knives × a.i

17 settembre 2014 (voyage; first)

Ho pubblicato il prologo di una nuova storia (cinderella ◇ mgc) quindi passate a leggerla, susu, velocileste

× Nieves ×

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"Quando cazzo pensavi di dirmelo?" domandò Nieves, urlando, mentre lacrime sporce di trucco le rigavano le guance.

"Nieves, cerca di capire," rispose lui, intimandole di stare calma con un gesto delle mani.

"No che non capisco!" sbottò, portandosi le mani tra i capelli e gettando i biglietti aerei per terra. Quattro. Ashton, Calum, Michael, Luke. E lei come al solito rimaneva fottuta dalla persona che amava. "Fra due, due fottutissimi giorni parti, io resto qui come al solito ed è okay ma quando pensavi di dirmelo? Quando ti avrei visto sulle scale pronto ad andartene?"

Continuava ad urlare ma Ashton non ne capiva il motivo. Lui l'aveva, il biglietto per lei. Le avrebbe chiesto di venire con lui, avrebbe dormito nel suo bunker o nella sua stanza d'albergo e non avrebbe mai sentito nostalgia di casa perché l'avrebbe sempre stretta fra le braccia e le avrebbe fatto dimenticare che non aveva bisogno di una casa. Le avrebbe fatto capire che doveva non passare la vita a cercare un posto da chiamare "casa". Rendi le ossa del tuo scheletro l'unica struttura di cui hai bisogno. "Nieves, cazzo! Ce l'ho il biglietto per te, okay?" Stava ormai urlando anche lui, era nervoso, e sapeva che lei era intimorita dalla sua voce quando urlava perché diventava più profonda e rude, ma in quel momento il pensiero di non ferirla non gli passò nemmeno per l'anticamera del cervello, perché lui a sua volta veniva ferito dalle stesse mani che l'avevano curato mille volte.

"Non è vero! Sono quattro, Ashton, quattro!" Piangeva sempre di più, ed il cuore di Ashton era sempre più a pezzi che quasi li sentiva frantumarsi.

Rise, anche se non c'era niente da ridere. "Fino a prova contraria io ne occupo solo uno di posto, non sono così enorme, ma grazie del complimento." Sbuffò, e se l'intenzione iniziale era di mantenere un tono sarcastico e giocoso per alleggerire la questione, era successo il contrario.

Si avvicinò leggermente a lui, entrambi avevano abbassato la voce. "Non intendevo quest-"

"Lo so," la interruppe, con un tono così duro da farla scoppiare a piangere di nuovo. Per una volta non si curò delle sue lacrime.

"Comunque Calum occupa un posto, e anche Luke, e anche Michael," aggiunse poi, evidenziando l'ovvietà dei fatti.

Rise ancora. "E secondo te non hanno loro i loro biglietti?" Alzò gli occhi al cielo, scocciato da quella situazione. "Uno per me, uno per te, uno per un mio amico ed uno per mia sorella, che ci teneva a venire con me e la iscriveranno a scuola solo nel pentamestre, e si terrà al pari con gli studi durante il tour."

Nieves non sapeva più cosa dire. Tutto ciò l'aveva scombussolata e non poco. "Non me l'hai comunque detto," borbottò. Lanciò il coltello ma quella volta era Ashton ad averlo dalla parte del manico.

"Non avresti preferito una sorpresa, del tipo ti prendo e ti porto via?" le domandò, quasi sussurrando, come se avesse paura della risposta - che però non arrivò. "Dunque, verresti-"

"No, Ashton," lo interruppe prima di fargli dire qualsiasi altra cosa. "Scusami, no, io... non-non posso, cerca di capirmi." Singhiozzò, portandosi le mani sul viso.

Si avvicinò a lei, accarezzandole una guancia. "Non posso capirti se non me lo lasci fare, Nieves."

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Okok sappiate che questo capitolo mica finisce così, è la prima parte di una cosa che succede in due giorni e che quindi mi sembrava brutto mettere nello stesso capitolo. Per questo è corto e lo sarà ancora di più il prossimo, ma non esageratamente. Ora ditemi, lo volete adesso o aspetto?

Mamma mia, Nieves mi fa salire il cristo e tutti gli altri santi. Però, allora, anche Ashton fa lo stronzo eh. Mi piace tanto la frase del coltello che al momento non ho voglia di riscrivere però va bene dai, è abbastanza okay.

Non ho molto altro da dire quindi il resto immaginatelo voi.
Ho deciso di lasciare a voi l'immagine di Nieves, pensatela come volete perché io non ho idee!

Bacini baciucchiosi(?) ✿
colorlessunrise