❝ Faccia a Faccia ❞

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Attimi di silenzio vagarono nei giorni restanti. Nessuno si spiegava come il giovane con la cicatrice possa aver inserito il proprio nome dentro il Calice. Fu uno scandalo, tanto che Rita Skeeter pubblicò un articolo scottante sulla faccenda.

Ancora non mi davo pace per la vincita di Cedric, non riuscivo a credere che fosse uno dei campioni in carica. Avevo molta paura per lui, temevo gli accadesse qualcosa di grave.

Tutti gli studenti gioivano e celebravano il suo trionfo, veniva stimato da chiunque. Ogni ragazzo si fermava davanti a lui per fargli i loro più grati complimenti. Non vi era nessuno che non amasse lo splendente Cedric Diggory. Anche se erano passati pochi giorni, si tiravano già i conti sul futuro vincitore del Torneo. Forse ero l'unica tra la massa a cui non interessava molto di questa competizione. Forse ero la sola a vedere il lato oscuro in tutto ciò.

Questo pensiero si concretizzò di più nella mia mente durante l'elezione dei campioni, il nome di Harry che compare dal nulla senza sapere come sia finito lì, ma nulla succede per caso e questo non porterà niente di buono. Un ragazzino di soli 14 anni ancora spratico nelle arti magiche in un torneo per bravi maghi.

Chiunque abbia messo il nome di Potter nel Calice vuole che gli accada qualcosa di terribile.

I professori stessi sono preoccupati per le sorti del Grifondoro, sono a conoscenza che la situazione in cui questo si trova è al di là di ciò che lui sa. Silente è stato uno dei primi a trovare del male nella faccenda, tanto che chiese a Crouch se Harry potesse abbandonare la gara, ma purtroppo essendoci un contratto magico vincolante, il giovane dovrà gareggiare obbligatoriamente.

Questa è una delle tante ingiustizie del Torneo Tremaghi, porterà gloria e onore solo a coloro che rischieranno la propria vita per esso.

Pensare che degli studenti innocui dovessero compiere delle prove mortali, mi faceva accapponare la pelle, nonostante gli altri continuassero a onorare questo grandioso evento senza contare i rischi.

Un coro gioioso si innalzò per tutto il Cortile del Viadotto. Erano dei Tassorosso del sesto anno, che esaltavano contenti la vittoria e la partecipazione di Cedric al Torneo. Erano orgogliosi del loro compagno, che glorificava la stima della loro casata. Ogni persona che intralciava e passava per la loro strada, sorridevano per la loro allegria che riuscivano a trasmettere, d'altronde come dicono gli stessi tratti "Disponibili e Generosi, desiderano il meglio per gli altri". Erano talmente felici, che non badavano al fatto che stessero facendo baldoria e che così facendo potessero infastidire qualcuno.

Chiusi il libro che stavo leggendo e alzai lievemente la testa, guardando la vasta distesa azzurra oltre le numerose arcate. I flebili raggi solari che oltrepassavano le bianche nuvole, riscaldavano il mio viso. Nessuna rondine tagliava i filamenti d'aria, che si schiantavano nelle loro ali.
Un'aura di quiete infestò le mura dell'immenso castello.

Gli studenti si divertivano a correre per i corridoi e a parlare tra di loro amichevolmente. Sembrava che ogni problema si fosse fermato e annullato, in quel posto che sembrava aver perso la serenità da parecchio tempo.
Ogni cosa aveva trovato la sua stabilità, almeno per adesso.

Mi alzai dallo spalto di pietra e strinsi saldamente al collo la bluastra sciarpa di lana. Il mio naso assunse un color scarlatto a causa del freddo pungente. Attraversai le numerose vie illuminate da una luce fioca, ammirando la gioia che si era creata in questi giorni.

Never Ending Story | Cedric DiggoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora