Quando la notte resto con me
c'è un cuscino che fa da sfondo alle mie lacrime
che inesorabili scendono giù,
senza ritegno, senza clamore.
Vorrei poterti dire che non fa male
almeno non più
ma la tua ombra mi segue dappertutto
e la notte mi viene a salutare,
a ricordarmi che c'è stato
come se poi potessi mai dimenticare.
I nostri baci, i nostri vizi su quel letto
troppo vuoto ora senza noi.
Spengo la mia sigaretta contro il vetro,
fa più male di un veleno, tu lo sai.
La tua assenza mi divora e mi distrugge
forse vorrei che tornassi, forse mai.
Mi manca la tua voce ed i tuoi occhi
sinceri, scuri e sicuri.
Mi mancano le tue mani che mi toccano
sicure e lo sguardo vivo di chi vuole.
E tu mi volevi, era questa la certezza che c'avevo.
Tu mi volevi così tanto da far paura,
da sentire tagliare nello stomaco,
da avere i nervi a palla e il cuore a pezzi.
Tu mi volevi ed io ti volevo,
dio solo sa quanto...
quanti cocci da aggiustare
quanta vita da cambiare
quanto amore nascosto ci siam coltivati
chiusi all'angolo, solo i fari di una macchina ad illuminarci.
Mi volevi e mi hai lasciata,
abbandonata a me stessa,
a quel sogno infranto di un amore impossibile.
Mi manchi e vorrei tu fossi qui,
a dirmi che è tutto apposto,
a chiamarmi piccola,
a dirmi che mi ami ancora
e non è mai finito niente tra di noi.
Perché certi legami non si rompono mai
e semplicemente vivono finché l'amore vuole.
Lui decide, lui puo' tutto.
Io e te siamo solo burattini
a cui si sono spezzati i fili
sempre lì, dietro le quinte
con il sipario aperto
ad avvelenarsi e poi guarirsi.
STAI LEGGENDO
Ho scritto una poesia.
PoetryUna raccolta di poesie direttamente dal mio blog "Una scrittrice a tempo perso" . Poesie scritte di fretta, senza pensare ma con tanto cuore. Ognuna di loro racconta una storia, una vita, una meta da raggiungere. Perché senza poesia non siamo altr...