Lisa P.O.V.Quella che immaginavo fosse la migliore amica di Jennie finalmente uscì dalla stanza, se non ricordavo male da ciò che mi aveva raccontato Rosé il suo nome doveva essere Jisoo.
Mi voltai verso Jennie e potei notare come fosse arrossita, non riuscii a trattenere una risata. Il fatto che si imbarazzasse per qualsiasi cosa la rendeva solo più carina ai miei occhi. Diamine ero diventata così debole con lei, non riuscivo a credere al fatto che quella ragazza fosse riuscita a rompere un po' la mia barriera, da quando la conoscevo stavo diventando di giorno in giorno sempre più vulnerabile e ancora non riuscivo a capire se questo fosse un bene, stava avvenendo tutto molto velocemente.
Jennie sospirò e poi la vidi girarsi verso di me. Riuscii a dare un'ultima occhiata alla sua figura, le proporzioni del suo corpo erano incredibili. Per non parlare delle sue gambe perfette avvolte in quel paio di pantaloni eleganti, mi colpivano sempre, scoperte o coperte che fossero.
Il mio sguardò arrivò ai suoi occhi quando la sentii parlare "Jisoo... lei non bussa mai..." si torturò le mani e un silenzio imbarazzante riempì la stanza.
Mi grattai la nuca percependo il suo disagio "capisco..." solo qualche minuto fa l'avevo quasi baciata e adesso non sapevo bene come comportarmi. Mi ero lasciata trasportare, senza riuscire a resisterle nel momento in cui avevo potuto ammirare da vicino le sue labbra, erano così invitanti... dovevano essere le più dolci e morbide che potessero esistere ed ero certa di non essere l'unica a desiderare quel contatto. Lei voleva quel bacio almeno quanto me, potevo percepirlo dal tremore delle sue mani e quegli occhi che mi guardavano quasi supplicandomi di prenderla. Mi maledii per non essere stata più avventata, ma dopotutto non avrei mai fatto qualcosa senza prima essermi assicurata che lei lo volesse.
Jennie aggirò la sua grande scrivania per poi sedersi sulla poltrona, accavallò le gambe e guardò in basso senza dire niente. Okay, era il momento di riprendere in mano la situazione "allora... tornando a ieri sera, voglio solo che tu sappia che non sarò di certo io a permettermi di giudicarti" volevo che capisse di non doversi preoccupare di quel che era successo.
Alzò lo sguardo un po' sorpresa e mi sorrise grata "grazie, Lisa.." mi sedetti comodamente su una delle sedie costose, di fronte a lei "con me puoi stare tranquilla, però sai... credo che ti aspetterò davvero mercoledì sera" c'era una punta di speranza nella mia voce, volevo davvero che venisse a vedermi. Jennie si lasciò andare ad una risata leggera e presto si arrese "okay, l'ho detto è non voglio tirarmi indietro, ci sarò." annuì facendomi annuire soddisfatta.
D'un tratto si udì un piccolo rumore nella stanza, era un brontolio... e proveniva proprio dal mio stomaco. Ci risiamo... era plausibile, la cena con Rosé la sera prima era stata il mio ultimo pasto... in frigo non era rimasto altro che vecchi avanzi e quella mattina avevo dovuto pagare almeno le bollette che erano al limite della scadenza.
Così non ci avevo neanche pensato a comprare qualcosa da mangiare, avrei preso direttamente qualcosa per quella sera. Mi erano rimasti davvero pochi won.
Notai Jennie guardarmi confusa, immaginavo che avesse sentito anche lei "...hai mangiato?" cosa avrei dovuto rispondere? Non avrei di certo potuto dire la verità, non volevo fare pena a nessuno, men che meno a lei "no... non avevo fame, mangerò qualcosa appena sarò fuori" mi concentrai sugli anelli che decoravano la mia mano destra.
Lei non disse niente per un po'... non dovevo essere stata molto convincente, ma sperai che lasciasse perdere. La sentii alzarsi di nuovo per poi camminare fino a giungere alle mie spalle, la seguii con la coda dell'occhio e le sue mani si posarono sulle mie spalle compiendo una leggera pressione su di esse con movimenti delicati "sembri molto tesa, Lisa... sappi che apprezzo molto quello che fai, ma spero che tu ti stia prendendo cura di te... nello stesso modo in cui stai facendo con me." un leggero massaggio scioglieva lentamente i nervi delle mie spalle "C'è qualcosa che non va? Sai... io potrei aiutarti... proprio come tu stai facendo con me..." ripeté piano dietro di me e i miei occhi si chiusero mentre un sospiro usciva dalle mia labbra. Il tono della sua voce era così rilassante... sentivo che forse per un attimo avrei quasi potuto lasciare andare tutto il peso che mi portavo sulle spalle.
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The Downside || Jenlisa !THE REAL STORY!
أدب الهواة!QUESTA È LA VERA STORIA DI THE DOWNSIDE! PERIFERIA DI SEOUL. Sì, è arrivato. Il momento di salire sul ring, Lisa fece un respiro profondo... alzò la testa e si guardò allo specchio ormai rovinato di quella stanza che da tempo puzzava di muffa. In l...