𝙢𝙮 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙩𝙖𝙞𝙣 𝙡𝙤𝙫𝙚 // haikyuu // Kuroo x reader

"Fa Freddo"

(t/n) pov's

Erano passati ormai due mesi da quando abbiamo incontrato il mio ex ragazzo al parco

Era profondo inverno, quel Venerdí rimasi a scuola fino a tardi, il sole era ormai calato lasciando spazio ad un cielo limpido e pieno di stelle

Finí il mio progetto e mi misi il mio cappotto, peccato che quella mattina avevo dimenticato la sciarpa per la fretta

Uscí stringendomi nel mio giubbitto con ormai il naso rosso

Arrivata al canciello vidi un alta figura appoggiata a quelle sbarre che guardva il cielo

(t/n): Kuroo? Che ci fai qui?

Kuroo portò il suo sguardo sulla mia figura e mi rivolse un dolce sorriso

Kuroo: ti stavo aspettando, ho finito da poco gli allenamenti

Il suo sguardo si fermò sul mio volto scrutandolo con espressione seria

(t/n): ho qualcosa in facc-

Non riuscí a finire la frese che sentí un caldo tessuto sul mio collo, la bocca e il naso

Era la sciarpa corvina che indissava lui fino a pochi secondi prima

Kuroo: avevi il naso rossa haha

Io portai una mano sul tessuto avvicinandolo maggiormente al mio viso, sentendo il dolce profumo impresso dal possessore

Kuroo mi prese una mano stringendola e la portò nella sua tasca insieme alla sua

Kuroo: andiamo a casa, fa freddo, non voglio che ti ammali

Mi rivolse un altro dolce sorriso a cui non potei dire di no

Kuroo: tu devi prendere la metropolitana vero per tornare a casa?

(t/n): sí... Ma ormai è tardi, dovrò andarci a piedi

Kuroo continuò a camminare in silenzio tenendomi la mano

Ma poi ruppe quel silenzio caratterizzato solo dallo scricchiolare della neve sotto i nostri piedi

Kuroo: non posso permettere ad una ragazza bella come te di andare fino al altra parte di Tokyo al buio da sola e cosí tardi, vieni da me per questa notte

Dal suo tono non sembrava una domanda...

(t/n): Kuroo... Io-

Kuroo: no, adesso appena entriamo a casa, chiami tuo fratello e gli dici che per questa notte rimani da me, okay?

(t/n): okay...

Non è che mi dispiacesse eh, niente fraintendimenti, ma non gli volevo causare problemi, però è cosí insistente e carino, non posso dirgli di no

Entrammo nel suo appartamento vicino a scuola

Kuroo: fa come se fossi a casa tua micetta

Mi rivolse un altro sorriso nel mentre si tolse il cappotto, io lo imitai e appoggiai quest'ultimo e la sciarpa all'appendi abiti appena di fianco alla porta che il corvino mi indicò

Kuroo andò nella sua piccola cucina

Kuroo: avvisa tuo fratello però, non voglio che si preoccupi okay?

Si girò leggermente bloccandosi nella sua camminata

Io annuí e sorrisi

Lui ricambiò il sorriso e continuò a dirigersi verso i fornelli

Mi piegai per prendere il telefono dalla borsa con i libri e digitai il numerodi Koshy

Lui rispose dopo un paio du squilli

Koshy: hey sorellina, è tardi, dove sei?

(t/n): oggi mi sono trattenuta di più a scuola per un progetto, ho finito pochi minuti fa, ma siccome le metropolitane hanno smesso di girare, Kuroo-sempai mi ha detto di passare la notte da lui

Ci fu un momento di silenzuo, poi un sbuffo rassegnato

Koshy: presumo di non poter' incidere sulla tua decisione, se a te sta bene e non dai fastidi a Kuroo-san, allora okay... Ma nienti giochetti gattaccio

Kuroo: nessun fastidio, e non sono un gattaccio!

Ha urlato per farsi sentire dall'ragazzo dal altra parte

Koshy: allora buona notte (t/n)

(t/n): buona notte Koshy

Detto questo riattaccai e rimisi il cellulare nella borda di scuola

Kuroo: allora che vuoi mangiare?

(t/n): oh, Kuroo, mangiamo quello che vuoi, te l'ho detto che non voglio privocare nessun' problema

Il ragazzo sospirò sorridendo, spense il fuoco che stava riscaldando una pentola e venne verso di me, non mi piaceva il modo in qui mi guardava, quindi indietreggai di qualche passo, ma lui mi continuava ad avvicinarsi

Andai a sbattere la schiena contro la porta d'ingresso e lui mi misi una mano vicino alla testa e avvicinò il suo volto al mio, sempre con quello sguardi dannatamente irresistibile e quel sorrisetto

Kuroo: allora io vorrei mangiare te micetta...