-Quindi è tutto vero?- chiese meravigliato Ron.
-Più o meno, ma per quanto riguarda quello che avete detto voi, sì...-
Amber era estremamente tranquilla durante quella conversazione, non che gli argomenti di cui stavano trattando fossero i suoi preferiti, ma l'ingenuità e la calma con cui Harry, Ron ed Hermione le facevano le domande creava in lei la voglia di raccontare. Il loro non voler giudicare ma solo sapere le trasmetteva calma.
-Io non ci credo che hai poteri così speciali- intervenne Hermione alquanto interdetta.
-Più che speciali, incontrollabili!- precisò Fred ridendo.
-Facci vedere qualcosa- propose Harry con lo sguardo speranzoso.
Amber ci pensò su, era passato molto tempo da quando aveva provato a domare la sua energia, le lezioni private con Silente l'avevano aiutata, ma solo in parte.
Adesso sapeva come non evocare una tempesta nei momenti di rabbia o come non creare incendi durante le discussioni; sapeva reprimere e tenere a bada le sue capacità, ma non sapeva certo usarle.
Aveva però imparato a giocare con il fuoco, facendo stupidi trucchi in cui quest'ultimo vorticava fino a sparire. Niente di utile o straordinario.
-Non credo sia il caso...- rispose, facendo spegnere il barlume negli occhi di tutti.
-Come credevo, i tuoi poteri non sono così speciali.- l'aria soddisfatta di Hermione nel pronunciare quelle parole la infastidì.
Si guardò le mani, poi ripercorse mentalmente ogni fase che avrebbe dovuto compiere.
Prese un respiro profondo e allargò la sua mano, poi piegò lentamente le dita e dal nulla apparse sul suo palmo un debole fiamma.
Tutti si sorpresero, -Ma è fantastico!- biascicò Harry.
La ragazza soffiò sullla fiamma e quest'ultima iniziò a vorticare in aria diventando sempre più grande.
Gli occhi di tutti si alzarono al soffitto.
Amber fece roteare due dita e la fiamma scoppiò in una pioggia di scintille, che si arrestò prima di cadere sopra le loro teste non appena chiuse la mano in un pugno.
Erano tutti sbalorditi.
-Sei fantastica- sussurrò George, ma nessuno lo sentì.
Quella sera i ragazzi di Grifondoro andarono a dormire ancora meravigliati, Amber dovette ricorrere a tutta la prudenza che aveva in corpo per riuscire a tornare nella sala comune dei Serpeverde, nei sotterranei, per sfuggire a Gazza e al suo gatto odioso. E, per sua fortuna, ci riuscì.La mattina dopo Amber aveva lezione di pozioni, insieme ai Grifondoro, e sarebbe stato fantastico ricominciare il suo ultimo anno scolastico con la sua materia preferita, se non fosse che era in estremo ritardo.
Saltò la colazione, dirigendosi a corsa verso l'aula di Piton.
"Oh merda" pensò appena si accorse che la porta della classe era chiusa.
Fece un respiro profondo poi bussò.
-Avanti.- la voce gelida del professore le fece venire i brividi, anche se in fondo sapeva di essere la sua studentessa preferita.
Entrò titubante, sussurrando un debole -scusi per il ritardo.-
-Misfits, vedo che iniziamo nel modo migliore.- commentò Piton, poi continuò la sua lezione non curante del suo ritardo.
Amber si sedette nell'unico posto libero che aveva trovato, accanto a Lee Jordan.
-Amortentia- le bisbigliò all'orecchio, accennando un sorriso.
-Grazie- rispose, ricambiando il sorriso.
Mentre la giovane era intenta a cercare sul libro la pagina riguardo l'argomento della lezione, George era stato chiamato da Piton. Ma Amber parve non accorgersi di tutto quello che successe dopo.George raggiunse il professore, e come gli venne riferito, odorò l'infuso fumante.
-Cosa sente Weasley?-
-Chicchi di caffè, torta al cioccolato con glassa allo zucchero e- indugiò per un attimo -tabacco.- concluse.
Fece per tornare al suo posto ma venne trattenuto.
-Saprebbe dirmi gli ingredienti dell'Amortentia?-
George rimase in silenzio, non aveva la minima idea di cosa servisse per preparare quella sorta di liquido che bolliva difronte a lui.
-Misfits, saprebbe rispondere?-
Amber, che fino al quel momento aveva chiacchierato col suo compagno di banco, alzò la testa.
-Acqua di luna, uova di Ashwinder, petali di rosa e peperoncino in polvere- rispose prontamente.
-20 punti a Serpeverde, Weasley torni a sedere.-
Amber gioì nel rendersi conto che la sua predisposizione per pozioni non si era per nulla arrugginita. Ma George aveva ben altro a cui pensare.
"Torta al cioccolato con glassa allo zucchero, la preferita di Amber" poi si accorse che era anche la sua preferita e archiviò il pensiero della torta.
Ma un altro odore che aveva sentito lo confondeva: il tabacco.
Amber era l'unica persona di sua conoscenza che faceva uso di tabacco, a dir la verità, prima di conoscerla non aveva idea di cosa fossero le sigarette, ne di che cosa fosse il tabacco. Amber era cresciuta nel mondo babbano, e si era integrata piuttosto bene, tanto da assumerne anche i vizi.
Per di più era la sola a fumare quei bastoncini bianchi, o meglio, le sigarette, di nascosto.
Continuò a rimuginare su quel odore pungente e spesso fastidioso.
Che la sua Amortentia fosse un segno del suo amore per Amber?
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Dominatrix of Nature||George Weasley
Fanfiction-Amber, ti prego alzati- la supplicò George ancora una volta. -Vattene- sussurrò, ma a quel sussurro seguì la rabbia -ANDATE VIA, TUTTI- Sentì le mani bruciare, non riusciva più a controllare l'ira e nella sua testa non c'era spazio per alcun pens...