pericolo costante

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Aveva continuato a mangiare nonostante l'altro avesse continuato a puntargli gli occhi adosso. Però la cosa doveva finire.
Nar:”posso chiederle di smetterla di osservarmi?”
Sas:”perché?!” continuando a mangiare la sua insalata di pomodori.
Nar:”mi da fastidio. La pregherei quindi di non continuare”
Sas:”solo se deciderai di darmi del tu!”
Nar:”perché?”
Sas:”perché ho deciso così. Inoltre ...”
Nar:”scusami un attimo!”
Senza dare possibilità all'altro di continuare, rispose al telefono che aveva preso a squillare.
Se lo chiamavano a quell'ora era di sicuro qualcosa d'importante.
Infatti non si sbagliava.
Nar:”scusami se ti lascio così, ma devo scappare.” e senza accorgersene, aveva iniziato a dare del tu all'altro.
Sas:”è successo qualcosa?”
Nar:”Si. Scusa ma devo andare” e veloce, senza neanche aver finito il proprio ramen, se ne andò.
Sas:-dev'essere successo qualcosa di tremendo, se non gli ha permesso di finire il suo piatto preferito!- e dopo aver finito, anche lui se ne andò sempre seguito dai mormori in sottofondo della mensa.- scommetto che non si è accorto neanche, che mi stava dando del tu.- e con passo leggero si diresse verso il suo ufficio, dove si sarebbe richiuso per tutta la giornata o almeno era quello il suo intento.
Non erano passati neanche due minuti che gli era suonato il cellulare.
Al telefono era Sakura, lo informava che Arashi era stato vittima di un'aggressione e che ora si trovava in ospedale.
A tale notizia, lasciò il lavoro e dopo aver preso la macchina si diresse verso l'ospedale.
 
Una volta arrivato, dopo aver chiesto la camera dove stava il figlio, vi si diresse immediatamente.
Da quel che vedeva sembrava che stesse bene anche se incosciente, aveva solo qualche graffio. Però si vedeva che era spaventato.
Sasuke si avvicinò al figlio e gli accarezzo dolcemente la testa per tranquillizzarlo.
Sas:”Dottore, possiamo portarlo a casa?!” chiese vedendo il medico entrare nella stanza.
Dott:”Si. Non ha subito gravi danni. Penso che potrà andare a casa tranquillamente.”
Sak:”Grazie infinite!” anche lei era stata chiamata al lavoro e una volta saputa la notizia, come il marito si era fiondata in ospedale.
Ara:”d-dove sono? Che ci faccio qui?” chiese una volta che ritornò se stesso.
Sas:”sei in ospedale!”
Sak:”stai tranquillo tesoro. Ora è tutto finito!”
Ara:”e Minato! Dov'è Minato!?!” chiese tutto agitato.
Sas/Sak:”...”
Ara:”perché state in silenzio! Ditemi dove diavolo è!”
Sas:”ora calmati, altrimenti chiamiamo l'infermiera per farti dare qualche calmante.”
Sak:”ha ragione tuo padre. Inoltre nessuno dei due sa dove sia Minato, non sapevamo neanche che eravate usciti assieme”
A quella risposta, anche se non era nel suo carattere, si lascio andare al dolore e alcune lacrime scesero e percorsero le guance fino al collo per poi nascondersi negli abiti.
Sasuke era intento a farsi delle domande su come fosse successo tutto quello che bussarono alla porta.
Ad entrare non era altri che un poliziotto. Venuto a fare qualche domanda la ragazzo.
Pol:”Sei tu Arashi Uchiha?” chiese al ragazzo, ancora fra le braccia della madre.
Ara:”S-si!”
Pol:”Figliolo, te la senti di raccontarmi quello che è accaduto?”
Non sapeva cosa rispondere, voleva parlare ma aveva paura. Troppa paura nello scoprire che il suo amore fosse morto, però si fecce coraggio se voleva avere almeno qualche possibilità di trovare il corpo.
Ara:”v-va b-bene!”
Pol:”Quando vuoi...”
Ara:”Siccome era da pochi giorni che la scuola era finita, siamo andati a passeggio. Non sapevamo ancora se saremo andati in qualche posto per le vacanze e restare chiusi in casa con il caldo non faceva per noi...”
 
Flashback
Min:”Non trovi che oggi faccia abbastanza caldo per rimanere in casa?” sventolandosi il viso con la mano.
Ara:”Si, ma vedrai che fra poche ore diventerà frescolino” sorridendo intanto per l'espressione che faceva Minato.
Dopo molto camminare finalmente arrivammo in centro. Anche se la temperatura era alta, molti non si erano persi il bel tempo. Infatti la piazza dove eravamo finiti era piena. E i bordi delle fontane era piena di gente che cercava di rinfrescarsi con i loro schizzi.
Min:”quanto vorrei essere al mare in questo momento.”
Ara:”concordo”
Min:”Arii?!”
Ara:”Si!”
Min:”Ti va un gelato?” e intanto indicava un piccolo chiosco di gelati, circondato da bambini urlanti.
Ara:”Non sarebbe male come idea... ok!”
Min:”se intanto cerchi un posto all'ombra, lo vado a prendere io, che gusti vuoi?”
Ara:”cioccolato e vaniglia con scaglie di cannella. E siccome non riusciremo a trovare nessun posto all'ombra, mentre tu prendi i gelati, io vado un attimo a comprare un libro.”
Min:”Ok, ma non metterci tanto altrimenti si scioglieranno”.
Ara:”va bene.”
Cosi mentre uno andava tutto contento verso il chiosco dei gelati, l'altro andava in libreria, a prendere il libro che aveva ordinato e che aspettava da tanto.
Ara:-spero che non si arrabbi. Non potevo mica pensare che ci fosse tanta gente con la voglia, proprio quel giorno, di leggere così tanto-.
Era appena uscito quando percepì qualcosa di strano nell'aria.
Non ci dette molta importanza e si avvio tranquillo verso Minato.
Mentre si avvicinava sentiva delle urla e allora veloce si avvicinò per capire cosa stesse succedendo nella speranza che al suo amore non fosse successo niente.
Vide un gruppo di cinque ragazzi sopra ad un corpo.
Davano pedate, pugni in tutto il corpo del malcapitato.
Stette per un po' a vedere chi fosse il ragazzo preso di mira da quei ragazzi più grandi e con orrore scopri che era il suo Minato.
Così senza pensare alle conseguenze, si butto addosso agli altri, cercando in tutti i modi di levare il biondo dalle loro grinfie.
Ara:”FERMATEVIII, LASCIATELO IN PACEEE!”
Più cercava di avvicinarsi al centro, più veniva sbattuto fuori.
Poi tutto cambio.
Mentre gli altri continuavano a picchiare Minato, uno del gruppo si allontanò e si avvicinò ad Arashi.
Rag:”fatti gli affaracci tuoi! Togliti dai piedi se non vuoi prenderle pure tu.”
Ara:”Allora fatti avanti, non lascerò che lo ammazziate.”
Rag:”Bene!” e subito carico un destro verso il viso di Arashi che per la potenza volo contro un albero li vicino.
Dopo che si ebbe rialzato si butto contro il ragazzo e iniziò a combattere.
Passarono pochi minuti che quella battaglia si fermò.
Rag2:”Ma sei impazzito! Lui non doveva essere toccato. Ora cosa diremo al capo?”
Rag:”ma è stato lui a mettersi in mezzo” tenendo con una mano il corpo del ragazzo, il quale cercava di liberarsi da quella presa di ferro.
Rag3:”ora è meglio sparire. Qualcuno deve aver chiamato la polizia. Poi in fin dei conti, il nostro lavoro l'abbiamo svolto. Ormai a quest'ora sarà bell'e che morto”
Cosi il ragazzo che teneva ancora Arashi, lo lasciò cadere per terra.
Non sentiva più niente, vedeva solo una figura indistinta giacere a terra, cercò di avvicinarsi ma perse i sensi.
 
FineFlashBack
 
Ara:”Poi mi sono svegliato qua!”
Pol:”Ti ricordi qualche particolare di quel gruppo?”
Ara:”...n-non mi ricordo.”
Pol:”se avessimo qualche indizio, potremo arrestarli”
Ara:”...forse, forse c'è qualcosa. Credo che indossassero un giaccone nero con una nuvola rossa disegnata di dietro, ma non ne sono sicuro”
Pol:”sei s-sicuro di aver visto una nuova rossa sulle loro giacche?!”
Ara:”Si, ma perché! Che significato ha?”
Pol:”perché credo che il gruppo che hanno attaccato te e il tuo amico, facciano parte dell'Akatsuki”
Tutti:”COSAAA!”

AGAIN YOU AND IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora