"Sono Un Uomo Di Parola"

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Mi bloccai fissando quegli occhi dirati che riflettevano la luce della lampada del ingresso

(t/n): Kuroo...

Kuroo: ti ricordi il giorno in cui ci siamo fidanzati?

Io annuí deglutendo non capendo dove volesse arrivare

Kuroo: ti ho detto di chiamarmi Tetsurō, e tu hai sempre preferito "Kuroo-sempai"... Questa notte ti farò recuperare il numero di volte in qui avresti dovuto chiamarmi con il mio nome

Il suo sorriso completò il tutto

Io sentí le mie guance bruciare e gli occhi (c/o) farsi allargarsi per lo shook

(t/n): ma Kuroo-

Kuroo: non ti ho detto che ti farò recuperare tutte le volte in cui mi hai chiamato "Kuroo"? Ti conviene smetterla di pronciure il mio cognome

<Non stava scherzando...>

Non so se ne ero felice, spaventata o non volevo, c'erano troppe emozioni per la mia testa

Lui mi tirò in su il mento con la mano libera e fece combaciare le nistre labbra

Io gli appoggiai le mani sulle spalle senza rifiutarmi

Mi picchiettò con la lingua sulle labbra, come per chiedermi di aprirle e usare la lingua

Io non mi tirai in dietro

Si staccò di pochi millimetri dalle mie labbra per riprendere fiato

(t/n): Kuroo... Davvero

Kuroo: ha-ha-ha... Tetsurō

Mi corresse facendomi un "no" col dito e socchiudendo quegli occhi dorati

Kuroo: non farmelo ripetere

Fece un altro sorriso di quelli pervertiti che solo lui riesce a fare e si staccò dirigendosi in cucina

Io rimasi lí spiazata, avevo le guance che erano forse più rosse della tuta che aveva in dosso Kuroo, gli occhi (c/o) spalancati e le labbra umide

Mi portai le mani al petto guardando dall'apertura della porta l'alta figura di Kuroo cucinare qualcosa come se non fosse successo nulla

<Forse è perchè davvero per lui non è successo nulla>

Questo pensiero mi rimase impresso per i seguenti minuti

<è vero... Lui ha giá dato la sua prima volta, è per questo che è cosí tranquillo>

Il mio buon senso mi ricordò che ioero più piccola di lui di due anni, e lui ha fatto più esperienza

Mi si tolse un peso dal cuore... Pensare di non essere nulla per lui e di essere stata solo usata mi ucciderebbe

Mi ripresi e, nonostante il rossore ancora vivo sulle mie guancie mi diressi in cucina

(t/n): Kuroo... Allora cosa prepari?

Il ragazzo si girò verso di me con la stessa espressione che aveva poco prima

Kuroo: "Kuroo"? Micetta, sei dura a recepire vero?

Mi maledissi per essere cosí deficente

Ma questa volta lui non fece niente, si limitò a rigirarsi verso la pentola

Un sospire di sollievo mi lasciò istintivamente

Kuroo: aspetta a sospire... Sappi che sono un uomo di parola, se ti ho detto che questa notte ti farò dire più "Tetsurō" di quanti tu te ne possa immaginare, fidati che accadrá

Non si girò ma potevo immaginare che la sua espressione pervertita non era mutata

Qualche minuto dopo la cena era pronta e in tavola

Mangiammo in silenzio, il mio imbarazzo non mi permetteva di alzare la testa e guardarlo negli occhi, ma con la coda dell'ochio riuscivo a vedere che lui non ha smesso un attimo di guardarmi con quel suo sguardo divertito

𝙢𝙮 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙩𝙖𝙞𝙣 𝙡𝙤𝙫𝙚 // haikyuu // Kuroo x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora