Capitolo 6

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Alessia prese il telefono di Leandra, che glielo passò gentilmente, e agganciò il "ciondolino" a quel Galaxy Note 4, ci stava davvero molto bene.

Alessia: "BENE, ORA CI SONO RIMASTI 2 OMINI..MMMH...LEA, VIENI QUI, FACCIAMO UN PICCOLO 'TUTORIAL' PER CREARE DEI PORTACHIAVI MOLTO ORIGINALI, TI VA?"

chiese Alessia con un sorriso smagliante.

Leandra: "SISI DAI, MI SEMBRA UNA COSA MOLTO DIVERTENTE"

Alessia: "SISI PER TE LO SARà, DOBBIAMO FARE LA STESSA COSA CHE HO APPENA FATTO IO, TI ASSICURO CH COSì HANNO TUTTO UN'ALTRO SAPORE....è COME SE MANGIASSI UN OMINO SENZA OSSA AHAHAHAH TUTTO TENERO E MORBIDO"

Leandra: "HO L'ACQUOLINA IN BOCCA...INIZIAMO?"

Alessia: "SUBITO"

Le riprese continuavano, sotto le spiegazioni di Alessia, che, tenendo in mano uno dei 2 omini, lo girava e rigirava davanti al cellulare he riprendeva tutto, e mostrava (con tanto di spiegazioni)

che l'omino doveva essere perfettamente integro, altrimenti non sarebbe uscito un portachiavi resistente.

Iniziò a tastare con le dita, facendolo urlare di dolore, dimostrando ancora una volta che era completamente intero, e, proprio come una vera tutor, spiegava passo dopo passo, come si poteva realizzare.

Aprì la bocca mostrando a Leandra tutto il procedimento, inserendo l'omino urlante tra le labbra, per poi chiuderle subito dopo.

Iniziò nuovamente a succhiare, assaporando ogni centimetro di quell'omino, mentre Leandra se la rideva alla grande.

Una volta finito, diede una 'succhiata' potente, ed estrasse lo scheletrino dalle labbra.

Alessia: "BENE, ECCO UN PORTACHIAVI DEGNO DEL SUO NOME, ORA LO SI PUò ANCHE COLORARE, OVVIAMENTE OGNINO LO PUò COLORARE DEL COLORE CHE DESIDERA"

Detto questo, prese un pennarello indelebile dal portapenne, in indelebile di colore nero, e iniziò a colorare lo scheletro.

Alessia: "NERO è DAVVERO BELLO"

Prese una boccetta di smalto trasparente, ricoprendolo completamente, in modo da rendere il colore più duraturo nel tempo.

Ora ovviamente era il turno di Leandra, che era in trepidante attesa di gustarsi il suo bocconcino.

Leandra: "MA SE PRIMA DI 'RIPULIRLO' GLI SPEZZASSI L'OSSO DEL COLLO? COSì NON DEVO SUBIRMI LE SUE NOIOSISSIME SUPLLICHE E.."

Alessia: "NONO FERMA, SE LO FAI NON USCIRà UN LAVORO BEN FATTO"

Leandra: "BEH, ALMENO POSSO BRUCIACCHIARLO UN Pò? MAGARI è PIù SAPORITO"

Alessia: "CERTO, IN TAL MODO CUOCI SOLO LA CARNE E LA PELLE, LE OSSA RESTANO INTATTE, QUINDI NON CI SONO PROBLEMI"

L'omino iniziò a supplicare, a piangere, ad urlare...nemmeno lui sapeva più cosa stava facendo...Leandra prese una matita, e la infilò direttamente nel suo retto.

Prese il suo Clipper dalla tasca, e accendendolo faceva girare la matita tra le dita, 'cuocendo a mo di maialino alla griglia' l'omino urlante.

Fece ciò a ritmo alternati, dopo qualche secondo l'accendino iniziava a bruciare e quindi si bruciava le dita, poverina.......e quindi dopo averlo fatto raffreddava, ricominciava.

Leandra: "MMMMH, SENTI ALE, SENTI CHE BUON PROFUMINO DI PORCHETTA AHAHAHAH"

Alessia: "DEVO PROVARCI PURE IO, CHISSà SE HA UN BUON SAPORE.."

Senza preavviso, Leandra addentò con delicatezza l'omino, sfilandolo dalla matita come fosse uno spiedino, e se lo succhiò in bocca come fosse uno spaghetto.

Iniziò a succhiare quel povero disgraziato come se non ci fosse un domani, anche se ormai era anche poco coscente date le ustioni riportate, riusciva comunque a chiedere pietà.

Inutile dire che loro non sentivano nulla, le sue urla erano soffocate dalla lingua di Lea che continuava a rigirarlo in bocca come un Tic-Tac.

Poi, il tocco finale, il risucchio forte, per poi estrarre lo scheletrino.

Leandra: "UAAAAAA CHE FIGAAAATA..POSSO FARMI UNA BANCARELLA AHAHAHAH"

Entrambe risero di gusto, anche stavano pensando che l'idea in effetti non era delle peggiori, al contrario.

Ora era il momento di colorarlo, e scelse un pennarello di colore viola, e lasciò incolore solo le costole, che fece di colore nero.

Fatto ciò, mise anche lei lo smalto trasparente sullo scheletro, e lo osservava soddisfatta"

Alessia: "ALLORA? CHE SAPORE AVEVA??

Leandra: "MMMH ERA DAVVERO BUONISSIMO..........MA QUELLO CHI è?"

Chiese Leandra guardando un anziano che puliva un'infradito di Alessia.

Alessia: "OH, QUELLO è NONNO AURELIO AHAHAHAH"

Leandra: "SI VA BEH, IL PROSSIMO PROCEDIMENTO? CHE IDEE HAI AL MOMENTO?"

Alessia: "MMMMH, VEDIAMO..POTREMMO FORARE IL CRANIO COME NELL'ALTRO OMINO"

Disse alessia prendendolo e inquadrandolo in modo da mostrare nuovamente il foro esattamente su quella che doveva essere la fronte.

Detto ciò, prese in mano il trapanetto, ma non bucò, guardò per qualche secondo il cranio.

Alessia: "NO, QUA SERVE UNA PUNTA UN Pò PIù LARGA, SE NO L'ANELLO DELLE CHIAVI NON ENTRA"

Prese una punta grande il doppio, e forò il cranio di entrambi i 'portachiavi' e legò gli anelli ad entrambi.

Alessia: "HAI QUI LE TUE CHIAVI?"

Leandra: "SISI CERTO, SE NO COME RIENTRO IN CASA? SVEGLIONA AHAHAHAH"

Porse le chiavi all'amica, che agganciò il portachiavi.

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