❝ La Seconda Prova ❞

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Oscar Wild diceva:
"Una vita senza amore è come un giardino di fiori appassiti. La coscienza di amare ed essere amati regalano tale calore e ricchezza alla vita che nient'altro può portare"

Credo che nella vita ci si deva soffermare su queste cose, su questi sentimenti vaghi e astratti che ci portano così tanta gioia, ma a col tempo così tanta tristezza. Bisogna prendere una propria posizione fissa, su cui basarsi nel percorso che ci attende.
Avere una meta determinata, dire a se stessi "questo è il mio destino".

In questo momento siamo tutti in quella scacchiera, ricoperta da quei quadrati bianchi e neri opposti tra di loro, aspettando la mossa decisiva della regina, con il suo scacco matto finale.

E' necessario riflettere su quale pedina scegliere e, soprattutto, la mossa da portare avanti. Far lottare la mente con la strategia logica e il cuore con il sentiero dell'amore.

Molte volte mi soffermo a pensare che i più grandi avevano avuto una musa ispiratrice su cui basare la loro storia. Il colosso dei loro progetti, dei loro successi e dei loro fallimenti. Impiantare se stessi e la propria vita su un'unica persona, dedicando a questa i nostri traguardi. Non è da folli? Forse siamo noi i folli a non fare ciò. Forse tutto quello che stiamo facendo è sulla rotta sbagliata, ma se non sbagliassimo come facciamo a comprenderlo?

Gli errori costituiscono la nostra esistenza, il nostro essere. Fare le cose giuste non è nell'indole degli esseri umani, babbani o maghi, cattivi o buoni, belli o brutti. Tutti siamo sulla stessa barca, però ci sta il rischio che si affondi.

Stavo sdraiata sul morbido letto. Gli spiragli di luce oltrepassavano le tende fine bluastre. Avevo posato sulla fronte un libro aperto di Storia della Magia. Gli occhi, coperti al buio, si socchiudevano lievemente, facendo a gara entrambi su chi riuscisse a rimanere aperto.
Tolsi il libro dalla faccia, stropicciando gli occhi per il contatto contrastante con la luce solare. Sbuffai, alzandomi per posarlo all'interno della casacca.
Mi sedetti sul ligneo baule, posando lo sguardo sul soffitto.

Era già arrivato Febbraio, prorompente come non mai. I mesi volavano come le foglie in autunno, smosse dall'impetuoso vento. La stagione diveniva sempre più cupa e il freddo più devastante. Il ricordo della prossima prova si innalzava fra gli studenti, spargendo la voce del giorno in cui si svolgerà.

Speravo che tutto si concludesse dopo il Ballo, ma purtroppo non è andata così.

Nessuno, compreso me, sapeva come si svolgerà l'evento, che era alle porte. Di quanto si era capito nella prova precedente, l'uovo dorato che i campioni avevano recuperato, conteneva un elemento fondamentale, se non un aiuto, per il successivo pericolo da vincere. Tutti erano curiosi di sapere cosa vi era all'interno, ma ancora i campioni stavano studiando su come non rimanere assordati dagli strilli che esso emanava.
Vi era un meccanismo nascosto, che agli occhi di tutti era un gran mistero.

Kim, invece, si era leggermente ripresa, ritornando a frequentare costantemente le lezioni e uscendo dalla sua piccola stanza. Era riuscita ad abbattere quel monte di brutte sensazione che la sovrastavano. E' forte, capace di fare qualsiasi cosa lei voglia.

Mi alzai da quella superfice fredda, sistemando l'ammasso di libri che avevo creato. Presi un cappotto nero avvolgendo successivamente la sciarpa della mia casata intorno al collo. Uscii dalla stanza, mettendo i guanti alle mani.

Il clima non era dei migliori, le temperature erano molto basse. Ad ogni emissione di fiato, un fumo bianco usciva dalle labbra contrastando la gelida aria. Strofinai le mani sulle braccia, attraversate da piccoli brividi infreddoliti. "Ultimo scoop della giornata! Qui l'ultimo articolo scritto dalla celebre giornalista Rita Skeeter" urlò Colin, cercando di attirare l'attenzione dei ragazzi che passavano da lì.

Never Ending Story | Cedric DiggoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora