puro caso, la sua strada incrocerà quella del branco di licantropi della nuova città in cui vive...