Salve a tutti wattpadiani, la vostra @sabba è tornata alla carica con una nuova intervista. Quest'oggi vi presento una ragazza il cui secondo nome è 'Arte' (il primo lo leggerete in seguito 😂). Ha una famiglia, dei bimbi, e condivide con loro la passione dell'arte sotto ogni sfaccettatura. È una persona molto carismatica e con le idee chiare, come se ne trovano poche.
Senza ulteriori indugi vi presento la cavia di oggi... Feniceinfiamme
🏛️🏛️🏛️🏛️Il bus sul quale sto viaggiando si ferma di fronte a una piazza pittoresca, il pavimento di granito e le panchine dello stesso materiale sono circondati da tavolini da bar e palazzi colorati. Su una targhetta leggo Plaza de Jaume Sabartés. Perfetto, il posto è giusto.
Mi complimento tra me e me per il mio fantastico senso dell'orientamento.
Appena imbocco la prima stradina di fronte a me noto un'indicazione stradale assai gradita, proprio quella che cercavo.
Seguo il segnale finché non ne trovo un altro affisso sul muro.
Tra stradine mattonate e case colorate giungo finalmente alla mia meta.L'ampio atrio si apre davanti ai miei occhi, un tripudio di mattoni e archi sorreggono la struttura esterna. La scala, oserei dire regale, non passa inosservata, mentre la palma posizionata alla fine della rampa conferisce un'aura quasi orientale all'ambiente. Noto con piacevole sorpresa la bellezza dei cornicioni ricchi di modenature delle finestre più ampie, simbolo dell'onorificenza dell'intestatario di questo stabile.
Senza ulteriori indugi e in fermento per visionare le meraviglie celate all'interno, salgo gli scalini a due a due, senza preoccuparmi della possibilità di cadere e slogarmi una caviglia.
Purtroppo, in fila davanti alla biglietteria, ci sono due persone avanti a me. Due simpatiche vecchiette vestite di rosso e giallo. Interessante scelta di colore.
"Sabes, amiga mía, este es el museo dedicado a Pablo Picasso, uno de los mejores pintores del mundo y precursor del abstractor!"
Mi blocco un attimo, interdetta. Ha davvero detto che Picasso è il precursore dell'astrattismo? No, non lo posso permettere.
"Disculpe, señora, puede que no lo haya entendido. Picasso era el precursor del cubismo."
Detto questo torno al mio posto e continuo tranquilla la fila fino al mio turno.
Appena sorpasso la biglietteria e mi immergo nella scoperta di questo museo, l'aria che mi pervade è di pura beatitudine. Qui mi sento a mio agio.Le pareti bianche sono occupate solo da splendidi dipinti mentre il pavimento in marmo grigio chiaro riflette quasi perfettamente le immagini raffigurate nelle cornici, così che anche questa lastra che mi passa sotto ai piedi diventa pura arte.
Inizio ad osservare rapita il primo quadro. Mi soffermo sui colori, sui dettagli, sul tratto del pennello che è passato su quella tela lasciando dietro una scia oserei dire magica. Tutto in questi quadri è poesia.
Nel mio lavoro è essenziale poter recepire e catturare ogni dettaglio delle opere che vedo, anche il più piccolo e nascosto. Prendo il telefono e avvio la registrazione.
"Le rève, Il Sogno, riporta un soggetto femminile addormentato con le braccia piegate e la testa inclinata da un lato. Il suo volto appare contemporaneamente di profilo e frontale. Il senso di morbidezza, rievocato dalle fattezze tondeggianti della donna, è accentuato dalle linee curve della poltrona rossa sulla quale è seduta...”
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