Capitolo 4

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Al ballo

-Ricky Schwartz non fa altro che ballare con quella troia! Cosa faccio?- Mi domanda Tamara con un mix di rabbia e tristezza. -Pomicia con qualcun altro, fagli vedere che non te ne frega niente.- Le consiglio io. -Hai ragione! Ci vediamo dop...- e non termina la frase che si butta nella mischia. Ora sono più sola che mai. Ad un certo punto, il mio sguardo incontra quello di Matty che mi fa un cenno con la testa indicandomi lo sgabuzzino del bidello. Cosa voleva dire? Poi rifletto. È Matty Mckibben. Vado e basta. Quindi mi incammino verso di lui che mi prende per mano e mi dice: -Jenna Hamilton, giusto?- Per la prima volta aveva pronunciato il mio nome che a un tratto mi e sembrato bellissimo. -Si, credo- Avete presente quando non ricordate né il nome né gli anni né niente? A me stava succedendo proprio in quel momento. Eravamo in un silenzio imbarazzante, o meglio, imbarazzante per me dato che mi stava fissando le tette. Decido di rompere il ghiaccio. -Allora... com...!- non finisco la parola che mi salta letteralmente addosso e mi bacia, all'inizio è a stampo ma poi la pressione delle sue labbra ha il sopravvento e mi ritrovo a limonare con Matty Mckibben. Sentivo il suo cuore rimbombare sopra il mio corpo, gli allungo le mani sul collo e avverto subito la sua pelle calda, si era tolto la maglietta e stava maneggiando con i bottoni dei miei jeans. Il bacio si fa più appassionante, la mia amichetta là sotto stava impazzendo. Lo spingo su un armadio che si rovescia e fa cadere, ovviamente, tutte le matite e pennarelli. Io e lui eravamo sempre attaccati e finalmente sbottona i jeans che cadono sul pavimento. In un secondo eravamo a terra, ma non ci baciavamo soltanto, io avevo solo il reggiseno addosso e lui la sua collana porta fortuna. Vorrei potervi dire che è stata bellissima la prima volta ma non è così: ho passato almeno 10 minuti a lacrimare perché mi si erano conficcate la metà delle matite che erano per terra nella mia schiena che veniva schiacciata dal peso " piuma" di Matty. -Ti sto facendo male?- mi chiede lui senza fermarsi. -Oh no, è soltanto un' allergia alla polvere, sto benissimo-. Non potevo certo dirgli che mi stava praticamente uccidendo. -Quand' è stata la tua prima volta?- Rimango a rifletterci: proprio in questo momento, avrei voluto urlargli ma inventai. -Un mese dopo che avevo fatto 15 anni-. - Anche io, più o meno. Sono contento che non ti abbia sverginata!- Wow. Tutto ad un tratto è come se il suo peso si concentrasse solo sul mio cuore. Non provava niente per me, ero solo una da botta e via, una delle troie che tanto odiavo, una del secondo anno che ha perso la verginità per puro divertimento. Poi riguardo Matty, bello, sudato, sexy, muscoloso e non me ne fregava niente della reputazione che mi sarei fatta. Lo prendo e lo bacio, un bacio appassionante/eccitante, il mio calore corporeo aumenta e in un attimo siamo vestiti e fuori dallo sgabuzzino. -È stato bello.- Confessa lui. Non so perché ma mi scappa un sorriso. -Già, dovremmo rifarlo- Ma cosa mi passa per la testa?! È ovvio che dirà di no. Sono solo una sfigata con... -Sì, domani al santuario?- Scocca la mezzanotte, ora ho ufficialmente 16 anni e gli avrei inaugurati con la nuova Jenna. Addio reputazione da ragazza suicida, da sfigata e innoqua e benvenuta nuova me. Ora più che mai mi sentivo Jenna Hamilton.

Diario di una nerd superstarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora